Bilirubina alta e p-alp basso

Buongiorno, circa un paio di mesi fa ho richiesto un consulto in questo sito per questo problema, la domanda è riscontrabile all'interno della mia "storia clinica". Mi rivolgo di nuovo a Voi perchè il mio medico purtroppo non mi sà dare una risposta, dice che i risultati sono piuttosto anomali, ma non si vuole sbilanciare per ora vuole aspettare un altro paio di mesi.
Due settimane fa ho effettuato i seguenti esami del sangue:

C O S T I T U E N T I B I O C H I M I C I
P-Bilirubina TOTALE * 17,1 umol/L 1,7 - 17,0 errore totale <18,5%
P-Bilirubina CONIUGATA * 4,5 umol/L fino a 3,4
P-Bilirubina NON CONIUGATA 12,6 umol/L 3,4 - 13,7
P-AST 19 U/L 10 - 35
P-ALT 15 U/L 10 - 35
P-ALP * 46 U/L 53 - 151

M E T A B O L I T I S P E C I A L I
S-SALI BILIARI 1,7 umol/L 0,0 - 2,0

Negli ultimi due mesi continuo ad avere una sensazione di stanchezza perenne, difficoltà digestive principalmente nel pomeriggio e conseguente inappetenza serale, ed in più frequenti episodi di diarrea(in linea di massima mangio ed evacuo feci molto molli o liquide nel giro di 30-45 minuti).
Non voglio scavalcare il mio medico, ma così non è certo un quieto vivere, ho una bambina di 4 anni e nel pomeriggio frequento un corso di specializzazione, insomma vorrei tornare alla normalità quanto prima, non credo di chiedere troppo.
Ringrazio anticipatamente chiunque mi voglia rispondere.
[#1]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
I suoi esami sono buoni. Non esiste traccia di colestasi (ALP e ac. biliari bassi), non c'e' assolutamente danno cellulare (transaminasi basse), la bilirubina nel complesso e' normale.

In passato e' stata alta l'indiretta, oggi e' un po' mossa la diretta, dati che interpreto a livello intuitivo come fluttuazioni della funzione biliare da ascrivere alla mancanza della colecisti che fa da serbatoio - regolatore del deflusso. Gilbert: piu' no che si'.

Fin qui l'analista.

Di ipotesi cliniche se ne possono fare molte, da quella dell'"assestamento post-colecistectomia" a quella funzionale, dalla celiachia misconosciuta ai postumi dell'epatite da CMV, e parimenti la terapia puo' andare dai sintomatici a rimedi "alternativi", senza una dignosi precisa spesso si va a tentativi finche' il paziente o guarisce o si rassegna.




[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Bianchi,
innanzi tutto La ringrazio per la risposta.
Da quanto mi ha scritto ho capito la "titubanza" del mio medico di base nel darmi una diagnosi e molto probabilmente ha ragione Lui nel volere aspettare altri due mesi per vedere l'evolversi della situazione.
Vorrei porgerLe un paio di domande:
- non sono nata ciliaca, è possibile diventarlo nell'arco del tempo?
- il mio medico mi ha sempre detto di prendere alla leggera la mia infezione da CMV, anche se questa mi ha portato ad avere diversi problemi fisici anche a lungo termine; forse ho sbagliato e me ne dovevo preoccupare un pò di più?
- approfitto della Sua specializzazione in allergologia; per caso i miei problemi di diarrea potrebbero essere dovuti a qualche nuova intolleranza alimentare ed è quindi il caso di fare qualche prova? Premetto che dall'età di 4 anni sono un soggetto allergico ad una molteplicità di cose e che verso i 20 anni si sono verificati i primi casi di intolleranza alimentare ai crostacei, seppie, melanzane ed alle volte ho problemi con latte e suoi derivati freschi.

Grazie ancora per tutto.
[#3]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Nessuno "nasce celiaco" (come invece si potrebbe nascere talassemici). Celiaci si diventa in presenza di glutine, di predisposizione genetica e di altri fattori che non conosciamo. Pero', una volta diventati celiaci, e' facile diagnosticare la condizione ed e' "facile" anche curarla.

Il citomegalovirus e' una infezione molto comune, che arriva, viene superata, e termina. Restano gli anticorpi, meta' della gente ce li ha, quindi ha fatto l'infezione, eppure sono sanissimi. Non ho letto che problemi abbia lei, ma non c'e' un particolare motivo per dire che sono sequele del CMV, e soprattutto non c'e' modo di dimostrarlo. Del CMV se ne deve scordare, non preoccupare.

No, a seguito di una colecistectomia la ipotesi piu' probabile della diarrea e' legata all'afflusso irregolare e scoordinato di bile, secondario all'eliminazione della vescichetta biliare. Ci vuole tempo perche' l'intestino trovi i suoi nuovi ritmi.

Intolleranze e allergie alimentari sono un discorso lungo e purtroppo non banalizzabile con "qualche esame". In generale il paziente impara da se' cosa evitare, meglio che con qualche esame spesso privo di fondamento fisiopatologico.


[#4]
dopo
Utente
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Buongiorno Dr. Bianchi,
La ringrazio infinitamente, è stato molto chiaro ed esaustivo.
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