Emidiaframma bozzoluto ?

Sono una donna di 64 anni. Da un tempo imprecisabile ( circa 20 anni )ho un disturbo che mi colpisce in maniera saltuaria ( un giorno si e un giorno no, o per diverso tempo no e poi si ripresenta). Ultimamente tale disturbo si è presentato in modo più frequente e più intenso e, nell’ ultimo periodo si verifica praticamente ogni giorno. Cerco di descrivere tale disturbo: accuso un gonfiore sotto il seno destro, e ho la sensazione di avere il fegato ingrossato; generalmente non accuso dolori, ma ho solo fastidi e sensazioni di gonfiore, ma recentemente si sono manifestati dolori anche acuti che iniziano dal punto sopra descritto e subito dopo si diffondono nella parte posteriore, ma corrispondente come altezza ( quindi sotto la spalla destra , nella parte destra della schiena ). In seguito a questi disturbi mi sono recata diverse volte dal medico generico. Recentemente mi è stato consigliato di fare una serie di accertamenti: a) ecografia addome superiore ( fegato, colecisti, reni, milza); b)mammografia ; c) radiografia toracica.
Le conclusione ( in sintesi )dei tre accertamenti sono le seguenti, rispettivamente:
a) ecografia addome superiore : normalità ecografica;
b) mammografia: bilateralmente assenza di lesioni infiltrative del parenchima ghiandolare. Non microcalcificazioni atipiche. Cute e capezzoli regolari. Normale lo spazio sottocutaneo;
c) radiografia toracica: l’ esame standard mostra a destra, nel campo polmonare basale, opacità ovalare di cm 8.0 x 5.0 circa disposta trasversalmente, con margine superiore regolare e margine inferiore fuso con l’ opacità epatica, verisimilmente “emidiaframma molto bozzoluto” ma, in assenza di radiografie di confronto, sarà utile eseguire prudenziale esame “TAC polmonare senza mezzo di contrasto”. Nulla da segnalare a sinistra. Apici liberi. Fascio cardio vascolare nei limiti della norma. Emidiaframmi monoarcuati. Seni costo-frenici liberi.

Dopo di che ho deciso di fare la TAC TORACE ( esame eseguito nelle sole condizioni di base con tecnica volumetrica ) che ha riportato il seguente esito:
Lieve bozzolatura e risalita dell’ emidiaframma destro.
Normale aspetto di entrambi i parenchimi polmonari senza evidenza di addensamenti patologici o di lesioni focali.
Nella norma gli organi mediastinici per quanto valutabile nelle sole condizioni di base.
Non versamento pleurico ne pericardico.
Non espansi a carico di entrambi i surreni.

A questo punto mi chiedo: cos’è questa bozzolatura? A cosa sono dovuti i dolori e fastidi che riporto? Quali altri accertamenti dovrei fare ? Posso escludere patologie gravi ?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
L'emidiaframma bozzuto (= bozzoluto) non è una patologia, ma una confomazione anatomica che non le arrecherà alcun problema.

I suoi disturbi, con i limiti della distanza, potrebbero essere legati a distensione gassosa dell'intestino, ma occorre pur sempre una visita diretta.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
Utente
Dottore Quatraro, la ringrazio innanzitutto per la risposta. Vorrei sapere se l' emidiaframma Bozzuto corrisponde alla relaxatio o eventratio diaframmatica. In caso affermativo, dovrei porgerle un' ultimo quesito.
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Utente
Utente
Ps. Volevo anche precisare, che, oltre i fastidi sopra ricordati, alle volte riporto anche difficoltà respiratorie: è come se il polmone destro, quello in coincidenza della bozzatura, fosse compresso da qualcosa. In tali casi non riesco a respirare bene. Per risolvere il problema devo distendere il busto.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Per la sua replica #2 la risposta è No.

Per la seconda ho qualche perplessità poichè non credo che la conformazione "bozzuta" possa arrivare a crearle difficoltà respiratorie,
ma questa è una valutazione che meglio di me potrà farla il suo curante di fiducia visionando le immagini e visitandola.

Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile Dott.re,
mi chiedo se, nonostante tutti gli esami che io abbia fatto( tac, radiografia toracica, ecografie) possa essere possibile che i medici abbiano pensato all' emidiaframma bozzoluto, quando in realtà si tratti di altro.
In altri termini, è possibile, almeno a livello teorico, considerati gli accertamenti da me fatti, con gli esiti predetti, confondere l' emidiaframma bozzoluto, con altre patologie ( come ad esempio relaxatio diaframmatica, o altro che proprio non saprei ) ?
Se si, di cosa si potrebbe trattare, sempre nei limiti, ovvio, del consulto a distanza?
p.s. ricordo che i miei sintomi:
1) non sono fissi
2) consistono in una sensazione di fegato ingrossato; in una sensazione di gonfiore sotto il seno; in sensazioni di dolore che partono sotto il seno e si diffondono nella parte posteriore. Alle volte mi sento il polmone "compresso" e accuso piccole difficoltà respiratorie che si risolvono tuttavia mettendomi in posizione eretta.
Grazie mille.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
<<mi sento il polmone "compresso">> è una sensazione sua, soggettiva,
non confermata dai non pochi esami diagnostici eseguiti.

Cordialmente
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Utente
Utente
Polmone compresso o meno, mi chiedo: secondo lei, devo fare altri accertamenti per escludere patologie più gravi? O la possibilità di confusione è remota, gli accertamenti sono sufficienti, per cui posso dormire più o meno tranquilla? Mi scusi Dott.re, non è che ricerchi necessariamente una patologia grave, ma mi pongo l' unico obiettivo di capire se posso stare tranquilla o meno.
La ringrazio.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
La batteria di esami "toracici" (TAC e radiografie) ritengo abbiano escluso <<patologie più gravi>>, ma credo che la stessa cosa gliela abbiano potuto dire sia i radiologi che il suo curante.

Cordialmente
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Utente
Utente
Il mio curante mi ha invitato, nonostante gli esiti negativi, a fare di nuovo le ecografie presso un' altro radiologo ( secondo lui più bravo e con strumenti più all' avanguardia ). Da qui le mie perplessità ...
Ad ogni modo la ringrazio nuovamente, le nuove ecografie le farò domani, se posso, e se lei vuole, la terrò aggiornata ...
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Certo, se riterrà ci aggiorni pure.

Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Ho ritenuto opportuno aggiornarla, anche se un po in ritardo, su gli avvenimenti successivi. Ho perso del tempo solo per maggiore completezza.
Come detto ho rifatto le ecografie, le quali hanno riportato le seguenti conclusioni:
" Dismorfismo epatico per ampia bozzatura anteriore dell' emidiaframma destro. Modica dilatazione del tratto medio del coledoco ( probabile discinesia della valvola di Oddi ) ".
A questo punto il medico generico, posto l' esito dei vari esami effettuati, ha detto che molto probabilmente i dolori sono correlati ad un problema intestinale, e in particolare a livello del duodeno. Mi ha prescritto delle pillole, Lansoprazolo, da prendere per 10 gg: se i fastidi fossero scomparsi ciò avrebbe avvalorato la sua tesi. Dopo 10 gg di Lansoprazolo effettivamente i sintomi sono scomparsi così mi sono recata nuovamente dal medico generico, riportando l' accaduto. Mi sono state prescritte delle analisi del sangue, eseguite poco dopo, le quali hanno riportato dei valori nella norma, con eccezione del colesterolo ( un po alto: 300 ) e di sodio e potassio, situati al limite massimo ( sodio: 142,0 mEq/l ; potassio: 5,04 mEq/l ). Mi sono recata nuovamente dal medico generico con l' esito delle analisi del sangue. Il medico, considerando tutti gli esami effettuati nel passato più o meno recente e tenendo conto che all' assunzione di Lansoprazolo è corrisposta una scomparsa dei fastidi ( per correttezza devo precisare che la scomparsa dei sintomi è stata totale, eccetto che per un solo fastidio notturno particolarmente forte ) ha avanzato l 'ipotesi di ulcera del duodeno. Mi ha cosi prescritto una esofagogastroscopia.
Ha anche avanzato, escludendola subito dopo, la pur remota possibilità di un tumore al duodeno che spiegherebbe il bozzo di cui sopra.
Nella speranza di essere stata chiara, mi chiedo:
-cosa ne pensa Lei dei ragionamenti del mio medico generico? Li approva?
-la esofagogastroscopia è indicata o sufficiente? dovrei fare altro?
-dati gli accertamenti fatti e dato che i miei fastidi sono presenti da anni, per quanto rara, è plausibile l' ipotesi di tumore al duodeno?
Grazie mille.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
La Discinesia dell'Oddi non prevede la terapia con PPI.

Il riscontro positivo dei PPI evidenzia un problema gastroesofageo,
lei dice
<<gonfiore sotto il seno; in sensazioni di dolore che partono sotto il seno e si diffondono nella parte posteriore>> (reflusso?)

Sono quindi d'accordo con la gastroscopia, ritengo remota l'ipotesi di ulcera ed ancor più quella della neoplasia.

Cordialmente
[#13]
Utente
Utente
Per la precisione la discinesia dell' oddi è stata avanzata dal radiologo; il lansoprazolo è stato prescritto dal medico generico. Quindi la discordanza scaturisce da questo fatto.
Se possibile gradire sapere cosa è la discinesia dell' oddi e se in caso è curabile.
L' ipotesi di reflusso credo sia possibile dato che spesso soffro di aciditià, non so se sia correlato.
La ringrazio
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
I pazienti con disfunzione dello sfintere di Oddi (SOD) hanno problemi legati al difficoltato deflusso della bile nel duodeno legato, ad esempio, ad una discinesia sfinterica.
Spesso può comparire un inspiegabile dolore addominale.
La terapia può essere medica o Endoscopica.

Naturalmente sono valutazioni che dovrà fare il suo specialista di fiducia.

Cordialmente