Compatibilità invalidità civile 100% "con totale e permanente inabilità lavorativa" e lavoro
Gentili Dottori, sono una ragazza di 30 anni.
A causa di un tumore del sangue mi è stata riconosciuta una invalidità 100% "con totale e permanente inabilità lavorativa" art 2 e 12 legge 1971.Questa è la dicitura che appare sul verbale (ovviamente soggetto a revisione).
Nel frattempo sono risultata vincitrice di un concorso pubblico per personale amministrativo (concorso aperto a tutti, NON per categorie protette).
La mia domanda è: questa dicitura del verbale di invalidità può legittimare l'amministrazione a non assumermi?
Oppure ho diritto ad essere sottoposta a una visita medica prima dell'assunzione che accerti la mia "reale" capacità lavorativa a quelle mansioni?
Infatti apparte il dovermi sottoporre ai follow up, io adesso sto bene e posso ovviamente svolgere lavori di ufficio.
Mi pare di capire che la dicitura "totale e permanente inabilità lavorativa" di cui alla vecchia legge del 1971 sia uno "standard" quando viene riconosciuto il 100% e che questa è la prassi nel caso di gravi patologie tumorali, ma che poi l'effettiva capacità lavorativa vada accertata in concreto rispetto alle mansioni da svolgere.
È così anche nel pubblico impiego in seguito a concorsi pubblici?
grazie per il vostro parere
A causa di un tumore del sangue mi è stata riconosciuta una invalidità 100% "con totale e permanente inabilità lavorativa" art 2 e 12 legge 1971.Questa è la dicitura che appare sul verbale (ovviamente soggetto a revisione).
Nel frattempo sono risultata vincitrice di un concorso pubblico per personale amministrativo (concorso aperto a tutti, NON per categorie protette).
La mia domanda è: questa dicitura del verbale di invalidità può legittimare l'amministrazione a non assumermi?
Oppure ho diritto ad essere sottoposta a una visita medica prima dell'assunzione che accerti la mia "reale" capacità lavorativa a quelle mansioni?
Infatti apparte il dovermi sottoporre ai follow up, io adesso sto bene e posso ovviamente svolgere lavori di ufficio.
Mi pare di capire che la dicitura "totale e permanente inabilità lavorativa" di cui alla vecchia legge del 1971 sia uno "standard" quando viene riconosciuto il 100% e che questa è la prassi nel caso di gravi patologie tumorali, ma che poi l'effettiva capacità lavorativa vada accertata in concreto rispetto alle mansioni da svolgere.
È così anche nel pubblico impiego in seguito a concorsi pubblici?
grazie per il vostro parere
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Gentile Signora,
è ormai notorio che un riconoscimento di totale e permanente inabilità al 100% in invalidità civile (con o senza diritto all'indennità di accompagnamento) non preclude la possibilità di un inserimento lavorativo.
Ciò detto, esistono due aspetti importanti che concernono l'idoneità di un vincitore di concorso dal punto di vista psico-fisico:
1. L'idoneità dal punto di vista medico-legale
Se il bando di concorso prevede che il candidato, a pena di esclusione, debba possedere determinati requisiti psicofisici, ove tali requisiti vengano a mancare per infermità, è evidente che non sarà idoneo dal puto di vista medico-legale
2. L'idoneità dal punto di vista della tutela della sicurezza sul lavoro
Se il medico competente dell'amministrazione in occasione della visita di rito formula un giudizio di non idoneità alla mansione specifica, pure in tale caso il lavoratore non potrà essere assunto.
Distinti Saluti.
è ormai notorio che un riconoscimento di totale e permanente inabilità al 100% in invalidità civile (con o senza diritto all'indennità di accompagnamento) non preclude la possibilità di un inserimento lavorativo.
Ciò detto, esistono due aspetti importanti che concernono l'idoneità di un vincitore di concorso dal punto di vista psico-fisico:
1. L'idoneità dal punto di vista medico-legale
Se il bando di concorso prevede che il candidato, a pena di esclusione, debba possedere determinati requisiti psicofisici, ove tali requisiti vengano a mancare per infermità, è evidente che non sarà idoneo dal puto di vista medico-legale
2. L'idoneità dal punto di vista della tutela della sicurezza sul lavoro
Se il medico competente dell'amministrazione in occasione della visita di rito formula un giudizio di non idoneità alla mansione specifica, pure in tale caso il lavoratore non potrà essere assunto.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Utente
Gentile Dottor.Mascotti, ho dimenticato una precisazione. Il verbale di invalidità civile di cui attualmente dispongo costituisce già una revisione del precedente, e appunto in sede di revisione l'invalidità mi fu rinnovata nella stessa percentuale in quanto in quei mesi vi era stato un sospetto di recidiva (per fortuna scongiurato nelle successive tac). Soltanto che nella descrizione della diagnosi si fa riferimento a questo sospetto di recidiva e ad uno "stretto follow up". Secondo lei questo può comportare problemi in sede di visita medica di idoneità? Trovo assurdo che io debba essere penalizzata in quanto ex paziente oncologica, posto che i verbali Inps "fotografano" una situazione temporanea suscettibile di miglioramenti (come nel mio caso). La ringrazio se vorrà rispondere anche a questo quesito
[#4]
Spett.le Utente,
per esperienza personale devo risponderLe che un vincitore di concorso può stare "tranquillo" soltanto dopo che ha superato il periodo di prova, perché esistono infiniti motivi che possono portare a complicazioni, quali i ricorsi dei candidati esclusi, che ovviamente di questi tempi pur di essere assunti si aggrappano a qualsiasi cavillo.
Tuttavia queste sono considerazioni che non hanno nulla a che vedere con la Medicina Legale, per cui l'idoneità all'impiego può essere stabilita dall'Amministrazione mediante certificazioni dell'Ufficio Medico-Legale dell'ASL, od in alternativa dal 1 giugno 2023 sono state trasferite all’INPS le competenze relative agli accertamenti e alla valutazione delle condizioni di idoneità e inabilità lavorativa nei confronti del personale delle amministrazioni statali, degli enti pubblici non economici, nonché del personale degli enti locali.
L'accertamento dell'idoneità alla mansione specifica è invece svolto dal Medico Competente nominato dall'Amministrazione stessa.
Le suggerisco di affrontare serenamente l'iter per l'assunzione, documentando il Suo stato di salute senza reticenze od omissioni se Le viene richiesto.
Distinti Saluti.
per esperienza personale devo risponderLe che un vincitore di concorso può stare "tranquillo" soltanto dopo che ha superato il periodo di prova, perché esistono infiniti motivi che possono portare a complicazioni, quali i ricorsi dei candidati esclusi, che ovviamente di questi tempi pur di essere assunti si aggrappano a qualsiasi cavillo.
Tuttavia queste sono considerazioni che non hanno nulla a che vedere con la Medicina Legale, per cui l'idoneità all'impiego può essere stabilita dall'Amministrazione mediante certificazioni dell'Ufficio Medico-Legale dell'ASL, od in alternativa dal 1 giugno 2023 sono state trasferite all’INPS le competenze relative agli accertamenti e alla valutazione delle condizioni di idoneità e inabilità lavorativa nei confronti del personale delle amministrazioni statali, degli enti pubblici non economici, nonché del personale degli enti locali.
L'accertamento dell'idoneità alla mansione specifica è invece svolto dal Medico Competente nominato dall'Amministrazione stessa.
Le suggerisco di affrontare serenamente l'iter per l'assunzione, documentando il Suo stato di salute senza reticenze od omissioni se Le viene richiesto.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#5]
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta. Le certificazioni medico-legali dell'ASL a cui fa riferimento sono comunque richieste dall'amministrazione stessa? Io al momento mi ritrovo con il solo verbale di invalidità civile (che tra l'altro fotografa una situazione non più attuale), e volevo capire come muovermi. Grazie ancora
[#6]
Spett.le Utente,
a mio parere Lei dovrebbe attendere che sia l'Amministrazione a richiederLe i documenti necessari per l'assunzione.
In bocca al lupo.
a mio parere Lei dovrebbe attendere che sia l'Amministrazione a richiederLe i documenti necessari per l'assunzione.
In bocca al lupo.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#7]
Utente
È quello che farò! Ultimo dubbio che vorrei chiarire: ove la mia remissione apparisse "non certa" agli occhi del medico competente dell' amministrazione...ciò potrebbe legittimare una non-assunzione?
O se addirittura la patologia tumorale si ripresentasse, questo porterebbe ad una automatica esclusione? So che questo vale nelle forze armate, ma non trovo informazioni circa il personale amministrativo delle PA...Perché invece so per cento che il malato oncologico GIA' dipendente pubblico può usufruire di una serie di diritti e garanzie.
Grazie ancora
O se addirittura la patologia tumorale si ripresentasse, questo porterebbe ad una automatica esclusione? So che questo vale nelle forze armate, ma non trovo informazioni circa il personale amministrativo delle PA...Perché invece so per cento che il malato oncologico GIA' dipendente pubblico può usufruire di una serie di diritti e garanzie.
Grazie ancora
[#8]
Spett.le Utente,
ai due ultimi quesiti non è possibile dare una risposta in Medicina Legale, perché la previsione degli eventi non è di nostra competenza.
Distinti Saluti.
ai due ultimi quesiti non è possibile dare una risposta in Medicina Legale, perché la previsione degli eventi non è di nostra competenza.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 25/10/2023.
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