Causa di servizio x trombosi venosa profonda

Salve sono un militare dell'esercito con 8 anni di servizio effettivi.
Ho avuto un episodio di tvp arto inf. sx iliaco-femorale cavale inf. x la quale ho chiesto la dipendenza da causa di servizio e sembra che nn mi sia stata riconosciuta.
In questi anni ho passato moltissime ore in stazione eretta prolungata visto che è una peculiarità dei militari.Vorrei sapere se tale posizione prolungata nel tempo potesse essere considerata un elemento di concausa ad una predisposizione di base.Sono consapevole che gli elementi da me forniti sono pochissimi x una valutazione obbiettiva,ma vorrei soltanto avere delle indicazioni orientative per un eventuale ricorso.
Ho letto che la tvp degli arti inferiori in medicina viene altresì chiamata la "sindrome dell'attenti militare ".Io penso che questo dovrebbe fare testo nel mio caso specifico.Grazie a chiunque anche sulla base dei pochi elemnti da me forniti voglia rispondermi.Fulvio
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente,
nel caso della causa di servizio occorre conoscere con più dettaglio la tipologia del servizio da lei prestato (non basta dire moltissime ore quanto verificare che nella sua storia lavorativa e non vi possano essere altri fattori di confusione, ad esempio una predisposizione alla formazione di trombosi oppure l'assunzione di farmaci idonei).
La possibilità teorica di riconoscere il rapporto causale sussiste ma si tratta di possibilità teorica da verificare con tutti i dati precisi ed esatti alla mano.
Mi tenga aggiornato.
Buona giornata

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

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Utente
Utente
Gent. Dott. Mancini la ringrazio della celerità di risposta.
Come già detto sono pienamente consapevole che nn basta dire ciò che ho riportato x dimostrare un nesso, ma era solo una richiesta indicativa.Ho parlato proprio di elemento di concausa in quanto alla base vi è una mutazione genetica di cui sono portatore che aumenta in maniera modesta (così come scritto dal centro trombosi di milano) il rischio di t.v.p. .Tale mutazione l'ho ereditata peraltro da mio padre che ha 60 anni di età e nn ha avuto episodi di tvp e ne tantomeno esiste una storia familiare di tvp (nessun caso).In ragione di ciò chiedevo se il mio lavoro che mi ha costretto sovente alla stazione eretta prolungata abbia potuto contribuire ad essere un elemento attivo di quanto accaduto.Grazie.distinti saluti
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente,
a conferma di quanto sopra risulta a questo punto estremamente rilevante la tipologia dei servizi svolti, le condizioni climatiche, etc. etc.
Esattamente non le è stato riconosciuto il nesso causale tra la patologia ed il servizio?
Oppure non le è stato attribuita una categoria tabellare di riconoscimento?
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Utente
Utente
Gent. Dott. Mancini
La Commissione medica ospedaliera mi ha attribuito l'ascrivibilità alla tabella A cat. 7 massima.
Il comitato di verifica ha dato parere negativo.Le cause del diniego nn le conosco perchè mi è stato comunicato ufficiosamente via telefono.
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente,
faccia ricorso previa verifica della tipologia dei servizi svolti.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent. Dott. Mancini
Vorrei chiederle,ma il fatto che la commissione medica ospedaliera mi abbia dato l'ascrivibilità alla tab A 7 MAX devo considerarla come una nota positiva ai fini del riconoscimento della patologia o è semplicemente un atto dovuto?....
Grazie. Distinti saluti
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente,
si tratta dell'unico compito della commissione ovvero di stabilire l'eventuale "quantum" del danno che "forse" le sarà riconosciuto.
Deve attendere comunque la risposta ufficiale (da Roma) per provvedere.
Buona giornata
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dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Mancini,
è stato chiarissimo.La ringrazio della sua disponibilità.
Speriamo bene!
Buona giornata anche a lei.