Morso di cane
Sabato 19 marzo mentre mi stavo allenando per la maratona di Milano sono stato morso da un cane che mi ha causato una ferita di circa 10 cm al polpaccio dx.
Portato al Pronto Soccorso mi è stata praticata l'antirabbica e fatta una medicazione contenitiva; il chirurgo plastico, consultato dal collega del Pronto Soccorso,ha ritenuto necessario prenotare un intervento di "toilette e tentativo di chiusura della ferita" per il 30 marzo, preceduto da medicazioni "cruente" e terapia antibiotica (Amoxi + clavulanico) per ridurre il rischio di infezioni.
Il 24 marzo durante la medicazione mi è stato eseguito un tampone di coltura.
Il 30 marzo mi presento in Chirurgia dove scopro che l'operazione è rinviata a mercoledì 6 aprile "A causa del mancato reperimento del risultato del tampone eseguito durante la medicazione del 24.03.2011." [NOTA: testuale nel referto di dimissione]; naturalmente devo continuare medicazioni e terapia antibiotica.
A questo punto si presentano due situazioni:
1) riguarda la responsabilità del proprietario del cane (per fortuna assicurato): nella raccomandata che gli ho inviato in attesa di rivolgermi a un legale ho richiesto, oltre ai danni patrimoniali, anche quelli biologici e quelli morali che nella fattispecie sono per me riconducibili:
- alle sofferenze nelle medicazioni cruente;
- al timore per una operazione (che potrebbe essere di trapianto di pelle) che anche alla luce di quanto al Punto 2 mi mette in ansia;
- allo sconvolgimento della mia vita per più di un mese;
- al timore nell'incontrare cani.
Per quanto sopra il mio Medico curante mi ha prescritto antidolorifici, ansiolitici e antidepressivi.
2) riguarda l'incredibile (almeno nella Lombardia felix) errore dell'Ospedale;
la conseguenza è che mi trovo in uno stato di ansia (faranno qualche altro errore, magari durante l'operazione...?) oltre al disagio per le medicazioni e l'allontanamento della guarigione.
Per quanto riguarda il funzionamento dell'ospedale devo anche segnalare il fatto che al Pronto Soccorso non mi sono state chieste informazioni sull'animale (se noto, con proprietario identificato, oppure randagio) come è invece prescritto dalla vigente normativa (come da conferma del responsabile del Servizio Veterinario della ASL); io ho segnalato la cosa ma mi è stato risposto di"vedermela con il proprietario", forse pensando solo agli effetti RC.
Per quanto mi riguarda in 70 anni sono sempre stato in ottima salute e sportivo e sino ad ora non ho mai avuto paura dei cani...
Aggiornamento al 12 aprile:
6 aprile: intervento di sutura con ospedalizzazione e anestesia spinale; continua la terapia antibiotica, sospesa autonomamente per rush cutaneo;
11 aprile: medicazione e controllo; sostituzione antibiotico.
18 aprile: asportazione punti(forse)
Altre 2 visite di controllo a 30 e 45 giorni dall'operazione.
Tutto ciò premesso, quale è la vostra valutazione?
Grazie
Portato al Pronto Soccorso mi è stata praticata l'antirabbica e fatta una medicazione contenitiva; il chirurgo plastico, consultato dal collega del Pronto Soccorso,ha ritenuto necessario prenotare un intervento di "toilette e tentativo di chiusura della ferita" per il 30 marzo, preceduto da medicazioni "cruente" e terapia antibiotica (Amoxi + clavulanico) per ridurre il rischio di infezioni.
Il 24 marzo durante la medicazione mi è stato eseguito un tampone di coltura.
Il 30 marzo mi presento in Chirurgia dove scopro che l'operazione è rinviata a mercoledì 6 aprile "A causa del mancato reperimento del risultato del tampone eseguito durante la medicazione del 24.03.2011." [NOTA: testuale nel referto di dimissione]; naturalmente devo continuare medicazioni e terapia antibiotica.
A questo punto si presentano due situazioni:
1) riguarda la responsabilità del proprietario del cane (per fortuna assicurato): nella raccomandata che gli ho inviato in attesa di rivolgermi a un legale ho richiesto, oltre ai danni patrimoniali, anche quelli biologici e quelli morali che nella fattispecie sono per me riconducibili:
- alle sofferenze nelle medicazioni cruente;
- al timore per una operazione (che potrebbe essere di trapianto di pelle) che anche alla luce di quanto al Punto 2 mi mette in ansia;
- allo sconvolgimento della mia vita per più di un mese;
- al timore nell'incontrare cani.
Per quanto sopra il mio Medico curante mi ha prescritto antidolorifici, ansiolitici e antidepressivi.
2) riguarda l'incredibile (almeno nella Lombardia felix) errore dell'Ospedale;
la conseguenza è che mi trovo in uno stato di ansia (faranno qualche altro errore, magari durante l'operazione...?) oltre al disagio per le medicazioni e l'allontanamento della guarigione.
Per quanto riguarda il funzionamento dell'ospedale devo anche segnalare il fatto che al Pronto Soccorso non mi sono state chieste informazioni sull'animale (se noto, con proprietario identificato, oppure randagio) come è invece prescritto dalla vigente normativa (come da conferma del responsabile del Servizio Veterinario della ASL); io ho segnalato la cosa ma mi è stato risposto di"vedermela con il proprietario", forse pensando solo agli effetti RC.
Per quanto mi riguarda in 70 anni sono sempre stato in ottima salute e sportivo e sino ad ora non ho mai avuto paura dei cani...
Aggiornamento al 12 aprile:
6 aprile: intervento di sutura con ospedalizzazione e anestesia spinale; continua la terapia antibiotica, sospesa autonomamente per rush cutaneo;
11 aprile: medicazione e controllo; sostituzione antibiotico.
18 aprile: asportazione punti(forse)
Altre 2 visite di controllo a 30 e 45 giorni dall'operazione.
Tutto ciò premesso, quale è la vostra valutazione?
Grazie
[#1]
Gent. Utente,
la prima valutazione è che sotto il profilo medico legale è ancora presto per porre considerazioni in relazione al danno complessivo a lei residuato.
Le consiglio di rivolgersi ad un legale di riferimento per farsi consigliare al meglio e, al termine del periodo di guarigione, recarsi da uno specialista in medicina legale per farsi redarre un parere scritto sui danni da lei riportati.
In merito al comportamento della struttura ospedaliera mi sembra però che non vi siano danni riconducibili al presupposto ritardo e comunque tali danni sarebbero ricompresi nella valutazione complessiva che le porrà il suo specialista in medicina legale.
Cordiali saluti
la prima valutazione è che sotto il profilo medico legale è ancora presto per porre considerazioni in relazione al danno complessivo a lei residuato.
Le consiglio di rivolgersi ad un legale di riferimento per farsi consigliare al meglio e, al termine del periodo di guarigione, recarsi da uno specialista in medicina legale per farsi redarre un parere scritto sui danni da lei riportati.
In merito al comportamento della struttura ospedaliera mi sembra però che non vi siano danni riconducibili al presupposto ritardo e comunque tali danni sarebbero ricompresi nella valutazione complessiva che le porrà il suo specialista in medicina legale.
Cordiali saluti
Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 13/04/2011.
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