Assegno ordinario di invalidità

buongiorno volevo sapere se è il caso di poter chiedere all'inps l'assegno ordinario di invalidità per i seguenti motivi: dal 2010 al 2012 ho subito quattro interventi ad entrambi le orecchie di mastoidectomia radicale e timpanoplastico e obliterazione dell'orifizio tubarico e del protimpano ecc..e chiusura a cul de sac del meato acustico e nel dx anche asportazione di granuloma colesterinico e ricostruzione dell'osso e successivamente sono stato impiantato con impianto cocleare in entrambe le orecchie, poi ho lombalgia severa in spondiloartrosi con discopatie multidistrettuali a livello dorsolombare e dolore irradiato a dx tipo claudicatio neurogena che limita la normale deambulazione corretto con peromed per piede dx (defict neurologico nella dorsificazione del piede dx) , ipertrofia prostatica, ansia reattiva, spalla sx rottura cuffia. e che punteggio avrei chiedendo anche l'invalidità civile e potrei avere anche la 104? scusatemi tanto se mi sono dilungato vi ringarzio mille sin da ora per la vostra attenzione e risposta.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

il presupposto per la concessione dell'assegno ordinario di invalidità è contenuto nell'art.1 della Legge 222/1984, che definisce "invalido" l'assicurato che per infermità o difetto fisico o mentale presenta una riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini a meno di un terzo.
Ne consegue che l'elemento principale, da tener presente in tale contesto previdenziale, non è rappresentato dalle infermità dell'assicurato, ma dalle occupazioni "confacenti alle attitudini" dell'assicurato medesimo, senza definire le quali non si può affermare che la capacità lavorativa sia ridotta o meno.
Solamente dopo aver individuato le attitudini del soggetto, con particolare riferimento alle esperienze lavorative ed alle pregresse acquisizioni teorico-pratiche e percorsi formativi, si può successivamente verificare se le limitazioni derivanti dalle infermità in atto determinano una riduzione della capacità di effettuare un lavoro confacente, nel ciclo lavorativo di riferimento, per oltre due terzi del totale, e la possibilità di rientrare nella citata definizione di "invalido".

Per quanto riguarda gli altri quesiti, come già risposto in passato ad altri Utenti che formulavano analoghe domande, non è possibile fornire attendibili pareri su percentuali di invalidità o condizioni di handicap senza aver visitato direttamente l'interessato, oltre che senza aver preso visione ed analizzato la documentazione sanitaria.

Distinti Saluti.
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