Diritto all'invalidità
Buongiorno, volevo sottoporvi alcune domande di carattere giuridico riguardante una persona di mia conoscenza:
INTRODUZIONE:
A fine Settembre 2014 ha subito, un grave infortunio che, a detta di successive diagnosi svoltesi nel mese di Novembre, le ha consumato completamente e in maniera improvvisa la cartilagine alla testa del femore. Il che le ha provocato, ovviamente indicibili dolori e limitazioni fisiche, che ad oggi sono in via di peggioramento.
(Sottolineo per chiarezza che tale episodio non è stato un inspiegabile fulmine a ciel sereno: già da prima di Settembre, la situazione non era rosea, ma tralascio tutta la storia clinica precedente, altrimenti mi dilungherei troppo...).
Insieme alla diagnosi, è arrivata anche la proposta della protesi d'anca, così dopo esserci assicurati dell'inevitabilità della stessa, ci siamo messi in lista d'attesa. Una settimana fa ha fatto il pre-ricovero, e oggi stiamo aspettando il ricovero definitivo, che ci hanno promesso essere entro la fine del mese di Febbraio 2015.
Ora arrivo alla domanda:
La persona in questione è un dipendente pubblico, così che nel periodo di assenza da Ottobre ad oggi e oltre, le hanno decurtato parte dello stipendio, oltre giustamente ai buoni mensa, come vuole la legge Brunetta, se non sbaglio.
Il medico fiscale dell'azienda pubblica presso la quale lavora, ha constatato all'inizio del periodo d'assenza, la gravità della situazione ma la legge prevede lo stesso, detrazioni sullo stipendio, anche nel caso di malattia giustificata come in questo caso.
Ma li prevede anche nei casi di invalidità?
Questo per caso, sarebbe un caso di invalidità?
Dal momento che il soggetto sta aspettando una protesi d'anca, ma non ce l'ha ancora, ed è fortemente limitato nei movimenti ?
Se così fosse possiamo dimostrare, esami alla mano, che nel periodo da Ottobre ad oggi e oltre, il soggetto in questione è stato ed è invalido ?
O l'invalidità parte solo da quando si ha la protesi nel corpo, anche se in questo caso si sta fisicamente meglio di quando la si attende?
INTRODUZIONE:
A fine Settembre 2014 ha subito, un grave infortunio che, a detta di successive diagnosi svoltesi nel mese di Novembre, le ha consumato completamente e in maniera improvvisa la cartilagine alla testa del femore. Il che le ha provocato, ovviamente indicibili dolori e limitazioni fisiche, che ad oggi sono in via di peggioramento.
(Sottolineo per chiarezza che tale episodio non è stato un inspiegabile fulmine a ciel sereno: già da prima di Settembre, la situazione non era rosea, ma tralascio tutta la storia clinica precedente, altrimenti mi dilungherei troppo...).
Insieme alla diagnosi, è arrivata anche la proposta della protesi d'anca, così dopo esserci assicurati dell'inevitabilità della stessa, ci siamo messi in lista d'attesa. Una settimana fa ha fatto il pre-ricovero, e oggi stiamo aspettando il ricovero definitivo, che ci hanno promesso essere entro la fine del mese di Febbraio 2015.
Ora arrivo alla domanda:
La persona in questione è un dipendente pubblico, così che nel periodo di assenza da Ottobre ad oggi e oltre, le hanno decurtato parte dello stipendio, oltre giustamente ai buoni mensa, come vuole la legge Brunetta, se non sbaglio.
Il medico fiscale dell'azienda pubblica presso la quale lavora, ha constatato all'inizio del periodo d'assenza, la gravità della situazione ma la legge prevede lo stesso, detrazioni sullo stipendio, anche nel caso di malattia giustificata come in questo caso.
Ma li prevede anche nei casi di invalidità?
Questo per caso, sarebbe un caso di invalidità?
Dal momento che il soggetto sta aspettando una protesi d'anca, ma non ce l'ha ancora, ed è fortemente limitato nei movimenti ?
Se così fosse possiamo dimostrare, esami alla mano, che nel periodo da Ottobre ad oggi e oltre, il soggetto in questione è stato ed è invalido ?
O l'invalidità parte solo da quando si ha la protesi nel corpo, anche se in questo caso si sta fisicamente meglio di quando la si attende?
[#1]
Spett.le Utente,
le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono disciplinate dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro:
http://www.uilpa.it/attachments/268_251_ccnl_enti_assenze_per_malattia.pdf
I Contratti Collettivi riportano anche i casi di decurtazione del trattamento economico spettante al dipendente assente per malattia, ivi comprese le esclusioni (art.21, comma 7 bis), alle quali tuttavia non mi pare sia ascrivibile il caso che Lei riferisce.
Per quanto riguarda invece l'invalidità permanente, il lavoratore può essere sottoposto a visita collegiale presso la Commissione Medica di Verifica affinché venga accertata l'idoneità o meno alle mansioni della qualifica, con impiego in mansioni differenti ove possibile, oppure l'inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro (dispensa dal servizio) secondo la Legge 335/95.
Distinti Saluti.
le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono disciplinate dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro:
http://www.uilpa.it/attachments/268_251_ccnl_enti_assenze_per_malattia.pdf
I Contratti Collettivi riportano anche i casi di decurtazione del trattamento economico spettante al dipendente assente per malattia, ivi comprese le esclusioni (art.21, comma 7 bis), alle quali tuttavia non mi pare sia ascrivibile il caso che Lei riferisce.
Per quanto riguarda invece l'invalidità permanente, il lavoratore può essere sottoposto a visita collegiale presso la Commissione Medica di Verifica affinché venga accertata l'idoneità o meno alle mansioni della qualifica, con impiego in mansioni differenti ove possibile, oppure l'inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro (dispensa dal servizio) secondo la Legge 335/95.
Distinti Saluti.
[#2]
Utente
La ringrazio molto ma il link non risponde alla mia domanda principale ovvero:
Una persona in attesa di protesi d'anca con problemi di deambulazione è invalida o si può dire solo che sia in stato di malattia ?
Leggendo l'articolo, ad ogni modo al punto 7 è riportato che nell'ambito di tale periodo, per le malattie superiori a quindici giorni lavorativi, per i periodi di ricovero ospedaliero e per quello successivo di convalescenza post-ricovero, al dipendente compete anche il trattamento economico accessorio come determinato “a norma dell'art. 28, comma 1 del CCNL 16/2/1999, fatta eccezione per i compensi per lavoro straordinario e turni”.
Poi non capisco cosa vogliano dire questi due successivi punti che mi sembra si contraddicano con quanto appena esplicato:
b) 90 % della retribuzione di cui alla lettera a) per i successivi 3 mesi di assenza;
c) 50 % della retribuzione di cui alla lettera a) per gli ulteriori 6 mesi del periodo di conservazione del posto previsto nel comma 1.
Comunque sia, alla persona in questione durante il periodo di malattia le sono stati tolti i compensi accessori legati al num. di presenze, oltre ai ticket alimentari, il che, voglio chiedere, è stato ingiusto o no?
Scusate se lo chiedo così, ma anche leggendo l'articolo, essendo io ignorante, non ne capisco molto, ...mi sembra che ci siano due paragrafi in contraddizione come ho scritto sopra.
Perdonatemi, vogliate aiutarmi.
Grazie
Buon Lavoro
Una persona in attesa di protesi d'anca con problemi di deambulazione è invalida o si può dire solo che sia in stato di malattia ?
Leggendo l'articolo, ad ogni modo al punto 7 è riportato che nell'ambito di tale periodo, per le malattie superiori a quindici giorni lavorativi, per i periodi di ricovero ospedaliero e per quello successivo di convalescenza post-ricovero, al dipendente compete anche il trattamento economico accessorio come determinato “a norma dell'art. 28, comma 1 del CCNL 16/2/1999, fatta eccezione per i compensi per lavoro straordinario e turni”.
Poi non capisco cosa vogliano dire questi due successivi punti che mi sembra si contraddicano con quanto appena esplicato:
b) 90 % della retribuzione di cui alla lettera a) per i successivi 3 mesi di assenza;
c) 50 % della retribuzione di cui alla lettera a) per gli ulteriori 6 mesi del periodo di conservazione del posto previsto nel comma 1.
Comunque sia, alla persona in questione durante il periodo di malattia le sono stati tolti i compensi accessori legati al num. di presenze, oltre ai ticket alimentari, il che, voglio chiedere, è stato ingiusto o no?
Scusate se lo chiedo così, ma anche leggendo l'articolo, essendo io ignorante, non ne capisco molto, ...mi sembra che ci siano due paragrafi in contraddizione come ho scritto sopra.
Perdonatemi, vogliate aiutarmi.
Grazie
Buon Lavoro
[#3]
Spett.le Utente,
Per quanto riguarda il quesito che Lei pone:
< Una persona in attesa di protesi d'anca con problemi di deambulazione è invalida o si può dire solo che sia in stato di malattia>
è necessario distinguere il contesto in cui tale situazione si verifica, ovverosia l'assenza dal lavoro di un lavoratore dipendente pubblico, per le conseguenze che ciò comporta.
Mi spiego meglio: il fenomeno clinico-biologico (la difficoltà a deambulare) può essere considerato malattia, e quindi il lavoratore fruisce delle assenze giustificate dal lavoro secondo quanto previsto dal proprio contratto di lavoro, entro i limiti previsti.
Lo stesso fenomeno clinico-biologico (difficoltà a deambulare) che perdura nel tempo, e che non è suscettibile di apprezzabile miglioramento, rappresenta il presupposto per il riconoscimento di uno stato di invalidità permanente, che a sua volta prevede ulteriori aspetti contrattuali, decorrenti dal momento del riconoscimento formale di tale stato (cambio mansione o dispensa dal servizio).
Se poi quel fenomeno clinico-biologico (difficoltà a deambulare) viene modificato per effetto di un trattamento (chirurgico, in questo caso, con ulteriore periodo di malattia), il grado di invalidità precedentemente riconosciuto può essere soggetto a revisione, con altre e diverse implicazioni lavorative (nuova mansione o ricollocamento).
Non è possibile in questa sede entrare nel merito né dei contenuti del CCNL che riguardano la decurtazione della retribuzione, nè della correttezza o meno del trattamento economico che l'Amministrazione ha erogato, poiché ciò rientra nel diritto del lavoro, e che potrebbe verificare rivolgendosi ad un Ente di Patronato.
Ancora Distinti Saluti.
Per quanto riguarda il quesito che Lei pone:
< Una persona in attesa di protesi d'anca con problemi di deambulazione è invalida o si può dire solo che sia in stato di malattia>
è necessario distinguere il contesto in cui tale situazione si verifica, ovverosia l'assenza dal lavoro di un lavoratore dipendente pubblico, per le conseguenze che ciò comporta.
Mi spiego meglio: il fenomeno clinico-biologico (la difficoltà a deambulare) può essere considerato malattia, e quindi il lavoratore fruisce delle assenze giustificate dal lavoro secondo quanto previsto dal proprio contratto di lavoro, entro i limiti previsti.
Lo stesso fenomeno clinico-biologico (difficoltà a deambulare) che perdura nel tempo, e che non è suscettibile di apprezzabile miglioramento, rappresenta il presupposto per il riconoscimento di uno stato di invalidità permanente, che a sua volta prevede ulteriori aspetti contrattuali, decorrenti dal momento del riconoscimento formale di tale stato (cambio mansione o dispensa dal servizio).
Se poi quel fenomeno clinico-biologico (difficoltà a deambulare) viene modificato per effetto di un trattamento (chirurgico, in questo caso, con ulteriore periodo di malattia), il grado di invalidità precedentemente riconosciuto può essere soggetto a revisione, con altre e diverse implicazioni lavorative (nuova mansione o ricollocamento).
Non è possibile in questa sede entrare nel merito né dei contenuti del CCNL che riguardano la decurtazione della retribuzione, nè della correttezza o meno del trattamento economico che l'Amministrazione ha erogato, poiché ciò rientra nel diritto del lavoro, e che potrebbe verificare rivolgendosi ad un Ente di Patronato.
Ancora Distinti Saluti.
[#5]
Spett.le Utente,
a rigori, esiste anche la cosiddetta "inabilità temporanea" (esempio tipico: uno stato febbrile, un colpo della strega, ecc...), ma anche in tale fattispecie il lavoratore fruisce delle assenze per "malattia" in quanto il contratto di lavoro la definisce in tale modo.
Ancora Distinti Saluti.
a rigori, esiste anche la cosiddetta "inabilità temporanea" (esempio tipico: uno stato febbrile, un colpo della strega, ecc...), ma anche in tale fattispecie il lavoratore fruisce delle assenze per "malattia" in quanto il contratto di lavoro la definisce in tale modo.
Ancora Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 08/02/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.