Algodistrofia recidiva
Buongiorno, espongo brevemente la mia situazione sperando di aver selezionato la specialità corretta. Nel 02/2010 (ero magazziniere in un'azienda alimentare) ho avuto un infortunio sul lavoro (distacco parcellare scafoide piede sx, prognosi INAIL di 135 gg e riconoscimento di postumi permanenti in percentuale 7%) i cui postumi si sono protratti per lungo tempo causa complicazioni dovute a sopravvenuta algodistrofia. Nel 05/2013 ho sfortunatamente riportato sullo stesso piede, in un infortunio accidentale domestico, un trauma da schiacciamento senza fratture (mi era caduta una scatola di mattonelle da pavimento sul dorso del piede) che mi ha costretto a casa dal lavoro (ora sono impiegato presso un'azienda di trasporti) per circa 90 giorni (in questo caso come malattia INPS) sempre per sopravvenuta algodistrofia, ma senza postumi permanenti. La sfortuna vuole che il 16/2 di quest'anno, mentre mi recavo al lavoro ho subito un ulteriore infortunio al piede (schiacciato da automobile) sempre senza fratture ma per il quale l'ortopedico dell'ospedale nell'ultima visita di controllo ha diagnosticato per ennesima volta un principio di algodistrofia. Al momento sono "sotto" INAIL come infortunio in itinere, ma se l'ente ricostruisse i miei sfortunati precedenti (che al momento non ho menzionato..) potrebbe negarmi il trattamento da infortunio sul lavoro e rimettermi all'INPS? Per me è una differenza molto importante perchè per il mio CCNL in caso di infortunio non vi è comporto mentre c'è per la malattia con conseguente rischio di perdita del posto di lavoro per il superamento dello stesso.
Grazie mille per la Vs. attenzione e per il riscontro che vorrete fornirmi
Grazie mille per la Vs. attenzione e per il riscontro che vorrete fornirmi
[#1]
Buonasera,
l'Inail ha certamente la documentazione del primo infortunio sul lavoro.
A mio parere l'infortunio del 16/2 dovrebbe essere riconosciuto fino alla stabilizzazione della situazione, successivamente, se Lei rimane ancora a casa la competenza sarà INPS.
Le suggerisco, appena l'Inail Le chiude l'infortunio, di rientrare al lavoro (specie se lavora come impiegato) onde evitare il superamento del periodo di comporto per malattia INPS.
Saluti
l'Inail ha certamente la documentazione del primo infortunio sul lavoro.
A mio parere l'infortunio del 16/2 dovrebbe essere riconosciuto fino alla stabilizzazione della situazione, successivamente, se Lei rimane ancora a casa la competenza sarà INPS.
Le suggerisco, appena l'Inail Le chiude l'infortunio, di rientrare al lavoro (specie se lavora come impiegato) onde evitare il superamento del periodo di comporto per malattia INPS.
Saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
[#2]
Utente
Buonasera Dottore,
La ringrazio molto per il suggerimento che sicuramente seguirò.
La mia curiosità era per l'appunto se, a livello medico/legale, gli episodi del 2013 e di quest'anno si potessero collegare al primo, in quanto ad ogni successiva "botta" (anche se di intensità minore di quella "originaria") mi si è sviluppata pressochè subito l'algodistrofia (sia nel 2013 che a febbraio non sono passati neanche 15 gg dal trauma prima che un ortopedico me la diagnosticasse, mentre prima del 2010 non ne avevo mai sofferto in vita mia, ne' ho mai avuto disfunzioni varie a livello sistema circolatorio/linfatico o altro tipo pressione alta/bassa ecc. che potrebbero, se non erro, esserne a volte la causa). Il dubbio me l'ha suggerito il mio medico curante che sostiene che ciò sia possibile anche se non facilmente dimostrabile e non è detto che l'INAIL lo noti.
Per me sarebbe importante avere un parere in quanto in relazione al primo episodio c'è in corso un procedimento (al momento penale in cui io sono parte civile) verso il mio ex datore di lavoro (che lo SPSAL di competenza ha ritenuto responsabile) e quanto sto patendo ora si potrebbe forse in qualche modo ritenere un'aggravamento dei postumi o almeno una conferma della gravità delle conseguenze dello stesso.
Grazie ancora
La ringrazio molto per il suggerimento che sicuramente seguirò.
La mia curiosità era per l'appunto se, a livello medico/legale, gli episodi del 2013 e di quest'anno si potessero collegare al primo, in quanto ad ogni successiva "botta" (anche se di intensità minore di quella "originaria") mi si è sviluppata pressochè subito l'algodistrofia (sia nel 2013 che a febbraio non sono passati neanche 15 gg dal trauma prima che un ortopedico me la diagnosticasse, mentre prima del 2010 non ne avevo mai sofferto in vita mia, ne' ho mai avuto disfunzioni varie a livello sistema circolatorio/linfatico o altro tipo pressione alta/bassa ecc. che potrebbero, se non erro, esserne a volte la causa). Il dubbio me l'ha suggerito il mio medico curante che sostiene che ciò sia possibile anche se non facilmente dimostrabile e non è detto che l'INAIL lo noti.
Per me sarebbe importante avere un parere in quanto in relazione al primo episodio c'è in corso un procedimento (al momento penale in cui io sono parte civile) verso il mio ex datore di lavoro (che lo SPSAL di competenza ha ritenuto responsabile) e quanto sto patendo ora si potrebbe forse in qualche modo ritenere un'aggravamento dei postumi o almeno una conferma della gravità delle conseguenze dello stesso.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.8k visite dal 07/03/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.