No epilessia ma revisione patente con scheda per epilessia
Buongiorno, non sono mai stata affetta da epilessia e non ho mai avuto alcun tipo di crisi o perdite di coscienza.
Ho subito in maggio un intervento di asportazione di meningioma e sono in terapia a scopo protettivo con anticomiziali (Levetiracetam).
Ho fatto una visita con la CML per il rinnovo di porto d'armi uso tiro a volo e mi hanno ritenuta idonea per 2 anni (contro i normali 5).
In tale occasione la CML ha notificato alla Motorizzazione Civile che sono "affetta da patologie che possono incidere sulla idoneità psico-fisica alla guida di veicoli", cosa non vera perché il meningioma è stato asportato ed era indicato come patologia pregressa.
Nel certificato neurologico era altresì precisato che non ho alterazioni psico-fisiche.
La Motorizzazione Civile mi ha inviato notifica per revisione patente e mi ha chiesto una visita con la CML.
Quando ho prenotato la visita mi hanno consegnato la scheda per epilettici da far compilare al neurologo.
Questo comportamento della CML è corretto?
Secondo la legge la scheda è per i pazienti dichiarati affetti da epilessia, che non è il mio caso.
La definizione di epilessia, secondo le leggi sulle patenti è:
"Per epilessia si intende il manifestarsi di due o più crisi epilettiche non provocate, a distanza di meno di cinque anni l'una dall'altra".
Ho comunque fatto compilare la scheda al neurologo, in cui ha dichiarato che non ho MAI avuto crisi di epilessia.
Ho chiesto chiarimenti alla CML e hanno detto che a causa dell'assunzione di anticomiziali devo compilare la scheda e sarò comunque soggetta a revisione biennale della patente finché non saranno trascorsi 10 anni di assenza di crisi in assenza di terapia.
A me sembra un abuso di legge e non so cosa potrei fare.
Qual'è il vostro parere?
Potrei/dovrei fare qualcosa prima della visita?
Grazie.
Ho subito in maggio un intervento di asportazione di meningioma e sono in terapia a scopo protettivo con anticomiziali (Levetiracetam).
Ho fatto una visita con la CML per il rinnovo di porto d'armi uso tiro a volo e mi hanno ritenuta idonea per 2 anni (contro i normali 5).
In tale occasione la CML ha notificato alla Motorizzazione Civile che sono "affetta da patologie che possono incidere sulla idoneità psico-fisica alla guida di veicoli", cosa non vera perché il meningioma è stato asportato ed era indicato come patologia pregressa.
Nel certificato neurologico era altresì precisato che non ho alterazioni psico-fisiche.
La Motorizzazione Civile mi ha inviato notifica per revisione patente e mi ha chiesto una visita con la CML.
Quando ho prenotato la visita mi hanno consegnato la scheda per epilettici da far compilare al neurologo.
Questo comportamento della CML è corretto?
Secondo la legge la scheda è per i pazienti dichiarati affetti da epilessia, che non è il mio caso.
La definizione di epilessia, secondo le leggi sulle patenti è:
"Per epilessia si intende il manifestarsi di due o più crisi epilettiche non provocate, a distanza di meno di cinque anni l'una dall'altra".
Ho comunque fatto compilare la scheda al neurologo, in cui ha dichiarato che non ho MAI avuto crisi di epilessia.
Ho chiesto chiarimenti alla CML e hanno detto che a causa dell'assunzione di anticomiziali devo compilare la scheda e sarò comunque soggetta a revisione biennale della patente finché non saranno trascorsi 10 anni di assenza di crisi in assenza di terapia.
A me sembra un abuso di legge e non so cosa potrei fare.
Qual'è il vostro parere?
Potrei/dovrei fare qualcosa prima della visita?
Grazie.
[#1]
Spett.le Utente,
Il Decreto Ministero dei Trasporti 22/12/2015 ha introdotto
"Modifiche all'allegato III del decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59", fra cui:
c) dopo il paragrafo G, è inserito il seguente:
"H. MALATTIE NEUROLOGICHE E SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE NEL SONNO
H.1. Malattie neurologiche
La patente di guida non deve essere nè rilasciata nè rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza della guida.
La commissione medica locale, anche avvalendosi dell'esito di visita specialistica presso strutture pubbliche, può autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo ed alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva, sensoriale, motoria e del trofismo muscolare, dovuta a malattie neurologiche od a postumi invalidanti di interventi chirurgici o traumatici del sistema nervoso centrale o periferico, con la sussistenza di condizioni che possano far escludere pregiudizi per la sicurezza della circolazione. In tali casi, gli interessati devono dimostrare di essere in grado di azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale si richiede il rilascio o il rinnovo di validità della patente. La validità della patente, in questi casi, non può essere superiore a due anni. ...."
La norma fa riferimento a "postumi invalidanti di intervento chirurgici o traumatici del sistema nervoso centrale o periferico", fra cui può essere ricompresa la condizione di "pregressa asportazione di meningioma, in terapia con anticomiziali".
Quindi a mio parere non esiste alcun abuso da parte della Commissione, bensì la corretta applicazione della norma, al fine di tutelare la sicurezza della circolazione stradale, verificando che chi si pone alla guida di un veicolo successivamente ad un intervento neurochirurgico, per il quale è in terapia con anticomiziali (anche se non si sono manifestati episodi convulsivi), non la pregiudichi.
Distinti Saluti.
Il Decreto Ministero dei Trasporti 22/12/2015 ha introdotto
"Modifiche all'allegato III del decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59", fra cui:
c) dopo il paragrafo G, è inserito il seguente:
"H. MALATTIE NEUROLOGICHE E SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE NEL SONNO
H.1. Malattie neurologiche
La patente di guida non deve essere nè rilasciata nè rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza della guida.
La commissione medica locale, anche avvalendosi dell'esito di visita specialistica presso strutture pubbliche, può autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo ed alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva, sensoriale, motoria e del trofismo muscolare, dovuta a malattie neurologiche od a postumi invalidanti di interventi chirurgici o traumatici del sistema nervoso centrale o periferico, con la sussistenza di condizioni che possano far escludere pregiudizi per la sicurezza della circolazione. In tali casi, gli interessati devono dimostrare di essere in grado di azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale si richiede il rilascio o il rinnovo di validità della patente. La validità della patente, in questi casi, non può essere superiore a due anni. ...."
La norma fa riferimento a "postumi invalidanti di intervento chirurgici o traumatici del sistema nervoso centrale o periferico", fra cui può essere ricompresa la condizione di "pregressa asportazione di meningioma, in terapia con anticomiziali".
Quindi a mio parere non esiste alcun abuso da parte della Commissione, bensì la corretta applicazione della norma, al fine di tutelare la sicurezza della circolazione stradale, verificando che chi si pone alla guida di un veicolo successivamente ad un intervento neurochirurgico, per il quale è in terapia con anticomiziali (anche se non si sono manifestati episodi convulsivi), non la pregiudichi.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Egregio dr. Mascotti,
la ringrazio per la sua solerte ed esaustiva risposta che risolve i miei dubbi sulla legalità del comportamento della CML.
Resta comunque il dubbio sulla valutazione della CML, in quanto dalla relazione neurologica presentata (redatta dal responsabile dell’ U.O.C. di Neurologia di una delle maggiori strutture pubbliche milanesi) è chiaro che non sono presenti postumi invalidanti di natura fisica o psichica incompatibili con la sicurezza alla guida, ma ovviamente il mio giudizio non ha alcuna valenza.
Immagino che l’unica cosa che mi resta da fare sia attendere l’esito della visita per la revisione della patente e in caso di giudizio di idoneità limitata a due anni fare eventualmente ricorso sottoponendomi a nuova visita presso i medici legali della RFI.
Poiché alla visita per il rinnovo del PdA avevo presentato esclusivamente la relazione neurologica più recente, consiglierebbe di consegnare in sede di visita per revisione della patente anche le relazioni neurologiche precedenti (da cui si evince il grado della pregressa patologia e della sintomatologia ad essa correlata) ed eventuale altra documentazione (lettere di dimissione da ricovero, cartelle cliniche, ecc? Io mi ero presentata con tutta la documentazione ma mi è stata richiesta solo quella relativa all’ultima visita.
In merito al ricorso ricordo di avere letto, in qualche legge o circolare, che la CML è tenuta a riportare nel dettaglio le motivazioni della decisione ai fini di consentire al cittadino il ricorso stesso. Conferma? Potrebbe cortesemente indicarmi il relativo riferimento normativo?
Secondo la sua esperienza, il ricorso si tradurrebbe solo in un’inutile spesa/perdita di tempo o è possibile che io possa ottenere un parere più favorevole?
Un’ultima domanda: chi, quando e in base a cosa mi potrà giudicare guarita dalla pregressa patologia? Sarà come per l’epilessia dopo 10 anni in assenza di crisi in assenza di terapia ?
Cordialmente,
A.M.
la ringrazio per la sua solerte ed esaustiva risposta che risolve i miei dubbi sulla legalità del comportamento della CML.
Resta comunque il dubbio sulla valutazione della CML, in quanto dalla relazione neurologica presentata (redatta dal responsabile dell’ U.O.C. di Neurologia di una delle maggiori strutture pubbliche milanesi) è chiaro che non sono presenti postumi invalidanti di natura fisica o psichica incompatibili con la sicurezza alla guida, ma ovviamente il mio giudizio non ha alcuna valenza.
Immagino che l’unica cosa che mi resta da fare sia attendere l’esito della visita per la revisione della patente e in caso di giudizio di idoneità limitata a due anni fare eventualmente ricorso sottoponendomi a nuova visita presso i medici legali della RFI.
Poiché alla visita per il rinnovo del PdA avevo presentato esclusivamente la relazione neurologica più recente, consiglierebbe di consegnare in sede di visita per revisione della patente anche le relazioni neurologiche precedenti (da cui si evince il grado della pregressa patologia e della sintomatologia ad essa correlata) ed eventuale altra documentazione (lettere di dimissione da ricovero, cartelle cliniche, ecc? Io mi ero presentata con tutta la documentazione ma mi è stata richiesta solo quella relativa all’ultima visita.
In merito al ricorso ricordo di avere letto, in qualche legge o circolare, che la CML è tenuta a riportare nel dettaglio le motivazioni della decisione ai fini di consentire al cittadino il ricorso stesso. Conferma? Potrebbe cortesemente indicarmi il relativo riferimento normativo?
Secondo la sua esperienza, il ricorso si tradurrebbe solo in un’inutile spesa/perdita di tempo o è possibile che io possa ottenere un parere più favorevole?
Un’ultima domanda: chi, quando e in base a cosa mi potrà giudicare guarita dalla pregressa patologia? Sarà come per l’epilessia dopo 10 anni in assenza di crisi in assenza di terapia ?
Cordialmente,
A.M.
[#3]
Spett.le Utente,
mi spiace per il collega luminare di Neurologia, ma mi risulta che il 12% di soggetti operati per meningioma senza crisi prima dell’intervento sviluppino invece crisi epilettiche successivamente ad esso, sia che siano trattati o meno con farmaci antiepilettici.
Ill riferimento bibliografico è:
Englot DJ, Magill ST, Han SJ, Chang EF, Berger MS, McDermott MW - "Seizures in supratentorial meningioma: a systematic review and meta-analysis" - J Neurosurg. 2016 Jun;124(6):1552-61. doi:10.3171/2015.4.JNS142742. Epub 2015 Dec 4.
Con tale doverosa premessa (1 caso su 8 non è da trascurare), mi sento di esprimere parere contrario al ricorso avverso una decisione della CML di limitare a due anni la periodicità degli accertamenti, e spero comprenda che ciò non è per un atteggiamento vessatorio nei Suoi confronti, bensì per la tutela della sicurezza nella circolazione stradale in generale, e della Sua in particolare.
Ancora, a mio parere Le suggerirei di munirsi di tutta la documentazione sanitaria pertinente al caso, esibendo quella che in sede di visita della CML Le verrà richiesta.
Sarà infine la CML a stabilire, sulla base delle evidenze in sede di visita, se sussistono le condizioni per poter guidare in sicurezza, e conseguentemente anche la periodicità delle visite per verificare l'idoneità psicofisica alla guida, assumendosi ogni responsabilità su tale decisione.
Distinti Saluti.
mi spiace per il collega luminare di Neurologia, ma mi risulta che il 12% di soggetti operati per meningioma senza crisi prima dell’intervento sviluppino invece crisi epilettiche successivamente ad esso, sia che siano trattati o meno con farmaci antiepilettici.
Ill riferimento bibliografico è:
Englot DJ, Magill ST, Han SJ, Chang EF, Berger MS, McDermott MW - "Seizures in supratentorial meningioma: a systematic review and meta-analysis" - J Neurosurg. 2016 Jun;124(6):1552-61. doi:10.3171/2015.4.JNS142742. Epub 2015 Dec 4.
Con tale doverosa premessa (1 caso su 8 non è da trascurare), mi sento di esprimere parere contrario al ricorso avverso una decisione della CML di limitare a due anni la periodicità degli accertamenti, e spero comprenda che ciò non è per un atteggiamento vessatorio nei Suoi confronti, bensì per la tutela della sicurezza nella circolazione stradale in generale, e della Sua in particolare.
Ancora, a mio parere Le suggerirei di munirsi di tutta la documentazione sanitaria pertinente al caso, esibendo quella che in sede di visita della CML Le verrà richiesta.
Sarà infine la CML a stabilire, sulla base delle evidenze in sede di visita, se sussistono le condizioni per poter guidare in sicurezza, e conseguentemente anche la periodicità delle visite per verificare l'idoneità psicofisica alla guida, assumendosi ogni responsabilità su tale decisione.
Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Grazie dr. Mascotti, anche per l'interessante riferimento bibliografico.
Una doverosa precisazione: scrivendo che secondo la relazione del mio neurologo non risultano postumi invalidanti di natura fisica o psichica incompatibili con la sicurezza alla guida ho espresso il mio personale parere, che, come ho riconosciuto, non ha alcuna valenza.
La relazione neurologica non era stata redatta ai fini della revisione della patente ma come esito di una visita programmata e non conteneva riferimenti espliciti alla guida di veicoli.
Per quanto riguarda la scheda per epilessia compilata successivamente, il neurologo ha semplicemente dichiarato che non ho mai avuto crisi epilettiche, senza esprimere alcun giudizio sulla idoneità alla guida, ritenendo che itale giudizio spettasse al medico legale.
La ringrazio per le sue spiegazioni e per i suoi suggerimenti, io stessa svolgo un lavoro che, pur esulando dal campo della medicina, impatta la sicurezza della vita di altre persone e comprendo la necessità di operare con la massima cautela possibile.
Cordiali saluti.
Una doverosa precisazione: scrivendo che secondo la relazione del mio neurologo non risultano postumi invalidanti di natura fisica o psichica incompatibili con la sicurezza alla guida ho espresso il mio personale parere, che, come ho riconosciuto, non ha alcuna valenza.
La relazione neurologica non era stata redatta ai fini della revisione della patente ma come esito di una visita programmata e non conteneva riferimenti espliciti alla guida di veicoli.
Per quanto riguarda la scheda per epilessia compilata successivamente, il neurologo ha semplicemente dichiarato che non ho mai avuto crisi epilettiche, senza esprimere alcun giudizio sulla idoneità alla guida, ritenendo che itale giudizio spettasse al medico legale.
La ringrazio per le sue spiegazioni e per i suoi suggerimenti, io stessa svolgo un lavoro che, pur esulando dal campo della medicina, impatta la sicurezza della vita di altre persone e comprendo la necessità di operare con la massima cautela possibile.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.7k visite dal 19/01/2020.
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