Chiusura infortunio frattura calcagno/artrodesi sottoastragalica
Buongiorno,
Scrivo per un consulto.
In data 17 agosto 2021 a seguito di infortunio sul lavoro ho riportato una frattura pluriframmentaria del calcagno SX, la frattura è stata confezionata con apparecchio gessato per 60 giorni, dopodiché nei mesi successivi, malgrado il dolore e la tumefazione, malgrado l’essermi sottoposta a RX, RX SOTTO CARICO, TAC e RISONANZE MAGNETICHE, sia l’ospedale che INAIL ritengono opportuno iniziare le fisioterapie (quasi 100 in totale) oltre a tantissime ore a casa di magnetoterapia.
Ovviamente dopo 10 mesi dalla data dell infortunio, decido di prendere appuntamento da vari ortopedici privatamente, precisamente 3, che mi dicono tutti la stessa cosa, il piede è assolutamente da operare.
Ad agosto 2022 mi viene chiuso l’infortunio, malgrado tutta la documentazione da me portata, e malgrado io non camminassi, ero sulla sedia a rotelle con osteoporosi e algodistrofia, oltre la frattura non consolidata dopo 1 anno (premetto che ho 30 anni appena compiuti).
Chiuso l’infortunio vengo liquidata dall INAIL con 12% punti, insieme a un legale cerco di fare ricorso, porto la mia documentazione da un medico legale, dopo un mese e ancora nessuna risposta dal medico legale, vengo chiamata per l’intervento 26 ottobre 2022.
L’intervento in questione è il seguente: Allungamento tendine 'Achille, ricostruzione-artrodesi della sottoastragalica con innesto osseo di banca,
ricostruzione doccia dei peronei e guaina dei peronei, allungamento flessori delle dita a sinistra.
Ad oggi il mio infortunio è ancora chiuso.
Tutta la documentazione è stata inviata.
E io sto provando a curare la mia depressione, con l’aiuto di una psicologa.
Spero possa finire presto tutto questo calvario.
Grazie per aver letto!
Scrivo per un consulto.
In data 17 agosto 2021 a seguito di infortunio sul lavoro ho riportato una frattura pluriframmentaria del calcagno SX, la frattura è stata confezionata con apparecchio gessato per 60 giorni, dopodiché nei mesi successivi, malgrado il dolore e la tumefazione, malgrado l’essermi sottoposta a RX, RX SOTTO CARICO, TAC e RISONANZE MAGNETICHE, sia l’ospedale che INAIL ritengono opportuno iniziare le fisioterapie (quasi 100 in totale) oltre a tantissime ore a casa di magnetoterapia.
Ovviamente dopo 10 mesi dalla data dell infortunio, decido di prendere appuntamento da vari ortopedici privatamente, precisamente 3, che mi dicono tutti la stessa cosa, il piede è assolutamente da operare.
Ad agosto 2022 mi viene chiuso l’infortunio, malgrado tutta la documentazione da me portata, e malgrado io non camminassi, ero sulla sedia a rotelle con osteoporosi e algodistrofia, oltre la frattura non consolidata dopo 1 anno (premetto che ho 30 anni appena compiuti).
Chiuso l’infortunio vengo liquidata dall INAIL con 12% punti, insieme a un legale cerco di fare ricorso, porto la mia documentazione da un medico legale, dopo un mese e ancora nessuna risposta dal medico legale, vengo chiamata per l’intervento 26 ottobre 2022.
L’intervento in questione è il seguente: Allungamento tendine 'Achille, ricostruzione-artrodesi della sottoastragalica con innesto osseo di banca,
ricostruzione doccia dei peronei e guaina dei peronei, allungamento flessori delle dita a sinistra.
Ad oggi il mio infortunio è ancora chiuso.
Tutta la documentazione è stata inviata.
E io sto provando a curare la mia depressione, con l’aiuto di una psicologa.
Spero possa finire presto tutto questo calvario.
Grazie per aver letto!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 30/11/2022.
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