Consulto medico legale
Buonasera, 5 mesi fa mi sono infortunato a lavoro e ho aperto la pratica di infortunio vista la lesione al menisco e la Condropatia, non mi sono operato per vari motivi scegliendo terapia conservativa. Oggi sono andato a visita al l’inail che mi ha chiuso l’infortunio dicendo anche se non sei guarito noi non possiamo continuare l’infortunio, lo chiudiamo e poi deciderà il medico di competenza della tua ditta vi risulta una cosa normale?
A me sembra assurdo
Praticamente il medico mi ha detto che sto ancora male ma che loro non possono più aspettare che io guarisca.
A me sembra assurdo
Praticamente il medico mi ha detto che sto ancora male ma che loro non possono più aspettare che io guarisca.
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Spett.le Utente,
la chiusura dell’infortunio è una decisione che spetta al medico dell’INAIL, il quale dopo aver esaminato il lavoratore e la documentazione sanitaria decide se interrompere l’inabilità al lavoro e dichiarare il lavoratore idoneo al reintegro, oppure se optare per la prosecuzione dell’infortunio INAIL e prolungare l’assenza indennizzata dal lavoro.
Va considerato che in ambito assicurativo previdenziale INAIL la cessazione dell'inabilità temporanea non coincide con la guarigione clinica con restitutio ad integrum, ma viene dichiarata nel momento in cui gli eventuali postumi risultano stabilizzati (cioè non suscettibili di miglioramento).
Nel caso in cui il lavoratore infortunato non concordi con l'INAIL cira la data di cessazione dell'inabilità temporanea, egli può presentare opposizione amministrativa, con istanza presentata presso la sede del domicilio del lavoratore, che e deve contenere i dati anagrafici, il riferimento all’evento (numero del caso, data dell’infortunio, data del provvedimento), oltre alle motivazioni a sostegno dell’opposizione, allegando il certificato medico dal quale emergano gli elementi giustificativi della domanda.
In caso di tale evenienza, Le suggerisco di farsi assistere da un Ente di Patronato.
Distinti Saluti.
la chiusura dell’infortunio è una decisione che spetta al medico dell’INAIL, il quale dopo aver esaminato il lavoratore e la documentazione sanitaria decide se interrompere l’inabilità al lavoro e dichiarare il lavoratore idoneo al reintegro, oppure se optare per la prosecuzione dell’infortunio INAIL e prolungare l’assenza indennizzata dal lavoro.
Va considerato che in ambito assicurativo previdenziale INAIL la cessazione dell'inabilità temporanea non coincide con la guarigione clinica con restitutio ad integrum, ma viene dichiarata nel momento in cui gli eventuali postumi risultano stabilizzati (cioè non suscettibili di miglioramento).
Nel caso in cui il lavoratore infortunato non concordi con l'INAIL cira la data di cessazione dell'inabilità temporanea, egli può presentare opposizione amministrativa, con istanza presentata presso la sede del domicilio del lavoratore, che e deve contenere i dati anagrafici, il riferimento all’evento (numero del caso, data dell’infortunio, data del provvedimento), oltre alle motivazioni a sostegno dell’opposizione, allegando il certificato medico dal quale emergano gli elementi giustificativi della domanda.
In caso di tale evenienza, Le suggerisco di farsi assistere da un Ente di Patronato.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Spett.le Utente,
se non ritiene di dover fare opposizione amministrativa, può proseguire il periodo di astensione dal lavoro come malattia INPS, fino alla valutazione del medico competente aziendale (il medico del lavoro) ed eventualmente riaprire l'infortunio se i postumi si aggravano e diventano importanti; contemporaneamente può sollecitare la valutazione INAIL dell'invalidità permanente, se i postumi sono stabilizzati.
Distinti Saluti.
se non ritiene di dover fare opposizione amministrativa, può proseguire il periodo di astensione dal lavoro come malattia INPS, fino alla valutazione del medico competente aziendale (il medico del lavoro) ed eventualmente riaprire l'infortunio se i postumi si aggravano e diventano importanti; contemporaneamente può sollecitare la valutazione INAIL dell'invalidità permanente, se i postumi sono stabilizzati.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 729 visite dal 13/09/2023.
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