Trattamento nucleare per basedow con esoftalmo

Gentili Signori,
sono un ragazzo di 28 anni e da 3 anni circa sono in cura per ipertiroidismo di basewdow. Per un periodo di 1 anno e mezzo la terapia non ha dato nessun miglioramente al mio stato di saluto i valori di tsh erano costantemente sotto i livelli normali. Recentemente mi è stato diagnosticato anche l'esoftalmo ed un nodulo di 0,8 cm.
Mi sono recato in un centro specializzato fuori regione e dopo una visita da un noto endocrinologo, doccia fredda, mi si consiglia di sottopormi a tiroidectomia totale, oltre al successivo trattamento con radioiodio, il tutto dovrebbe essere eseguito durante il 2009. Questo in funzione della mia giovane età.
Io non sono molto entusiasta di dover subire 2 trattamenti definitivi di questo tipo (in particolar modo di sottopormio all'intervento), anche perche da circa 10 mesi i valori sono tenuti sotto controllo e negli intervalli di riferimento con dosi di tapazole minime (1-2)cp al die. Ed io mi sento bene.
L'endo mi ha detto che optare unicamente per lo iodio radioattivo poteva peggiorare lo stato dell'esoftalmo, volevo sapere se questo è vero oppure se ci sono possibilità di eseguire soltanto la cura radiometabolica sempre che ce ne sia veramente bisogno.
Di seguito un estratto dei valori riscontrati nelle analisi di routine in ordine cronologico decrescente:

15/12/08
tsh 1.07 ft3 4.2 ft4 14.5 (tapazole 1cp die)
14/10/08
tsh 10.1 ft3 4.17 ft4 6 (tapazole 3cp die)
esoftalmometria mm 110 OD 24,5 OS 24
29/7/08
TAC Orbite: è presente modesto ispessimento dei muscoli retti mediali e di quelli inferiori bilateralmente, si accompagna lieve esoftalmo più accentuato a destra.
13/05/2008
tsh 9,35 ft3 4,00 ft4 1,14 ab antirecettori del tsh 6,9 (tapazole 3cp die)
16/10/2007
tsh 0,43 ft3 4,2 ft4 14,4 (tapazole 2cp die)
18/07/2007
tsh 20 ft3 4,3 ft4 7,5 (tapazole 4cp die)
08/07/2006
ab antirecettori del tsh 16
4/07/2006
tsh 0,05 ft3 3,90 ft4 0,80 (tapazole 3cp die)
09/08/2005
tsh 0,01 ft3 11,3 ft4 5 a anti tpo 146 anti tsh 106 (inizio terapia con 3cp tapazole)

Grazie mille.
[#1]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Limitatamente ai dati riportati, il suo sembra un ipertiroidismo abbastanza resistente alla terapia, con associata un'oftalmopatia bilaterale.
Tutto cio' suggerirebbe una soluzione radicale al problema.
Sia quella chirurgica che quella radiometabolica possono essere prese in considerazione.
E' opportuno peraltro prima di optare per una o per l'altra soluzione, valutare lo stato di attivita' o meno dell'oftalmopatia, e agire quando questa sia sostanzialmente stabile. Cio' al fine di ridurre al massimo i peggioramenti successivi ai trattamenti presi in considerazione. In entrambi i casi si preferisce, proprio per evitare peggioramenti dell'esoftalmo, effettuare, subito dopo, una copertura cortisonica per un breve periodo di tempo.
L'opzione su quale tipo di soluzione scegliere, non puo' prescindere da considerazioni di tipo dimensionale e strutturale della sua tiroide, e su valutazioni di carattere generale inerenti il suo stato di salute.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Di Martino,
La ringrazio della sua risposta, quindi secondo lei non è da escludere la possibilità di ricorrere unicamente alla tecnica radiometabolica? Preciso che dall'ultima ecografia la mia tirodie ha un volume pari a 17, almeno questo è quello che mi ricordo di aver letto sul referto del ecg. Come posso valutare il mio stato di attività o meno di oftalmopatia se ho fatto soltanto una esoftalmometria circa 3 mesi fa? E cosa si rischia a livello di fertilità e/o altro con la terapia radiometabolica?

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
La valutazione dello stato di attivita' dell'oftalmopatia si basa su uno score clinico che va eseguito da un endocrinologo o da un oculista, meglio se esperto del settore.
Stesso discorso per quanto riguarda l'indicazione chirurgica o radiometabolica, cosi' come precedentemente segnalatole, non puo' prescindere da valutazioni globali del quadro clinico, laboratoristico e strumentale.