Una adenocarcinoma
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
> Mi chiamo Monica zoboli, ho letto su internet articoli
> rigurdante l'uso dell'aloe nei tumori,avrei piacere d'avere maggiori
> informazioni sull'utilizzo di questa pianta. Infatti a mia madre di 69
> anni è stato diagnosticato nell'agosto del 2007 una adenocarcinoma
> polmonare non a piccole cellule al polmone sn, ha versamento pleurico al
> polmone dx,metastasi ossee.
> Ha fatto da settembre 2007-dicembre 2007 chemioterapia con
> carboplatino+gencitabina, a gennaio 2008 dopo rivalutazione TAC, la quale
> mostrava una Non progresione della malattia, è stato cambiato il
> protocollo chemioterapico con carboplatino+etoposide,visto la poca
> tollerabilità di questo protocollo a febbraio 2008 e marzo 2008 le sono
> stati somministrati 2 cicli con ALIMTA (ben tollerata).
> Dopo averle fatto un quadro generale di mia madre, vorrei chiederle se
> secondo lei l'utilizzo dell'aloe potrebbe portare giovamento a mia mammma.
> Inoltre sotto quale forma è bene assumerla?
> Ho letto della ricetta di Padre Zago,è fondata questa ricetta?
>
> La rigrazio in anticipo per l'attenzione e per una sua gradita risposta.
>
lascio libero spazio ai colleghi di Medicine Non Convenzionali
sul quesito principale.
Ma poichè non ha ricevuto ancora alcuna risposta mi consenta questa precisazione.
Se Sua madre praticasse esclusivamente terapie non convenzionali a base di Aloe, non avrei avuto nulla da eccepire perchè è vero che numerose piante medicinali hanno dimostrato sperimentalmente in studi preclinici attività antitumorali.
Tuttavia nel suo caso che sta praticando la chemioterapia, occorre tener conto del fatto che alcune di queste sostanze contenute nell'Aloe, interferiscono negativamente con la chemioterapia nel senso che ne RIDUCONO l'EFFICACIA. Se in questo momento non sta praticando la chemioterapia il problema non sussiste.
Cordiali saluti.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
ad oggi gli approcci farmacologici non convenzionali nella terapia dei tumori sono veramente numerosi e l'utilizzo dell'Aloe nella formulazione di Padre Zago è uno di quelli che gode di maggior credito.
Tali approcci (Essiac, ascorbato di potassio di Pantellini, Aloe, etc.) oltre ad avere in alcuni casi un'azione chiaramente antineoplastica, possono avere un effetto neutralizzante sui farmaci chemioterapici ed hanno sempre una valenza marcatamente detossificante, aiutano cioè gli emuntori naturali dell'organismo (fegato, reni, intestino, cute) ad eliminare tutte le sostanze tossiche nocive (anche i farmaci).
Per questi motivi, come suggeriva il collega Catania, ne è controindicata l'associazione ai trattamenti chemioterapici tradizionali.
Altro discorso può essere fatto quando si vogliano utilizzare i rimedi omeopatici puri in dosi minime che opportunamente gestiti possono integrare la chemioterapia perchè intervengono in misura mirata nella modulazione dei sistemi di regolazione dell'organismo senza interagire chimicamente con i farmaci della terapia di fondo.
Qualora volesse far riferimento a queste opportunità terapeutiche si rivolga a colleghi particolarmente esperti e non dimentichi che di tali terapie si parla molto, i riscontri sono degni di interesse ed approfondimento, ma di "scientificamente dimostrato" ad oggi non esiste nulla.
Cari saluti.
Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com
attualmente mamma non sta facendo chemioterapia, domani saprò dal medico se vorrà farle un altro ciclo di ALIMTA o no.
Volevo porvi un'altra domanda: mamma prende transet da 35 microgrammi per i dolori e paroxetina per un po' di depressione (ora nettemente migliorati entrambi), è possibile che questi farmaci influiscano sulla lucidità, mamma si dimentica le cose dorme sempre, preciso che mia mamma beve molto poco, è possibile che ci sia un sovraccumolo di questi farmaci?
Dall'ultima TAC encefalo che mamma ha fatto (marzo '08) non si evidenziano masse, ci sono però piccole aree ischemiche.
Mi parlavate di farmaci omeopatici da porter associare alla chemioterapia i quali sono?
Grazie ancora
MONICA
tra gli effetti indesiderati la paroxetina può facilmente indurre indurre sonnolenza; a questo aggiunga un inevitabile stress del fegato dovuto al trattamento farmacologico antineoplastico, il possibile deficit di attenzione dovuto alla presenza di piccole aree ischemiche cerebrali e credo anche una componente psicologica non indifferente per il particolare momento che sua madre sta attraversando.
Bere molto poco non le giova: l'acqua è il primo veicolo con cui l'organismo veicola e drena all'esterno le sostanza nocive.
La risposta alla sua ultima domanda purtroppo ricalca la mia precedente: la gravità della patologia da trattare impone all'omeopata un rapporto diretto con il paziente preferibilmente in sinergia con il collega oncologo che la segue, e per questo può far riferimento al collega Catania che saprà indirizzarla a colleghi esperti nella sua città.
Disponibile per ogni ulteriore chiarimento le formulo i miei più sentiti auguri.
Torno ora dall'ospedale Niguarda di Milano dove mamma è seguita.
Il medico non vuole proseguire la chemio in quanto vede la mamma debilitata.
E ora io che faccio? lascio la mamma in balia della sorte senza fare niente? Gia la situazione non è bella in più non faccio n iente.
Cosa dice posso provare con l'aloe?
Ora più che mai può rivolgersi ad un aiuto non convenzionale e le consiglio di contattare:
- colleghi di questo sito esperti in MNC che visitino a Milano e che vogliano seguire il suo caso,
- il Dott. Catania per indicazioni simili.
P.S.: anche la somministrazione di Aloe, nel caso di mamma, deve essere seguita da un medico.
Mi tenga aggiornato.
Ho un dubbio, stavo leggendo i vari casi di adenocarcinoma polmonare che ci sono nel sito, ai pazienti che hanno lezioni ossee consigliate Zometa.
Visto che anche mia mamma ha lesioni ossee:bacino, vertebre lombo-sacrali potrebbe essere utile somministarlo anche a lei?
Ora le hanno sospeso la chemioterapia perche troppo debilitata, a mio avviso le era a settembre '07 quando ha fatto il 1° ciclo con gem+carbo,voi fareste ancora cicli magari con altri farmaci o concordate con quello detto dal medico pneumologo curante?
Non so se sono stata chiara nell'esposizione dei fatti se avete bisogno di altre informazioni per risposte meglio alle mie domande ditemelo.
Grazie ancora per l'attenzione.
MONICA
per ogni chiarimento ed eventuali consigli sulla chemioterapia tradizionale le consiglio di girare il post nella sezione ONCOLOGIA MEDICA di questo stesso sito.
Cari saluti.
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