Dubbi su parametri ematici potassio, creatinina e gfr

Salve.

Fino a pochi mesi fa non sapevo quanto fosse importante il valore della potassemia e quanto un suo valore alto non fosse affatto da sottovalutare.

In settembre, durante esami di routine (60 anni, in cura per ipotiroidismo e osteoporosi) a mia moglie fu riscontrato potassio 5.8. Rifacendo l'esame dopo alcuni giorni è risultato 6.2. Il giorno stesso, non riuscendo a parlare con il medico, ci siamo recati al pronto soccorso, in una grande struttura ospedaliera pubblica d'eccellenza, dove mia moglie è stata sottoposta a prelievo, ECG, visita accurata, anamnesi e quant'altro: tutto ok... Il potassio, misurato sia con procedura rapida che in modo standard, è risultato circa 4, ed è stata dimessa con diagnosi di IPERKALIEMIA NON CONFERMATA e con il suggerimento di ripetere a breve l'esame ma non presso il laboratorio iniziale.

Informato di ciò il medico di base, anch'egli ha espresso dubbi sull'affidabilità del laboratorio, avendone avuto riscontro anche in altri casi, e ha detto che per non c'era fretta di ripetere l'esame.

In gennaio ha comunque rifatto gli esami di routine, presso un terzo laboratorio, ed il potassio è risultato 5.1 (con range di riferimento 3.5 - 5.1) : non avrei nemmeno fatto caso a tale valore, essendo entro i limiti, se non fosse stato per "l'incidente" di settembre che mi ha portato a leggere le cose più disparate in rete, anzitutto sui limiti per definire la potassemia, che a seconda della fonte sono 5, 5.1, 5.4, 5.5, ma soprattutto sul senso da dare a tali valori: dalla raccomandazione di bere molto ed evitare banane e kiwi, a quella di correre al pronto soccorso essendo a rischio di arresto cardiaco.

Mi aiutate a capirci qualcosa?

Questa volta la mia preoccupazione si è rivolta anche alla creatinina e relativo GFR stimato.
Al solito pensavo che se la creatinina era entro il range (nello specifico si ha 0.79 (0.6-1.
1) andava tutto bene, ma scopro ora che per una donna di 60 anni il corrispondente GFR stimato è 81, quindi al di sotto del valore ottimale di 90.

Da qualche parte si legge che al di sotto di 90 ci può essere un inizio di insufficienza renale, mentre altrove c'è scritto che al di sopra di 60 va bene, soprattutto se non ci sono proteine nelle urine (nel caso specifico risultano assenti, anche se altri valori fanno pensare ad una infezione delle vie urinarie).

Ovviamente mia moglie farà vedere gli esami al nostro medico che valuterà il da farsi, ma nel frattempo, anche su questo fronte, mi piacerebbe capire se si tratta di accettare che invecchiando il funzionamento del proprio corpo peggiora gradualmente, o se bisogna allarmarsi.

Cordialità
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 971 38
A volte il valore della potassiemia può risultare alterato se si utilizzano dei metodi di prelievo non corretti. Il rene sembra funzionare bene. Inoltre in molti integratori è presente potassio, così come alcuni farmaci possono farlo aumentare oppure alcune altre situazioni. Consulti un nefrologo in presenza

Dr. Michele Di Dio

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