Il mio nefrologo mi ha escluso la possibilità

Ho 32 anni e da 2 mi è stata diagnosticata una glomerulonefrite di tipo IGA, sono in terapia cortisonica da 24 mesi senza interruzioni, prima con il deltacortene e poi, da 16 mesi, con il deflazacort in dosi sempre più basse. A giugno ho avuto un rialzo della protenuria e sono tornata a 30 mg di deflazacort al giorno. Ad oggi, la proteinuria è nella norma così come la creatinina e la pressione, mentre l'ANA è positivo.
Il mio nefrologo mi ha escluso la possibilità di una gravidanza, cosa che per me è più grave della patologia stessa.
Gradirei conoscere qualche parere in merito.
Grazie
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Dr. Decenzio Bonucchi Nefrologo 338 14
Gentile Signora, la gravidanza è in effetti in grado di destabilizzare una glomerulonefrite (spesso la gravidanza può complicarsi con proteinuria e ipertensione anche in donne in precedenza sane), ma il divieto assoluto al concepimento non è conciliabile con le motivazioni che ogni donna può avere per la maternità.
Si tratta a mio parere di ricevere una informazione corretta sui rischi che si corrono, poi la donna può decidere.
In linea generale, il fattore più importante è " da che situazione renale si parte quando comincia la gravidanza": si può pensare al concepimento quando la pressione è sotto controllo (ma si ricordi che dovrà interrompere ACE-inibitori e simili), la creatinina stabile e la proteinuria sotto controllo.
Resto a sua disposizione,
Decenzio Bonucchi

Decenzio Bonucchi, Nefrologo
libero professionista

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Utente
Utente
Egr. Dott. Bonucchi,
la Sua risposta riaccende una speranza spesso di non facile condivisione.
Le chiedo una precisazione sull'uso dei farmaci.
E' indispensabile sospendere il deflazacort o basta diminuirne il dosaggio?
Immagino, invece, che il Karvea sia da sospendere, me lo conferma?
La ringrazio di vero cuore.
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Dr. Decenzio Bonucchi Nefrologo 338 14
Nella mia esperienza di gravidanze a rischio il cortisonico non deve essere necessariamente sospeso, mentre gli inbitori del sistema renina-angiotensina vanno sospesi. L'altro elemento determinante è la collaborazione stretta fra ostetrico e nefrologo, il controllo stretto della pressione (110/60 è meglio di 130/80), il monitoraggio precoce di azoto e creatinina ma soprattutto di acido urico che devono calare dopo il concepimento. Dopo la 12 settimana consiglio sempre una profilassi con acido salicilico 100 mg al giorno, ma non tutti sono d'accordo.
Saluti, Decenzio Bonucchi
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Utente
Utente
In accordo col mio nefrologo ho iniziato la riduzione del cortisone. Grazie mille per il Suo parere.