Come sconfiggo la renella?
Salve sono una ragazza di 36 anni ... dopo aver avuto un dolore all addome sinistro in pratica sotto l ultima costola,che si prolungata verso lo stomaco e dietro ...mi sono recata in ospedale ... le analisi del sangue erano ok.. e dal ecografia e risultata renella al rene sinistro. .. mi hanno detto di bere molto. .. in effetti ho sempre bevuto poco... invece ora sto provvedendo. .. quello che volevo sapere in quanto tempo andrà via questa sabbiolina se continuo a bere? Ci sono alimenti da evitare? Chi mi aassicura che si tolga? Oppure ci sono medicinali da prendere?
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Gentile Signora,
quella che l'ecografia individua e fenericamente definisce come "renella" si riferise perlopiù alla presenza all'interno dei reni non tanto,di "sabbia" variamente e minacciosamente fluttuante, ma di piccole calcificazioni ben fisse alla superficie interna del rene. Queste non sono in grado di dare di per loro alcun disturbo, ma su queste - in soggetti predisposti - si possono accrescere calcoli veri e propri più o meno grandi, che nella loro naturale tendenza ad essere espulsi attraverso,le vie urinarie sono in grado di scatenare i ben noti disturbi. Olo la TAC è in gardo di caratterizzare con precisione la,situazione, ma questa viene effettuata soli in casi selezionati, per il carico di radiazioni che comporta.
Per venire al suo caso specifico, senz'altro l'idratazione assume una importanza fondamentale, mentre l'alimentazione ha un ruolo perlopiù secodario, fatte salve rare situazioni di eccessi (es. sale, cioccolato). Le consiglieremmo la lettura di questi nostri articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
Saluti
quella che l'ecografia individua e fenericamente definisce come "renella" si riferise perlopiù alla presenza all'interno dei reni non tanto,di "sabbia" variamente e minacciosamente fluttuante, ma di piccole calcificazioni ben fisse alla superficie interna del rene. Queste non sono in grado di dare di per loro alcun disturbo, ma su queste - in soggetti predisposti - si possono accrescere calcoli veri e propri più o meno grandi, che nella loro naturale tendenza ad essere espulsi attraverso,le vie urinarie sono in grado di scatenare i ben noti disturbi. Olo la TAC è in gardo di caratterizzare con precisione la,situazione, ma questa viene effettuata soli in casi selezionati, per il carico di radiazioni che comporta.
Per venire al suo caso specifico, senz'altro l'idratazione assume una importanza fondamentale, mentre l'alimentazione ha un ruolo perlopiù secodario, fatte salve rare situazioni di eccessi (es. sale, cioccolato). Le consiglieremmo la lettura di questi nostri articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per la sua gentile risposta. .. e allora mi chiedo se come dice lei la d'abbigliamento nn arreca disturbi come mai io ho avuto questo dolore al l'atto sinistro della dome che si irradiava verso il centro dello stomaco? E dovuto a una colica renale ? Anche la renella provoca coliche?
[#3]
Come abbiamo cercato di spiegarle, quello che viene descritto come "renella" non può causare coliche. Se questo accade, è dovuto all'espulsione (quantomeno ai tentativi) di un calcolo. Se il dolore è scomparso stabilmente, si può pensare di essersi liberati dell'ospite ... Ma sei i disturbi persistono è indispensabile una valutazione specialistica diretta, l'eventuale ripetizione dell'ecografia o l'esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto. A margine di tutto ciò, dobbiamo dire che non tutti i dolori al fianco debbono essere obbligatoriamente legati al rene. La diagnosi in genere è però piuttosto semplice in base a quanto si apprezza in una visita accurata. Spesso il rilievo di microcalcificazioni renali è del tutto occasionale.
[#7]
Utente
Dottore grazie Ancora per la risposta... in effetti i dolori più che altro fastidi sono ritornati all addome fianco sinistro alto sono ritornati dopo un due giorni di pausa.... ma la sabbiolina perché fa male? Quando si sposta? Forse bevendo tanto la sto espellere? Va bene se quando ho questi sintomi prendo un buscopan o spasmex? Saluti
[#8]
Gentile Signora,
se lei ci fa ancora queste domande, evidentemente non legge le nostre risposte! Ad esempio, rilegga quanto le abbiamo scritto sabato 24 alle 13:48. I farmaci più efficaci per contrastare il dolore renale sono gli anti-infiammatori puri e non gli antispastici come quelli cui lei fa riferimento. D'ogni modo, in caso di persistenza di disturbi intensi, l'attesa non ha alcuna utilità, mentre invece è indispensabile accertare una buona volta nel modo più opportuno. A questo proposito, le consigliamo la letturavdi questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Saluti
se lei ci fa ancora queste domande, evidentemente non legge le nostre risposte! Ad esempio, rilegga quanto le abbiamo scritto sabato 24 alle 13:48. I farmaci più efficaci per contrastare il dolore renale sono gli anti-infiammatori puri e non gli antispastici come quelli cui lei fa riferimento. D'ogni modo, in caso di persistenza di disturbi intensi, l'attesa non ha alcuna utilità, mentre invece è indispensabile accertare una buona volta nel modo più opportuno. A questo proposito, le consigliamo la letturavdi questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Saluti
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Vede Signora, noi siamo qui per fornire delle informazioni, possibilmente nel modo più chiaro possibile, non certo per fare delle diagnosi o (soprattutto) prescrivere dei farmaci, cosa che spetta rigorosamente solo a chi con lei intrattiene un rapporto diretto e conosce il suo caso in tutti i dettagli.
[#12]
Utente
Gentile dottore poc'anzi ho trovato riverso a terra della tazza del water credo trattasi di un piccolo calcolo credo di 3 mm... sono stata dal mio medico curante e anche lui mi ha detto di bere molto... ma a differenza sua mi ha detto di prendere spasmex. .. un altro medico anche mi ha detto di assumere. .. ora non so...io continuo ad avere un indolenzimento e non so cosa fare... vuol dire che ci sono altri da espellere? Quando passerà tutto ciò. .. saluti
[#13]
Come abbiamo ripetutamente scritto, era evidente che vi fosse nel suo caso uno (o più?) piccoli calcoli in transito e che questa fosse la causa dei suoi disturbi, quindi non la presenza della fantomatica "renella" ... Noi speriamo che presto sarà possibile, con l'aumento delle disponibilità tecnologiche, ma anche della "cultura" dei nostri Colleghi ... che in situazioni simili alla sua la causa del dolore sia sempre opportunamente ricercata e documentata, non lasciando quindi più spazio a dubbi quali quelli che ora lei ci esprime:
<<< vuol dire che ci sono altri da espellere?>>>
Se ha avuto la pazienza di leggere il nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
avrà capito a che cosa facciamo riferimento.
Che i farmaci più efficaci da utilizzare nel dolore renale siano gli anti-infiammatori puri (FANS) è stato ampiamente documentato in ampi studi scientifici. Il dolore renale non è causato da uno "spasmo" (come invece ad esempio accade nell'intestino), ma da un aumento di pressione all'interno del rene. I medicinali "antispastici" hanno pertanto una efficacia indiretta e parziale.
A questo punto diremmo sia lecito attendere alcuni giorni per valutare l'evoluzione. Molto probabilmente il peggio è passato, lo sgradito "ospite" è stato espulso e si andrà incontro ad una gradiale fase di stabilizzazione. Se invece il dolore tende a persistere, sarà opportuno ricorrere senza indugio ad ulteriori accertamenti.
<<< vuol dire che ci sono altri da espellere?>>>
Se ha avuto la pazienza di leggere il nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
avrà capito a che cosa facciamo riferimento.
Che i farmaci più efficaci da utilizzare nel dolore renale siano gli anti-infiammatori puri (FANS) è stato ampiamente documentato in ampi studi scientifici. Il dolore renale non è causato da uno "spasmo" (come invece ad esempio accade nell'intestino), ma da un aumento di pressione all'interno del rene. I medicinali "antispastici" hanno pertanto una efficacia indiretta e parziale.
A questo punto diremmo sia lecito attendere alcuni giorni per valutare l'evoluzione. Molto probabilmente il peggio è passato, lo sgradito "ospite" è stato espulso e si andrà incontro ad una gradiale fase di stabilizzazione. Se invece il dolore tende a persistere, sarà opportuno ricorrere senza indugio ad ulteriori accertamenti.
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E' abbastanza comune che dopo l'espulsione di un calcolo persista qualche modesto disturbo ancora per qualche tempo, generalmente in via di stabilizzazione nell'arco di alcune settimane. Se l'evoluzione non è però così favorevole, ovviamente si deve pensare che la situazione non sia ancora risolta e vada pertanto opportunamente indagata.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 44.1k visite dal 23/01/2015.
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