Possibile LES con GFR 51 cosa devo fare?

Buongiorno,

sono una donna di 37 anni, nell'estate 2016 (sei mesi dopo aver partorito il mio primo figlio) a seguito della comparsa di un eritema dopo esposizione solare, il dermatologo ha richiesto degli esami immunologici che presentavano una leggera presenza di ANA (80) anti-sm (12) e Anti SSA-Ro (33). Tutti gli altri valori erano nella norma (sangue e urine). Nessun medico, né il dermatologo né il medico di famiglia, ha voluto sbilanciarsi in una diagnosi, ho quindi continuato a sottopormi a controlli ogni sei-8 mesi. Nelle ultime analisi del 19/11/2018 gli ANA sono saliti a 160 e gli anti-sm a 25. Io avevo insistito col mio medico per farmi degli esami urgenti visto che avevo notato per alcuni giorni di fila che il colore delle urine era arancione. Gli esami delle urine sono tutti nella norma (non c'è presenza di proteine), il ph un po' acido (5). Il medico di famiglia mi ha consigliato di andare da un immunologo per approfondire le analisi sugli autoanticorpi. Oggi ho riguardato le mie analisi e ho approfondito il significato del valore GFR a cui corrisponde nel mio caso un valore pari a 51 (7 mesi fa era 63). Mi sono parecchio spaventata perché da ciò che ho potuto leggere un GFR a 51 è già di per sé un indicatore di un malfunzionamento renale (il valore della creatina 8 mesi fa era di 80 mol/L ora di 97). Mi chiedo perché, se così fosse, il mio medico di base non mi abbia subito indirizzata presso un nefrologo per accertamenti (vero è che quando gli avevo parlato della paura di un coinvolgimento renale lui mi aveva risposto che non dovevo preoccuparmi perché se ci fosse qualcosa ai reni avrei le urine marroni...) e chiedo a voi se reputate necessario che mi rechi con urgenza da uno specialista oppure se conviene aspettare la visita con l'immunologo e poi chiedere a lui come procedere.

Vi ringrazio molto per l'attenzione e colgo l'occasione per complimentarmi con tutti i medici attivi sul sito per il prezioso e generoso supporto che mettete a disposizione degli utenti.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Buonasera,
in base a quello che lei descrive, ritengo che sia opportuno che lei esegua con sollecitudine - ma senza alcuna ansia - una visita reumatologica, per pervenire a un inquadramento completo di alcune manifestazioni cliniche e di laboratorio piuttosto suggestive.
Il report del GFR può dare anche indicazioni fuorvianti; esso però è meritevole di approfondimenti sopra citati, dato il contesto clinico.
Non corrisponde del tutto alla verità l'asserzione che in assenza di urine rosse/marroni sia possibile escludere problemi ai reni. Un banale controllo dell'esame delle urine - per cominciare - sarebbe consigliabile.
Cordiali saluti

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

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dopo
Utente
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Egregio Dottor Mangione,

la ringrazio per la celere risposta. Come scritto sopra, gli esami delle urine sono stati fatti (peso specifico 1030, nessuna presenza di Leucociti, Nitriti; Proteine; Glucosio, Acetone, Urobilinogeno, Bilirubina, Sangue). Ho chiesto al mio medico di famiglia di mandarmi dal reumatologo, ma lui ritiene più opportuno mandarmi dall'immunologo (sto aspettando che venga fissato un appuntamento). Quello che mi premeva capire era come interpretare il dato GFR e sapere se, malgrado l'esame delle urine non abbia rilevato nulla di particolare, occorresse preoccuparsi e muoversi in tempi brevi per fare ulteriori accertamenti sullo stato dei reni.

Cordiali saluti