Esito rmn colonna vertebrale
Circa 25 anni fa iniziai a soffrire di problemi alla schiena, che mi causavano dolori in zona lombare e mi bloccavano (colpo della strega), talvolta dando luogo anche a sciatica.
All'epoca mi fecero fare una RMN da cui risultò un'ernia L4/L5 e una protrusione L3/L4.
Da allora, grazie a un esercizio fisico moderato costante, e forse anche grazie al fatto che ho imparato a conviverci, non mi capita quasi più di avere dolori forti.
Quando il dolore si presenta di solito bastano un paio di giorni di antiinfiammatorio (diclofenac) perché tutto passi.
Negli ultimi mesi ho iniziato ad avvertire, di quando in quando, dolori tipo "ossa rotte", specie di notte, come se avessi l'influenza.
Il medico, dopo aver escluso cose tipo mononucleosi o infezioni, ha ordinato una RMN il cui esito è copiato sotto per quanto riguarda il tratto cervicale e dorsale (è troppo lungo per copiarlo tutto), tutto il resto (lombare) è mi pare analogo a quel che vedete.
Il medico mi ha già fissato una visita con un neurochirurgo e con un fisiatra.
A voi chiedo: quanto è disastrosa la situazione?
è possibile rimediare o devo aspettarmi di rimanere invalido?
Devo dire che i sintomi sono molto limitati, al momento, e perfino "vaghi".
Aspetti degenerativo artrosici e protrusioni disco-osteofitosiche determinano un'iniziale riduzione d'ampiezza del canale spinale a livello cervicale, in particolare in C3-C4 e C5-C6; nei limiti le dimensioni del canale nei restanti livelli esaminati.
Nel tratto cervicale si apprezzano aspetti degenerativi cervico-artrosici con osteofitosi margino-somatica associati a iniziali aspetti degenerativi artrosici dei massicci articolari interapofisari, questi ultimi più accentuati nel tratto C3-C5 a sinistra.
In C3-C4 protrusione disco-osteofitosica a barra più accentuata a sinistra ove la componente disco-osteofitosica riduce nettamente l'ampiezza del forame non potendosi escludere una sofferenza radicolare; obliterato lo spazio liquorale perimidollare anteriore.
In C4-C5 l'ipertrofia e la degenerazione artrosica del massiccio articolare sinistro determina la riduzione d'ampiezza del forame di coniugazione omolaterale.
In C5-C6 protrusione disco-osteofitosica prevalentemente mediana che oblitera lo spazio liquorale perimidollare anteriore determinando una minima lieve impronta sul profilo del midollo spinale; in sede laterale le componenti disco-osteofitosiche riducono l'ampiezza dei forami di coniugazione rilievo un poco più accentuato a sinistra.
In C6-C7 protrusione discale ad ampio raggio con modesta impronta sullo spazio liquorale perimidollare anteriore; si associano componenti disco-osteofitosiche laterali che determinano iniziale riduzione d'ampiezza dei forami di coniugazione bilateralmente.
A livello del tratto dorsale non si apprezzano significative ernie o protrusioni discali.
Aspetti degenerativi dei dischi interposti, in particolare nel tratto D7-D11 ove si apprezzano piccole ernie intraspongiose.
All'epoca mi fecero fare una RMN da cui risultò un'ernia L4/L5 e una protrusione L3/L4.
Da allora, grazie a un esercizio fisico moderato costante, e forse anche grazie al fatto che ho imparato a conviverci, non mi capita quasi più di avere dolori forti.
Quando il dolore si presenta di solito bastano un paio di giorni di antiinfiammatorio (diclofenac) perché tutto passi.
Negli ultimi mesi ho iniziato ad avvertire, di quando in quando, dolori tipo "ossa rotte", specie di notte, come se avessi l'influenza.
Il medico, dopo aver escluso cose tipo mononucleosi o infezioni, ha ordinato una RMN il cui esito è copiato sotto per quanto riguarda il tratto cervicale e dorsale (è troppo lungo per copiarlo tutto), tutto il resto (lombare) è mi pare analogo a quel che vedete.
Il medico mi ha già fissato una visita con un neurochirurgo e con un fisiatra.
A voi chiedo: quanto è disastrosa la situazione?
è possibile rimediare o devo aspettarmi di rimanere invalido?
Devo dire che i sintomi sono molto limitati, al momento, e perfino "vaghi".
Aspetti degenerativo artrosici e protrusioni disco-osteofitosiche determinano un'iniziale riduzione d'ampiezza del canale spinale a livello cervicale, in particolare in C3-C4 e C5-C6; nei limiti le dimensioni del canale nei restanti livelli esaminati.
Nel tratto cervicale si apprezzano aspetti degenerativi cervico-artrosici con osteofitosi margino-somatica associati a iniziali aspetti degenerativi artrosici dei massicci articolari interapofisari, questi ultimi più accentuati nel tratto C3-C5 a sinistra.
In C3-C4 protrusione disco-osteofitosica a barra più accentuata a sinistra ove la componente disco-osteofitosica riduce nettamente l'ampiezza del forame non potendosi escludere una sofferenza radicolare; obliterato lo spazio liquorale perimidollare anteriore.
In C4-C5 l'ipertrofia e la degenerazione artrosica del massiccio articolare sinistro determina la riduzione d'ampiezza del forame di coniugazione omolaterale.
In C5-C6 protrusione disco-osteofitosica prevalentemente mediana che oblitera lo spazio liquorale perimidollare anteriore determinando una minima lieve impronta sul profilo del midollo spinale; in sede laterale le componenti disco-osteofitosiche riducono l'ampiezza dei forami di coniugazione rilievo un poco più accentuato a sinistra.
In C6-C7 protrusione discale ad ampio raggio con modesta impronta sullo spazio liquorale perimidollare anteriore; si associano componenti disco-osteofitosiche laterali che determinano iniziale riduzione d'ampiezza dei forami di coniugazione bilateralmente.
A livello del tratto dorsale non si apprezzano significative ernie o protrusioni discali.
Aspetti degenerativi dei dischi interposti, in particolare nel tratto D7-D11 ove si apprezzano piccole ernie intraspongiose.
[#1]
Se la RMN risale ad alcuni decenni fa, mi pare pressoché inutile che riporti il referto anche a livello L/S in considerazione della vetustà delle immagini. In questo caso sarebbe opportuna una nuova RMN L/S perché è a tale livello che dovrebbe nascondersi la causa dei Suoi disturbi.
Se, viceversa, la RMN L/S fosse molto più recente, trascriva il referto L/S.
Aggiunga anche come stava nel periodo in cui si sottopose a RMN.
Cordialità.
Se, viceversa, la RMN L/S fosse molto più recente, trascriva il referto L/S.
Aggiunga anche come stava nel periodo in cui si sottopose a RMN.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
No forse mi sono spiegato male. Quello che ho copiato è l'esito della RMN fatta adesso (quello di 25 anni fa non ce l'ho più).
RIporto qui il resto (la parte lombare):
Nel tratto lombare L2-S1 sono presenti protrusioni discali multiple che improntano il sacco durale e impegnano la porzione declive dei forami di coniugazione.
In L2-L3 la protrusione discale assume l'aspetto di focalita erniaria in sede intra-extraforaminale destra in probabile conflitto con il decorso della radice L2 omolaterale.
In L3-L4 la protrusione discale ad ampio raggio impronta il sacco durale prevalentemente in sede paraforaminale destra ove giunge a ridosso dell'emergenza della radice L4 destra non potendosi escludere una sofferenza radicolare; piu accentuato l'impegno declive del forame di coniugazione destro ove il profilo discale giunge a ridosso del decorso della radice L3 destra.
In L4-L5 accentuata protrusione discale ad ampio raggio che giunge a ridosso delle emergenze radicolari L5 bilateralmente, rilievo piu accentuato a sinistra ove non e del tutto escludibile una sofferenza della radice L5; piu evidente l'impegno declive del forame di coniugazione destro ove il profilo discale giunge a ridosso del decorso della radice L4 destra.
In L5-S1 protrusione discale piu accentuata in sede paraforaminale foraminale sinistra ove si apprezza anche piccola immagine fissurativa discale che impronta maggiormente il sacco durale e giunge a ridosso dell'emergenza radicolare S1 sinistra; In sede foraminale la protrusione discale giunge a ridosso del decorso della radice L5 sinistra.
Nel tratto dorsale L2-S1 sono piu accentuati gli aspetti degenerativi spondilo-artrosici con appuntimenti osteofitosici margino-somatici a cui si associa degenerazione artrosica ed ipertrofia dei massicci articolari interapofisari che determinano anche una minima iniziale riduzione d'ampiezza del canale spinale in L3-L4 ed L4-L5 in associazione ad ipertrofia dei legamenti gialli. Nel tratto L2-L5 sono maggiormente assottigliati e degenerati i dischi interposti con alterazioni su base degenerativa disco-artrosica dei piatti somatici contrapposti, in particolare in L2-L3 ed L4-L5.
RIporto qui il resto (la parte lombare):
Nel tratto lombare L2-S1 sono presenti protrusioni discali multiple che improntano il sacco durale e impegnano la porzione declive dei forami di coniugazione.
In L2-L3 la protrusione discale assume l'aspetto di focalita erniaria in sede intra-extraforaminale destra in probabile conflitto con il decorso della radice L2 omolaterale.
In L3-L4 la protrusione discale ad ampio raggio impronta il sacco durale prevalentemente in sede paraforaminale destra ove giunge a ridosso dell'emergenza della radice L4 destra non potendosi escludere una sofferenza radicolare; piu accentuato l'impegno declive del forame di coniugazione destro ove il profilo discale giunge a ridosso del decorso della radice L3 destra.
In L4-L5 accentuata protrusione discale ad ampio raggio che giunge a ridosso delle emergenze radicolari L5 bilateralmente, rilievo piu accentuato a sinistra ove non e del tutto escludibile una sofferenza della radice L5; piu evidente l'impegno declive del forame di coniugazione destro ove il profilo discale giunge a ridosso del decorso della radice L4 destra.
In L5-S1 protrusione discale piu accentuata in sede paraforaminale foraminale sinistra ove si apprezza anche piccola immagine fissurativa discale che impronta maggiormente il sacco durale e giunge a ridosso dell'emergenza radicolare S1 sinistra; In sede foraminale la protrusione discale giunge a ridosso del decorso della radice L5 sinistra.
Nel tratto dorsale L2-S1 sono piu accentuati gli aspetti degenerativi spondilo-artrosici con appuntimenti osteofitosici margino-somatici a cui si associa degenerazione artrosica ed ipertrofia dei massicci articolari interapofisari che determinano anche una minima iniziale riduzione d'ampiezza del canale spinale in L3-L4 ed L4-L5 in associazione ad ipertrofia dei legamenti gialli. Nel tratto L2-L5 sono maggiormente assottigliati e degenerati i dischi interposti con alterazioni su base degenerativa disco-artrosica dei piatti somatici contrapposti, in particolare in L2-L3 ed L4-L5.
[#3]
Non mi pare una situazione catastrofica.
Presumibilmente, Lei potrebbe risolvere un problema lombare sottoponendosi ad una infiltrazione selettiva con farmaco antireattivo (personalmente adopero cortisone, in dose e miscela adeguata alla situazione) della radice nervosa che alla visita risulterà essere sede della zona trigger per i disturbi.
Cordialità
Presumibilmente, Lei potrebbe risolvere un problema lombare sottoponendosi ad una infiltrazione selettiva con farmaco antireattivo (personalmente adopero cortisone, in dose e miscela adeguata alla situazione) della radice nervosa che alla visita risulterà essere sede della zona trigger per i disturbi.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 724 visite dal 02/07/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.