Cisti radicolare trattata ma persistenza di componente parietale calcifica che comprime radice s1

Dopo dolore dal gluteo fino al polpaccio sx persistente ho eseguito RM e Tac dove è stata riscontrata la presenza di cisti sinoviale di 7x8 mm a carico della zigoapofisaria l4 l5 con effetto massa sulle radici di sx di l5 s1.

Trattata con ozono, 2 peridurali senza beneficio.
Ho eseguito di nuovo tac: nota cisti radicolare trattata ma con persistenza di componente parietale calcifica che comprime la radice di s1.
Sto assumendo cortisone per sopportare il dolore in attesa di visita neurochirurgica in cui porterò in visione la nuova tac.
Ci sarà da intervenire chirurgicamente?
Nel caso cone viene effettuato l' intervento?
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 197 9
Il fatto che il paziente abbia un dolore in corrispondenza del gluteo mi induce pensare che possa essere affetto da una sindrome sacroiliaca, anche perché condizione dolorosa estremamente frequente anche se ancora, purtroppo, misconosciuta molto spesso.
In questo caso il reperto agli esami morfologici potrebbe essere considerato occasionale (ovvero da non riferire al motivo per il quale il paziente è stato sottoposto a quel determinato esame).
Qualunque immagine visibile alla TC o alla RMN va contestualizzata clinicamente altrimenti si corre il rischio di intervenire chirurgicamente su un esame e non su un paziente.
Riguardo alla "componente parietale calcifica di cisti radicolare comprimente una radice" rilevo che la cisti radicolare e la cisti sinoviale sono due cose completamente diverse.
Per esprimere un parere è necessario valutare il caso clinico oltre che le immagini.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind

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Grazie per la sua risposta Dottore.
Ho omesso di essere una paziente con mieloma multiplo che ha compromesso il mio bacino compromettendo anche la deambulazione. Nonostante le terapie e il trapianto il dolore sacro iliaco è sempre presente, ho anche una pompa intratecale di morfina, cje nulla ha potuto su questo nuovo dolore anche alla gamba, per cui ho ripetuto rm e tac esami.
Dalla Rm e poi prima tac si parla di cisti sinoviale. Nella seconda tac effettuata dopo il trattamento con l' ozono e la peridurale, cita cisti radicolare.. ossia? Sono confusa , ho molto dolore.
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 197 9
È molto verosimile che il suo dolore sia una sindrome sacroiliaca.
È una delle affezioni dolorose più frequenti e, proprio per questo, può essere presente anche (perché no?) in un paziente con un mieloma (o qualsiasi altro problema).
Un dolore del bacino spesso non ha nessun corrispettivo morfologico (ovvero non c'è un esame che sicuramente lo dimostri).
Dal momento che la sindrome sacroiliaca può giovarsi di un intervento mininvasivo, nel caso non risponda ad altre cure, un paziente con una condizione di questo genere va valutato clinicamente in quest'ottica.

Pier Francesco Eugeni, MD
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La ringrazio Dottore per il suo consulto. Ma non avrei dovuto trarre almeno un po' di beneficio con le peridurali eseguite?
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 197 9
Non saprei dirle. Non sempre una determinata cura dà gli effetti che chi la pratica ritiene verosimili e chi la riceve desidera e si aspetta che ci siano.
Il fatto che possa, la sua, essere una sindrome sacroiliaca è una mia congettura che va confermata clinicamente.
Nel caso sia, la sua, una sindrome sacroiliaca una peridurale antalgica, a mio avviso potrebbe non essere il trattamento che farei. Questo, però, è quello che penso io.
La medicina non ha nulla di scientifico, nell'accezione che aveva dato Cartesio a questa parola.
Per questo motivo il processo che parte dalla diagnosi e arriva alla attuazione della terapia, passando per la decisione su quale terapia sia da adottare, in questi tre "gradini" si presta ad interpretazioni che dipendono dalla esperienza e dalla formazione di ciascun medico.
Su uno stesso quadro clinico i pareri di tre medici possono essere tre pareri diversi e, per quanto le possa sembrare strano, possono essere anche tutti e tre giusti.
Non vorrei confonderla con queste argomentazioni metodologiche o, anche, epistemologiche, ma, come le ripeto, sto parlando di qualcosa che conosco solo marginalmente.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
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