Ernia l5-s1: mi è rimasto solo l’intervento

Buongiorno Dottori,
Ho 23 anni, pratico tennis.
Circa 3 anni fa ho iniziato ad avere un forte dolore costante alla fine della colonna lombare, preoccupato eseguo una RM che evidenzia un’ernia L5-S1 mediana paramediana bilaterale - normale ampiezza del cono ed epicono midollare - rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare - deviazione scoliotica dell’asse vertebrale.

Non lamento alcun dolore da interessamento radicolare e la mia sintomatologia è limitata ad un dolore ben localizzato e costante tra le sue spine iliache, proprio dove c’è il disco erniato.

Il dolore è trafittivo e peggiora molto stando in piedi, e per questo motivo la qualità della mia vita a soli 23 anni si è ridotta ai minimi termini.

Amo fare attività sportiva anche se purtroppo questa maledetta patologia non me lo consente.
Ho provato nuoto dorso senza alcun miglioramento e così 2 volte a settimana vado in sala pesi usando letteralmente gli stessi carichi che utilizzerebbe un bambino di 7 anni ed ovviamente in esercizi che non sovraccaricano troppo la colonna, e a fine allenamento sempre esercizi di scarico e rinforzo addominale.


Il dolore è il sintomo principale, per non dire l’unico, ma è molto invalidante soprattutto mentalmente, perché so che se esco fuori casa e sto anche 20 minuti in piedi il dolore diventa così forte da portare la mia attenzione solo su quello.
Inoltre diventa insopportabile quando per qualche motivo devo estendere la colonna, o mandare il bacino in avanti.


Circa 1-2 volte a settimana gioco a tennis con mio padre, a ritmi molto blandi e in questo non trovo particolare difficoltà, ma ho solo 23 anni e inevitabilmente la situazione è destinata a peggiorare quindi prima o poi non riuscirò a fare neanche questo.


Dottori credetemi sono sconsolato, a 23 anni mi ritrovo a vivere come una persona di 90.
Non c’è nulla che migliori la situazione nel lungo periodo e vista la mia giovane età è sicuramente destinata a peggiorare.
Sto seriamente valutando la possibilità di operarmi chirurgicamente, come ultima spiaggia spero ci sia qualcuno che riesca a farmi tornare a vivere.
Grazie e prego per un vostro riscontro.
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Bisognerebbe quanto meno vedere le immagini della risonanza e valutare l'impatto fra una radice nervosa e la protrusione in atto.
Può essere che vi sia una corrispondenza fra immagini e disturbo clinico. In questo caso, prima di pensare ad un trattamento invasivo, La tratterei ancora conservativamente con infiltrazioni con farmaco antireattivo sulla radice nervosa interessata.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Egregio Dottore, la ringrazio per la risposta, ma mi scuso subito per non averla capita. Io non ho sintomi da interessamento di una radice nervosa, in questo caso S1 suppongo il sintomo che lamento è esclusivamente un dolore costante e trafittivo localizzato precisamente a livello del disco degenerato ed erniato, e in nessun’altra sede. Non dovrei avere anche sintomi lungo il territorio di innervazione di S1?
Forse lei intende che qualora dalla RM emerga che il dolore sia causato dal contatto sulla radice nervosa, potrei trattarla con farmaco antireattivo?
Cordialità
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Non necessariamente.
Il ligamento longitudinale posteriore è innervato e di solito l'esclusivo dolore lombare nasce da questa innervazione che a sua volta può derivare dal ramo ricorrente della radice.
Clinicamente si cerca il punto trigger e lì si individua la radice nervosa causa della sofferenza soggettiva.

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Buonasera dottore, e grazie ancora per la disponibilità.
Quindi che iter mi consiglia? Dovrei prenotare una visita neurochirurgica per far visionare le immagini della RM e vedere se c’è questa corrispondenza di cui parla?
Nel mentre, posso continuare a praticare tennis se mentre gioco non ho dolore o c’è il rischio che faccia progredire l’ernia e, vista la localizzazione, rischierei venga coinvolta la cauda? Spero di non essere troppo paranoico dottore, ma come sicuramente saprà meglio di me, talvolta convivere con un’ernia del disco è complicato specialmente in giovane età per la paura di non poter letteralmente più fare niente.
Cordialità
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
In una eventuale visita si visualizzerebbero le immagini della RMN e si verrebbe anche visitati.
Veda Lei cosa vuol fare, ma cerchi di non praticare il tennis per i movimenti inidonei eseguiti con la colonna vertebrale.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Egregio dottore,
la visita l’ho già eseguita a gennaio e ne sono uscito abbastanza scosso. Il neurochirurgo in questione mi ha spiegato che l’ernia del disco è una patologia che non si può curare, che ormai non si opera più perché (parole sue) recidivano tutte, e che oltre il nuoto dorso e le passeggiate non posso fare alcuna attività sportiva, né palestra, né correre, né stare in piedi per più di un’ora. A 23 anni, so bene che esistono patologie più gravi, ma onestamente è stato un trauma.
Come posso fare per farle visionare le immagini della mia RM, con un’eventuale visita a distanza?
C’è la possibilità secondo lei che con la terapia da lei consigliata posso tornare a non avere dolore costante, o sono francamente destinato ad averlo a vita?
Ancora grazie, dottore Della Corte.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Il Collega mi sembra un po' catastrofista.
Non è vero che non si operano più e non è vero che recidivano tutte.
Non ho mai praticato visite a distanza e, conseguentemente, non Le saprei dire.
Personalmente, credo di avere risolti numerosi casi "rognosi" sia con un trattamento infiltrativo sia, quando non fosse stato sufficiente, con un'asportazione chirurgica del disco degenerato etc... con tecnica mininvasiva (in anestesia locale e blanda sedazione: sedo-analgesia).
Se ha piacere, legga, nella mia pagina personale di questo stesso sito, gli articoli scientifici/divulgativi che ho scritto sull'argomento.
Non si lasci abbattere e sia positivo.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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Buonasera Dottore Della Corte,
La ringrazio anzitutto per l’incoraggiamento. Dal giorno del consulto ho ripreso a fare ogni giorno il programma di esercizi specifico (respirazione diaframmatica, rinforzo del core, ponti, ecc.) e sto applicando 2 volte al giorno voltaren gel 2%, e il dolore si è ridotto tantissimo. Ovviamente essendo un FANS, seppur per via topica, non deve essere assunto troppo a lungo suppongo per quanto tempo posso prenderlo per evitare effetti collaterali legati al metabolismo del farmaco?
La ringrazio ancora per la disponibilità
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Per questa particolarità senta il Suo Medico di Base che conosce il Suo stato di salute generale.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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