Lombosciatalgia
Buongiorno, ringraziando anticipatamente chiedo parere sulla RM l/s effettuata da mio marito (61 anni normopeso) x lombosciatalgia dx in territorio di L5 con difficoltà alla deambulazione.
Questa RM gli era stata prescritta circa un mese fa dal medico di PS dove lo avevo portato a causa di fortissimi dolori alla gamba dx.
I dolori (che si spostano ora alla coscia, ora al ginocchio, polpaccio, piede) erano cominciati oltre un mese prima ma non erano mai arrivati a questa intensità.
L'esame in PS ha dato lasegue positivo a destra a 45, non deficit stenosi sensitivi a carico degli AAII, riflessi patellari e calcaneari ipoelicitabili bilateralmente.
La terapia consigliata è stata: Varcodes cp 1 volta al giorno x 6 giorni poi metà x altri 6 giorni poi stop, dicloreum 150 x 7 giorni e gastroprotettore.
Successivamente a queste cure gli è stato detto, da un ortopedico (che ha detto "anche libere, Wassermann -) di proseguire con Assonal bustine x 1 mese, massaggi con dolaut spray 4%, paracetamolo 1 g.
Ora ha fatto RM della quale abbiamo da poco ritirato esito che trascrivo x intero sperando che ci possiate dare qualche indicazione su quale sarà il percorso da affrontare (chirurgico o conservativo) in attesa di una visita ortopedica di controllo x la quale purtroppo dovremo ancora attendere una ventina di giorni.
Preciso che mio marito, a causa dei dolori, ha ripreso col cortisone e dicloreum perché solo con tachipirina, non sempre riesce a tenere a bada il dolore (che si presenta non sempredella stessa intensità).
RM l/s: "Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare.
Modificazioni involutive delle unità disco-somatiche consistenti in disidratazione del nucleo polposo, riduzione dello spessore discale, prevalente in l5-s1, ed osteofitosi margino-somatica anteriore.
Ipertrofia delle articolazioni interapofisarie posteriori, con rilievo più evidente in l4-l5.
Il canale vertebrale nel tratto compreso tra l3 e s1 si è ridotto in ampiezza per la marcata ipertrofia osteolegamentosa interapofisaria postero-laterale, cui consegue anche una riduzione dei recessi laterali.
In l5-s1 antero-listesi di I grado, con pseudo-circonferenziale protrusione discale che determina impegno intraforaminale sulle corrispettive radici emergenti con stenosi dei forami di coniugazione.
In l4-l5, circonferenziale protrusione discale che determina impegno intraforaminale sulle corrispettive radici emergenti, con rilievo molto più evidente a destra, con stenosi foraminale serrata della corrispettiva radice emergente.
In l3-l4, voluminosa protrusione discale erniaria a consistenza in parte molle in sede paramediana destra, espulsa e migrata caudalmente a impegnare il recesso epidurale del corpo vertebrale di l4, determinando marcata impronta sulla superficie antero-laterale destra, impegnando l'origine della radice di l4.
Attendiamo fiduciosi una risposta che ci aiuti a capire meglio questo referto.
Questa RM gli era stata prescritta circa un mese fa dal medico di PS dove lo avevo portato a causa di fortissimi dolori alla gamba dx.
I dolori (che si spostano ora alla coscia, ora al ginocchio, polpaccio, piede) erano cominciati oltre un mese prima ma non erano mai arrivati a questa intensità.
L'esame in PS ha dato lasegue positivo a destra a 45, non deficit stenosi sensitivi a carico degli AAII, riflessi patellari e calcaneari ipoelicitabili bilateralmente.
La terapia consigliata è stata: Varcodes cp 1 volta al giorno x 6 giorni poi metà x altri 6 giorni poi stop, dicloreum 150 x 7 giorni e gastroprotettore.
Successivamente a queste cure gli è stato detto, da un ortopedico (che ha detto "anche libere, Wassermann -) di proseguire con Assonal bustine x 1 mese, massaggi con dolaut spray 4%, paracetamolo 1 g.
Ora ha fatto RM della quale abbiamo da poco ritirato esito che trascrivo x intero sperando che ci possiate dare qualche indicazione su quale sarà il percorso da affrontare (chirurgico o conservativo) in attesa di una visita ortopedica di controllo x la quale purtroppo dovremo ancora attendere una ventina di giorni.
Preciso che mio marito, a causa dei dolori, ha ripreso col cortisone e dicloreum perché solo con tachipirina, non sempre riesce a tenere a bada il dolore (che si presenta non sempredella stessa intensità).
RM l/s: "Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare.
Modificazioni involutive delle unità disco-somatiche consistenti in disidratazione del nucleo polposo, riduzione dello spessore discale, prevalente in l5-s1, ed osteofitosi margino-somatica anteriore.
Ipertrofia delle articolazioni interapofisarie posteriori, con rilievo più evidente in l4-l5.
Il canale vertebrale nel tratto compreso tra l3 e s1 si è ridotto in ampiezza per la marcata ipertrofia osteolegamentosa interapofisaria postero-laterale, cui consegue anche una riduzione dei recessi laterali.
In l5-s1 antero-listesi di I grado, con pseudo-circonferenziale protrusione discale che determina impegno intraforaminale sulle corrispettive radici emergenti con stenosi dei forami di coniugazione.
In l4-l5, circonferenziale protrusione discale che determina impegno intraforaminale sulle corrispettive radici emergenti, con rilievo molto più evidente a destra, con stenosi foraminale serrata della corrispettiva radice emergente.
In l3-l4, voluminosa protrusione discale erniaria a consistenza in parte molle in sede paramediana destra, espulsa e migrata caudalmente a impegnare il recesso epidurale del corpo vertebrale di l4, determinando marcata impronta sulla superficie antero-laterale destra, impegnando l'origine della radice di l4.
Attendiamo fiduciosi una risposta che ci aiuti a capire meglio questo referto.
Direi che è la compressione L3-L4 che è causa dei disturbi e presumibilmente andrà operata-
In parole povere bisognerà fare un trattamento chirurgico in anestesia locale con blanda sedazione (sedo-analgesia) di asportazione della compressione in atto con tecnica mininvasiva (NON microchirurgica che fra altro ha luogo in anestesia generale con intubazione intratracheale).
In prima battuta, e per cercare di alleviare i dolori in attesa dell'intervento, si potrebbe eseguire una infiltrazione con farmaco antireattivo a ridosso della radice nervosa maggiormente interessata.
Cordialità.
In parole povere bisognerà fare un trattamento chirurgico in anestesia locale con blanda sedazione (sedo-analgesia) di asportazione della compressione in atto con tecnica mininvasiva (NON microchirurgica che fra altro ha luogo in anestesia generale con intubazione intratracheale).
In prima battuta, e per cercare di alleviare i dolori in attesa dell'intervento, si potrebbe eseguire una infiltrazione con farmaco antireattivo a ridosso della radice nervosa maggiormente interessata.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 371 visite dal 24/06/2025.
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