Ernia del disco lombare S1 L5, operarsi o no?
Buonasera,
Scrivo la presente per ricevere un giudizio/parere riguardo la mia situazione:
Nel novembre del 2023, in seguito a uno sforzo in palestra mentre facevo uno squat ho rimediato un ernia, che nei giorni successivi mi ha lasciato con la schiena bloccata, per poi assopirsi per un mese circa senza alcun fastidio.
Dopo un paio di mesi quindi a gennaio decido di fare una RM lombosacrale perché alcuni piccoli sintomi come leggeri formicolii e dolori alla sciatica dx mi stavano dando fastidi.
La RM di seguito dice:
Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare.
Lieve retrolistesi di L5 su S1.
Non altre alterazioni morfostrutturali ossee.
Nei limiti le dimensioni del canale rachideo.
Il disco intersomatico L5-S1 appare degenerato, disidratato, e ridotto di spessore e presenta una formazione erniaria mediana e paramediana bilaterale che impronta discretamente il sacco durale con reperti lievemente più accentuati a sinistra.
Regolari i restanti profili posteriori dei dischi in esame.
Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda equina.
Decido quindi di farmi visitare da un Neurochirurgo, che mi suggerisce di effettuare una cura a base di infiltrazioni di cortisone da 4mg e poi 2mg per 2 settimane andando a scalare.
Effettivamente con il riposo e la cura riesco a stare molto meglio, e iniziando anche un percorso riabilitativo in fisioterapia riesco a guarire del tutto. Purtroppo però a inizio mese di maggio dell'anno corrente (2 anni e mezzo dopo) improvvisamente inizia a farmi male prima la schiena in zona lombare e poi la sciatica sx (gamba opposta alla precedente) me ne accorgo di ritorno da un viaggio in aereo, dove sono stato seduto almeno 5 ore con grosse difficoltà a stare seduto. I sintomi sono: forte infiammazione del tendine di achille sx, infiammazione del polpaccio sx, e infiammazione lungo il quadricipite, in pratica tutto il nervo sciatico sx. Il primo mese è stato complicato, difficoltà a camminare normale, durante la notte l'infiammazione era più forte, mi svegliava e stavo male a stare seduto.
Sono stato decisamente meglio con 6 punture di diclofenac 75mg/3ml, una volta sospeso però sono tornato a stare male, allora il medico di base mi ha prescritto una cura di infiltrazioni di cortisone da 4mg per 9 giorni, sono andato a migliorare ma mi sono aiutato con antidolorifici lungo tutto il trattamento.
Decido quindi di recarmi da un neurochirurgo della mutua, che mi visita esattamente 2 mesi dai primi sintomi, mi suggerisce di non operarmi, in quanto secondo lui le ernie spesso si disidratano e si riducono di volume, mi ha quindi prescritto una cura più decisa, composta da soldesam 64 gocce per 7g poi 32gocce per 7g e in fine 16 gocce per 7g, inoltre per i primi 5 giorni della cura mi ha prescritto dicloreum 150mg uso orale, finiti questi 5 giorni per i successivi 15g Arcoxia 90mg una volta al giorno, il tutto con gastroprotettore da 40mg.
I sintomi sono migliorati notevolmente, cammino bene, e solo la mattina appena alzato sono infiammato, se cammino e mi muovo sto decisamente meglio, mi abbasso senza problemi e la notte dormo senza fastidi.
Precedentemente alla visita il 20 giugno ho eseguito un Rm lombo:
Manifestazioni discodegenerative in sede L5 S1 con evidenza di protusione ad ampio raggio cui si associa componente erniaria espulsa intraforaminale sinistra, determinante discreta compressione durale estesa alla radice, e il reperto è incrementato rispetto al precedente portato in visone (rm2023).
Nel frattempo ho una visita privata da un altro neurochirurgo, che guardando il dischetto sentenzia che mi debba operare, perché secondo la sua opinione una volta finita la cura i fastidi torneranno a farsi sentire, mi visita per la forza nelle gambe e dei riflessi, che sono tutti normali.
Sono quindi combattuto, perchè sto meglio anche se con leggeri fastidi infiammatori ma sono preoccupato da queste ultime parole, chiedo quindi se sia necessario provare eventualmente delle sedute di Ozonoterapia e di conlcudere la terapia data dal primo neurochirugo (sono alla seconda sett) o di pensare a un intervento chirurgico dopo l'estate, ho un viaggio prenotato da mesi in Giappone, spero di poter stare bene..
Ringrazio della cortese attenzione.
Scrivo la presente per ricevere un giudizio/parere riguardo la mia situazione:
Nel novembre del 2023, in seguito a uno sforzo in palestra mentre facevo uno squat ho rimediato un ernia, che nei giorni successivi mi ha lasciato con la schiena bloccata, per poi assopirsi per un mese circa senza alcun fastidio.
Dopo un paio di mesi quindi a gennaio decido di fare una RM lombosacrale perché alcuni piccoli sintomi come leggeri formicolii e dolori alla sciatica dx mi stavano dando fastidi.
La RM di seguito dice:
Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare.
Lieve retrolistesi di L5 su S1.
Non altre alterazioni morfostrutturali ossee.
Nei limiti le dimensioni del canale rachideo.
Il disco intersomatico L5-S1 appare degenerato, disidratato, e ridotto di spessore e presenta una formazione erniaria mediana e paramediana bilaterale che impronta discretamente il sacco durale con reperti lievemente più accentuati a sinistra.
Regolari i restanti profili posteriori dei dischi in esame.
Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda equina.
Decido quindi di farmi visitare da un Neurochirurgo, che mi suggerisce di effettuare una cura a base di infiltrazioni di cortisone da 4mg e poi 2mg per 2 settimane andando a scalare.
Effettivamente con il riposo e la cura riesco a stare molto meglio, e iniziando anche un percorso riabilitativo in fisioterapia riesco a guarire del tutto. Purtroppo però a inizio mese di maggio dell'anno corrente (2 anni e mezzo dopo) improvvisamente inizia a farmi male prima la schiena in zona lombare e poi la sciatica sx (gamba opposta alla precedente) me ne accorgo di ritorno da un viaggio in aereo, dove sono stato seduto almeno 5 ore con grosse difficoltà a stare seduto. I sintomi sono: forte infiammazione del tendine di achille sx, infiammazione del polpaccio sx, e infiammazione lungo il quadricipite, in pratica tutto il nervo sciatico sx. Il primo mese è stato complicato, difficoltà a camminare normale, durante la notte l'infiammazione era più forte, mi svegliava e stavo male a stare seduto.
Sono stato decisamente meglio con 6 punture di diclofenac 75mg/3ml, una volta sospeso però sono tornato a stare male, allora il medico di base mi ha prescritto una cura di infiltrazioni di cortisone da 4mg per 9 giorni, sono andato a migliorare ma mi sono aiutato con antidolorifici lungo tutto il trattamento.
Decido quindi di recarmi da un neurochirurgo della mutua, che mi visita esattamente 2 mesi dai primi sintomi, mi suggerisce di non operarmi, in quanto secondo lui le ernie spesso si disidratano e si riducono di volume, mi ha quindi prescritto una cura più decisa, composta da soldesam 64 gocce per 7g poi 32gocce per 7g e in fine 16 gocce per 7g, inoltre per i primi 5 giorni della cura mi ha prescritto dicloreum 150mg uso orale, finiti questi 5 giorni per i successivi 15g Arcoxia 90mg una volta al giorno, il tutto con gastroprotettore da 40mg.
I sintomi sono migliorati notevolmente, cammino bene, e solo la mattina appena alzato sono infiammato, se cammino e mi muovo sto decisamente meglio, mi abbasso senza problemi e la notte dormo senza fastidi.
Precedentemente alla visita il 20 giugno ho eseguito un Rm lombo:
Manifestazioni discodegenerative in sede L5 S1 con evidenza di protusione ad ampio raggio cui si associa componente erniaria espulsa intraforaminale sinistra, determinante discreta compressione durale estesa alla radice, e il reperto è incrementato rispetto al precedente portato in visone (rm2023).
Nel frattempo ho una visita privata da un altro neurochirurgo, che guardando il dischetto sentenzia che mi debba operare, perché secondo la sua opinione una volta finita la cura i fastidi torneranno a farsi sentire, mi visita per la forza nelle gambe e dei riflessi, che sono tutti normali.
Sono quindi combattuto, perchè sto meglio anche se con leggeri fastidi infiammatori ma sono preoccupato da queste ultime parole, chiedo quindi se sia necessario provare eventualmente delle sedute di Ozonoterapia e di conlcudere la terapia data dal primo neurochirugo (sono alla seconda sett) o di pensare a un intervento chirurgico dopo l'estate, ho un viaggio prenotato da mesi in Giappone, spero di poter stare bene..
Ringrazio della cortese attenzione.
E' una domanda un po' arrischiata, nel senso che richiede una risposta ancor più arrischiata.
Al momento Lei sta bene, soprattutto non ha disturbi motori e, quindi, si potrebbe aspettare (lasci perdere l'ozono o altre cose simili che lasciano il tempo che trovano, se addirittura non diventano aggravanti in una situazione già delicata di suo).
Fare un viaggio fino in Giappone (molte ore di volo, spazi ristretti a bordo...) potrebbe inficiare il benessere appena raggiunto ed allora si troverebbe in ambiente straniero con maggiori difficoltà a decidere sul da farsi.
Quindi, per prima cosa, cercherei di posticipare il viaggio programmato.
Poi, cercherei di decomprimere la radice nervosa interessata con un intervento eseguito con tecnica mininvasiva (in anestesia locale con blanda sedazione) e, dopo una quidicina di giorni e dopo aver fatto il controllo post-operatorio, partire più tranquillamente.
Una diversa tecnica, tipo tecnica micro-chirurgica e forzatamente in anestesia generale, La esporrebbe a maggiori incertezze nel post-operatorio specie per il viaggio di andata e, necessariamente, anche di ritorno.
Cordialità.
Al momento Lei sta bene, soprattutto non ha disturbi motori e, quindi, si potrebbe aspettare (lasci perdere l'ozono o altre cose simili che lasciano il tempo che trovano, se addirittura non diventano aggravanti in una situazione già delicata di suo).
Fare un viaggio fino in Giappone (molte ore di volo, spazi ristretti a bordo...) potrebbe inficiare il benessere appena raggiunto ed allora si troverebbe in ambiente straniero con maggiori difficoltà a decidere sul da farsi.
Quindi, per prima cosa, cercherei di posticipare il viaggio programmato.
Poi, cercherei di decomprimere la radice nervosa interessata con un intervento eseguito con tecnica mininvasiva (in anestesia locale con blanda sedazione) e, dopo una quidicina di giorni e dopo aver fatto il controllo post-operatorio, partire più tranquillamente.
Una diversa tecnica, tipo tecnica micro-chirurgica e forzatamente in anestesia generale, La esporrebbe a maggiori incertezze nel post-operatorio specie per il viaggio di andata e, necessariamente, anche di ritorno.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Utente
Grazie dottore per la cortese risposta,
Purtroppo non posso rimandare il viaggio, ormai è tutto pagato e prenotato, mi trovo quindi costretto a dover partire nel miglior modo possibile.
Ecco perché avrei deciso vista la situazione di miglioramento generale di provare l'ozonoterapia (che sembra avere dei riscontri positivi), per cercare di migliorare la situazione fino alla partenza.
L'operazione è quindi obbligatoria? mi spiego meglio: se i sintomi dovessero scomparire tra un mese, iniziando chiaramente un percorso riabilitativo per rinforzare schiena e muscoli lombari, mi troverei costretto comunque a operarmi? dato che i sintomi sono lievi e non invalidanti?
Nel frattempo sto prenotando un elettromiografia per la gamba interessata dalla leggera infiammazione restante, chiaramente il tutto mentre mi trovo a gli inizi della seconda settimana di cura cortisonica e di arcoxia 90mg.
Resto a disposizione per altri chiarimenti, e se necessario posso inviare immagini RM.
grazie per la cortese attenzione
Purtroppo non posso rimandare il viaggio, ormai è tutto pagato e prenotato, mi trovo quindi costretto a dover partire nel miglior modo possibile.
Ecco perché avrei deciso vista la situazione di miglioramento generale di provare l'ozonoterapia (che sembra avere dei riscontri positivi), per cercare di migliorare la situazione fino alla partenza.
L'operazione è quindi obbligatoria? mi spiego meglio: se i sintomi dovessero scomparire tra un mese, iniziando chiaramente un percorso riabilitativo per rinforzare schiena e muscoli lombari, mi troverei costretto comunque a operarmi? dato che i sintomi sono lievi e non invalidanti?
Nel frattempo sto prenotando un elettromiografia per la gamba interessata dalla leggera infiammazione restante, chiaramente il tutto mentre mi trovo a gli inizi della seconda settimana di cura cortisonica e di arcoxia 90mg.
Resto a disposizione per altri chiarimenti, e se necessario posso inviare immagini RM.
grazie per la cortese attenzione
Grazie di avere apprezzato.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 869 visite dal 10/07/2025.
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