Ernia del disco: midollo trattamento protrusione radicolare

Sono diabetica da 30 anni e mi è stata riscontrata da R.M. “in corrispondenza di L4-L5 una protrusione-ernia discale centro laterale destra che impronta la superficie ventrale del sacco durale e la tasca radicolare, con impegno del canale di coniugazione corrispondente; il disco protruso raggiunge anche la tasca radicolare di sinistra, con più modesto effetto compressivo.
In corrispondenza di L5-S1 si evidenzia protrusione circonferenziale con piccolo frammento erniato centrale che si incunea tra le corrispondenti tasche radicolari con modesto effetto compressivo, raggiungendo la superficie ventrale del culdisacco. Normali i diametri del canale lombosacrale. Normale il tratto esplorato del midollo spinale e la cauda.”
Ho iniziato ad avere i primi dolori di sciatalgia ai primi di settembre, il mio medico di famiglia mi ha prescritto il Patrol che ho preso per una decina di giorni senza un significativo miglioramento dal momento che, appena smetteva l’effetto della pastiglia, i sintomi tornavano. Quindi sono passata al dicloreum in supposte e muscoril in crema per circa una settimana, ma i dolori anziché migliorare peggioravano e così sono passata al dicloreum+muscoril intramuscolo fintanto che ho fatto la RM ai primi d’ottobre. Mi è stato indicato di continuare la terapia con lieve ginnastica da stretching per la schiena. Il 18 mi sono bloccata dal dolore. Ho iniziato a prendere il cortisone ma, a causa delle glicemie molto elevate+acetone nonostante l’aumento considerevole dell’insulina, il trattamento l’ho continuato per sei giorni. Da allora prendo il co-efferalgan tre volte al giorno, qualche volta riesco a prenderne solo due.
Vorrei un Vostro parere: è il caso di operare o vi sono altre alternative,considerando anche il mio stato di salute? Che cosa mi consigliereste?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Sig.ra,

se i suoi sintomi sono quelli di una lombosciatalgia destra che resiste al trattamento antidolorifico e perdura da varie settimane, il miglior trattamento è la rimozione microchirurgica dell'ernia.
Le complicanze chirurgiche sono molto basse ed i risultati generalmente buoni.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
gentile Dr. Perrini,
la ringrazio per la sua celere risposta. Dal momento che l'intervento mi preoccupa vorrei farle un'ultima domanda: quali possono essere le complicanze? c'è il rischio di lesionare il nervo?
grazie ancora, cordiali saluti
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Le complicanze possibili son la fistola liquorale, l'infezione e la lesione del nervo. In realtà tali evenienze sono sono molto rare.

Cordialità,
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Mi permetto di aggiungere che anche le complicanze del non-intervento vanno tenute in debito conto.
Infatti la cronica compressione sulle radici ad opera dell'ernia del disco potrebbe compromettere la funzionalità dell'arto inferiore interessato.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentili Dr. Perrini e Migliaccio,
vi ringrazio per i vostri pareri; dopo aver analizzato pro e contro ho capito che la cosa migliore è sottopormi a questo intervento con tutta la serenità possibile.
grazie, distinti saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
Sono stata operata alla fine di Novembre, ho seguito tutte le prescrizioni datemi dal mio operatore: fisioterapia, ginnastica stretching, camminate. Sono stata particolarmente attenta nei primi tre mesi post operatori, dopo ho ripreso la mia attività di tutti i giorni cercando tuttavia di fare attenzione nel sollevare pesi.
Purtroppo ho continuato a lamentare dolori, inizialmente sul gluteo destro (forse dovuti a contrattura muscolare) che poi però si sono diramati via via lungo la gamba destra sul lato esterno fino al piede.(aggiungo:durante una camminata, per evitare di cadere, ho dato uno strappo alla gamba, non so se questo possa aver scatenato il problema...)Fatto sta che ho ricominciato a prendere il Dicloreum + il Muscoril per calmare il dolore.Dietro consiglio del mio medico di base ho fatto un altra risonanza,la risposta è la seguenta: L'indagine odierna è stata confrontata con il precedente esame RM del 07/01/2010. Rispetto al precedente esame, a livello L4-L5 sono presenti segni di edema della spongiosa delle limitanti somatiche contrapposte. La componente foraminale dell'ernia discale paramediana-intraforaminale destra presente a livello L4-L5, appare di volume ridotto. Invariato sostanzialmente il restante quadro radiologico.
Non riuscendo a capire il quadro,avrei piacere se poteste spiegarmi il significato del responso ed eventualmente come procedere.
PS.il problema è che non riesco a stare nè seduta nè in piedi a lungo
Sentitamente, ringrazio.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Bisognerebbe vedere la RM.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Migliaccio,
ho cercato di inviarLe le foto della risonanza magnetica via e-mail. Non sono però sicura che Lei riesca ad avere una chiara lettura dei referti.
Tuttavia, anche se non riuscisse a darmi una risposta, La ringrazio molto per la Sua disponibilità.
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