Stenosi lombare

"Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali (immagini pesate in T1 Spin-Echo e T2 FAST) ed assiali.
Nella norma il decorso rachideo, stenotici ed irregolari i diametri del canale vertebrale e del sacco durale. Normale il cono midollare.
Fenomeni degenerativi discali e somatici interessano tutto il tratto esplorato e si estendono al passaggio dorso-lombare.
Egregi Dottori Buonasera,
sotto vi riporto il referto della RM e della EMG
RM:
Ampia sporgenza posteriore mediana del disco L2-L3, L3-L4 ed L4-L5 si associa ad esteso contatto compressivo durale anteriore e a coinvolgimento radicoloforaminale bilaterale, senza, pero' chiara prevalenza di lato nel danno anatomico.
In L1-L2, la sporgenza posteriore mediana del disco e' lievemente meno pronunciata, tuttavia e' associata ad una minuscola ernia discale postero-laterale destra la cui lieve e focale impronta durale anteriore si associa a minimo coinvolgimento radicolare adiacente.
Modesta ipertrofia dei massicci interapofisari.
Non masse paravertebrali"
EMG
Attivita' spontanea.
Assente su tutti i muscoli esaminati.

Attivita' volontaria,
a sinista, tracciato interferenziale, con potenziali di normale ampiezza, durata e polifasia su tutti i muscoli esaminati.
A destra:
Tibiale anteriore e quadricipite femorale(muscoli retto mediale e laterale): tracciato scarso, con potenziali di aumentata ampiezza, durata e polifasia.
Estensore lungo delle dita: tracciato scarso-singoli, con potenziali ridotti in ampiezza e aumentati in durata e polifasia.
Gastrocnemio: tracciato interferenziale, con potenziali di normale ampiezza, durata e polifasia.
Conclusioni: Reperto di danno neurogeno cronico sui muscoli tibiale anteriore, estensore lungo delle dita e quadricipete femorale a destra.

Ho sempre sofferto di lombalgia, con bloccaggi e forti dolori sempre risolti con punture di Muscoril / Voltare e cortisone.
3 mesi fa' per la prima volta il dolore si e' irradiato alla gamba dx sul davanti con perdita di forza e parestesie dal ginocchio in giu'. La mancanza di forza e' notevole a mio avviso, avendo difficolta' a salire e scendere (sensazione di cedimento) le scale. Il dolore alla gamba aumenta quando sto' in piedi e cammino.

Vi ringrazio immensamente per un vs. parere sul cosa fare per risolvere il problema.
Il dolore aumenta molto
[#1]
Attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Utente, sarebbe utile poterla valutare anche clinicamente e allo stesso tempo visionare le immagini. Tuttavia penso che la sua situazione, caratterizzata da un restringimento del canale vertebrale a livello lombare con interessamento dei forami di coniugazione (i fori attraverso i quali passano in nervi che dalla colonna vanno alle gambe), necessiti anche dell'esecuzione di una Rxgrafia diretta della colonna lombare anche con sequenze dinamiche (in flessione ed estensione del busto) per evidenziare eventuale instabilità di questo tratto. L'instabilità (alterata escursione motoria delle vertebre tra di loro) è spesso associata alla stenosi del canale vertebrale in quanto legata a degenerazione e disfunzione delle articolazioni fra le stesse vertebre. Se vi è congruità ad una visita neurochirurgica tra tutto quanto visionato, si potrebbe anche configurare l'indicazione ad un intervento chirurgico mirato ad allargare i forami di coniugazione e quindi ad ottenere una stabilizzazione delle articolazioni mediante il posizionamento di un dispositivo posto tra le code delle vertebre interessate sì da mantenerne coordinato il movimento. Il tutto dovrebbe comunque essere associato ad un corposo calo del peso.
Si sottoponga quindi ad una valutazione clinica neurochirurgica per affrontare seriamente il caso.

La saluto cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie tante per il prezioso consiglio, la terro' informata.
Cordiali saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dottore,
ho eseguito visita specialistica ed il neurochiruro mi ha consigliato l'intervento con le segenti modalita':

inserzione distanziatore interspinoso in L4/5 e L3/4 con associata foraminotomia e discectomia + microdecompressione delle spazio-recesso laterale in L4/5 al fine di libeare la radice L5.

Ringrazio cortesemente per un suo parere in merito e vorrei, se possibile, conferma che si tratta di intervento non invasivo con rapido recupero.

Saluti e ancora grazie
[#4]
Attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Utente,

l'intervento propostole è certamente da classificare come mini-invasivo rispetto agli interventi decompressivi che venivano eseguiti alcuni anni addietro. Il recupero è comunque quantificabile solo dal Neurochirurgo che l'ha visitata e ha potuto visionare le immagini. Spesso è comunque necessario un temporaneo trattamento fisioterapico per facilitare il ripristino della postura e, nel suo caso, una corposa riduzione del peso corporeo.

Un cordiale saluto