La pressione intracranica non dovrebbe arrivare

Preg.mi dottori
Nel mese di maggio a mio padre fu impiantata una valvola a media pressione; i miglioramenti furono molto sensibili soprattutto dal punto di vista motorio, successivamente iniziò a regredire fu eseguita una tac cerebrale e si rilevò un igroma bilaterale subdurale (poi rivelatosi ematoma da un lato). A luglio è stato di nuovo operato per eliminare questa complicazione e per contemporaneamente impiantare una valvola regolabile inizialmente tarata al massimo per recuperare gli spazi intracranici ed evitare ulteriori collassi.
La convalescenza è stata turbata da una pancreatite immediatamente successiva all'intervento ma diagnosticata dopo diversi giorni; attualmente tale problema risulta in via di definitiva soluzione, poichè le ultime tac mostrano una confortante riepansione del cervello ma di conseguenza un ritorno massiccio dei disturbi legati all'idrocefalo è stata ridotta la pressione della valvola la scorsa settimana.I miglioramenti questa volta stentano a vedersi, dal primo intervento le difficoltà motorie sono ntevolmente aumentate, come l'incontinenza ma si presenta anche frequentemnte il vomito e svogliatezza a parlare. Possono essere questi disturbi legati all'idrocefalo visto che la pressione intracranica non dovrebbe arrivare a livelli critici avendo la valvola?
E' possibile che non ci siano miglioramenti? (visto che l'idrocefalo di mio padre è verosimilmente attribuibile ad un trauma con ematoma subito nel 2004 è arrivato all'operazione solo con evidenti problemi motori soltanto un episodio di incontinenza e nessun rilevante deficit psichico e che dopo il tap test e il primo intervento aveva ripreso perfettamente tutte le abituali attività).
Grazie
[#1]
Dr. Christian Soda Neurochirurgo 52 2
Sarebbe opportuno innanzitutto sapere che tipo di trauma cranico ha subito suo padre e di che natura era l'ematoma di cui parla.
Inoltre sarebbe necessaria una RM encefalo con sequenze cine RM per escludere lesioni ischemiche e studiare la dimamica liquorale.
Dopo l'esame RM occorre eseguire Rx cranio per controllare la taratura della valvola.
I disturbi di cui parla possono sì essere legati a idrocefalo, ma anche ad una sindrome da iperdrenaggio ( che spiega la formazione degli igromi di cui ha parlato successivamente al primo intervento di posizionamento della valvola).
Andrebbero valutate tutte le TAC encefalo successive all'intervento di foro di trapano evacuativo per comprendere meglio se la valvola va riprogrammata.
Se la diaganosi di idrocefalo normoteso è stata corretta e non vi sono altre cause che giustifichino il peggioramnto neurologico ci doverebbero essere dei miglioramenti clinici
intanto faccia fare a suo padre la RM e le Rx del cranio per valutare la taratura della valvola.
Cordiali saluti

[#2]
Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Concordo con il collega Dr Soda.
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374 - 348/4146343
Fax. 080/5592001
Email: acolamaria@libero.it

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia