Ernia cervicale con compressione midollo

Buongiorno,
dopo 3 settimane di sintomi quali:
- continui dolori al braccio destro (tipo ago conficcato nella pelle)
- parestesia e progressiva (seppur lieve) perdita di potenza sempre al braccio destro
- frequenti sensazioni di involontarie contrazioni alle gambe specie in posizione distesa,
e dopo che 10 giorni di antinfiammatori FANS non hanno dato alcun beneficio, ho effettuato RMN del tratto cervicale che ha dato il seguente esito (data esame 10/11/2010):
"Allo spazio c5-c6 presenza di ernia discale in sede postero-laterale con compressione delle struttutre sacco radicolari e del midollo.
Allo spazio c5-c6 protrusione discale associata ad osteofiti in sede preforaminale sinistra con stenosi canalare.
Il midollo risulta improntato allo spazio c5-c6 ma non presenta fenomeni di mielopatia in atto".
La successiva visita ortopedica (poco c'entra con l'ernia ma trattavasi di medico di fiducia) ha dato seguito ad un ciclo di punture di bentelan che hanno migliorato di poco e temporaneamente il dolore (meglio va con una compressa di co-efferalgan al bisogno...).
Una prima visita neurochirurgica (22/11/2010) ha confermato i sintomi (cervicobrachialgia, lieve perdita di potenza) e soprattutto la compressione del midollo (seppur lieve), e sono stato invitato ad operarmi il prima possibile, perchè (utilizzando le parole del neurochirurgo) "ogni sollecitazione del midollo provoca micro-infarti del midollo stesso che non sono reversibili" per cui in sostanza mi devo aspettare una progressione dei sintomi agli arti inferiori, fino a danni irreparabili!
A tutt'oggi prosegue il dolore al braccio destro, con parestesia e indolenzimento e perdita di potenza, unica cura attuale Co-Efferalgan al bisogno, quando proprio non ce la faccio più, e devo dire che mi da sollievo per un giorno intero. Fortunatamente ho una soglia di sopportazione del dolore abbastanza alta.
Il 15 dicembre prossimo ho una visita con un neurochirurgo di cesenza (su consiglio del mio medico di famiglia), giusto per avere un parere in più, sopratutto per le conseguenze della pressione dell'ernia sul midollo, che mi sembra aver capito sia il problema più grave.
Chiedo proprio questo: se anche riuscissi a trovare una cura che mi permetta di annullare i sintomi sia al braccio che alle gambe (un medico amico mi ha proposto un ciclo di punture di ozono), quindi con un ritorno alla vita normale, è consigliabile l'operazione per scongiurare problemi ben più gravi in futuro?
Chiedo anche un consiglio: sono sempre stato abituato a fare attività fisica (palestra, fitness, anche solo camminate...), c'è un qualche esercizio fisico che nelle mie condizioni non è controindicato (camminare a passo spedito, potenziamento gambe, addominali ecc...)?.
Grazie mille
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
pur nei limiti dela consulenza on-line, devo dirLe che la mia impressione è quella dell'intervento chirurgico e anche da effettuarsi con sollecitudine.
I farmaci e qualsiasi altro provvedimento possono darLe sollievo, ma non rimuovono la compressione che mi pare a rischio.
Capisco che un intervento possa non essere gradito, ma spesso si sottovalutano i rischi, ben maggiori, del non operare.
Il mio consiglio è di non perdere molto tempo con terapie palliative e inutili, come l'ozono-terapia.

Cordialmente
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