Cavernoma e meningioma

Gentile dottore, circa 20 gg. fa mia sorella di anni 48 ha avuto un episodio di paresi al facciale destro e, a seguito di successive indagini TAC e RM, è emerso quanto segue:
TAC cranio e basicranio del 15.10.07: "Si documenta la presenza di lesione tenuemente iper densa in sede frontale sinistra periventricolare, compatibile in prima ipotesi con cavernoma. Altra lesione tenuemente iperdensa in sede frontale sinistra sottocorticale di non chiaro significato. Sistema ventricolare in asse."
RM encefalo senza contrasto e con contrasto: " Presenza di cavernoma in sede periventricolare sinistra, con segni di recente piccola emorragia intralesionale. Dopo mdc si osserva lesione di aumentato segnale a carico del tubercolo sellare di sinistra compatibile con meningioma. Detta lesione appare determinare minimo effetto massa sul giro olfattorio a sinistra e non sembra determinare effetti compressivi sul tratto ottico di sinistra. Sempre dopo mdc si osserva una piccola area di aumentato segnale sempre in sede frontale a sinistra a ridosso della meninge che appare lievemente ispessita, anch'essa compatibile con piccolo meningioma".
Desidererei cortesemente avere la sua opinione in merito ad eventuali terapie o all'opportunità di ricorrere ad intervento chirurgico e, in quest'ultimo caso, un suo consiglio sul centro qualificato a cui rivolgersi.
In attesa di una sua risposta, saluto cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
SE L'ANGIOMA CAVERNOSO HA SANGUINATO, CREDO CHE SI IMPONGA L'INTERVENTO CHIRURGICO. PER QUANTO RIGUARDA I MENINGIOMI (QUALI LE DIMENSIONI?) ESSI VANNO TENUTI SOTTO CONTROLLO NEL TEMPO.
TUTTI I CENTRI DI NEUROCHIRURGIA SONO IN GRADO DI TRATTARE TALI PATOLOGIE E LA NEUROCHIRURGIA DI REGGIO NON E' DA MENO.

DISPONIBILE PER EVENTUALI NECESSITA', INVIO CORDIALI SALUTI

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per il sollecito riscontro e per la disponibilità offerta
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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
Gentile Utente,
nella attenta valutazione sulla eventuale terapia chirurgica,è necessaria una analisi sulla esperienza di chirurgia stereotassica del centro neurochirurgico a cui ci si riferisce.
Cordiali saluti
Paul Tenenbaum
Paulten@tin.it

Paul Tenenbaum

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
D'accordo, ma gli angiomi cavernosi non si operano con la stereotassi.

Dr.G.Migliaccio
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Dr. Christian Soda Neurochirurgo 52 2
Sono d'accordo con il Dott. Migliaccio. Se l'angioma cavernoso ha sanguinato andrebbe operato! La Radiochirurgia Stereotassica non ha alcun senso.
Per quanto riguarda il meningioma del tubercolo sellare bisogna valutare le dimensioni e se esso determina sofferenza a carico delle vie ottiche (in tal caso sarebbe opportuna una valutazione oculistica con visus, Campo visivo e fondo dell'occhio).
Se il meningioma è piccolo, e dimostra nel tempo di non crescere si può aspettare per un intervento chirurgico. Qualora crescesse di dimensioni non importanti ( comunque non superiori a 2,5 - 3 cm di diametro massimo)e vi è una cosiddettà distanza di sicurezza dalle vie ottiche può essere proposto un trattamento con Radiochirurgia stereotassica.
Se il meningioma cresce e/o determina un disturbo della vista va proposto un intervento chirurgico.

Dott. Soda Dirigente Medico
Divisione di Neurochirurgia Dell'Ospedale di Bolzano
tel 0471909716

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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
Ma chi ha parlato di radiochirurgia( controindicata nei cavernomi).Ho semplicemente indicato una eventuale metodica di intervento chirurgico con l'ausilio di metodica stereotassica-stereoguidata per la individuazione del target che in questo caso è profonda(periventricolare sin).
Paul Tenenbaum
paulten@tin.it
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Mi pare che in sede periventricolare sia stato identificato l'angioma cavernoso e quindi non trattabile se non chirugicamente.
Sono d'accordo pertanto con quanto afferma il collega Dr.Soda.

dr.Giovanni Migliaccio
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Dr. Christian Soda Neurochirurgo 52 2
L'ausilio del neuronavigatore è più che sufficiente per centrare la lesione. Ovvio che può farlo anche in stereotassi
Ad ogni modo il monitoraggio neurofisiologico potrebbe sicuramente essere di notevole aiuto.
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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
Esattamente quello che avevo indicato
Saluti
Paul Tenenbaum