Rm lombo-sacrale

Salve,
qualche mese fa sono rimasto bloccato con la schiena con grosse fitte arrivando anche a sudare freddo dal dolore, grazie al rapido intervento della guardia medica però nel giro di 20 minuti dalla prima puntura il dolore è molto diminuito.
Nei giorni successivi ha però scaricato sulla gamba e sulla pianta del piede cosi ho continuato a fare punture ogni 24 ore per i successivi 5 giorni.
Dopo circa altri 10 giorni non ho piu riscontrato dolori.
Ho prenotato però una risonanza magnetica "RM lombo-sacrale"
Ecco il testo del referto:
Esame eseguito con diverse tecniche di acquisizione su piani multipli dello spazio.

Colonna lombosacrale.
Conservata la fisiologia lordosi.
Cono midollare con segnale nei limiti della norma
A livello L4-L5 si osserva ernia discale posteriore mediana-paramediana sinistra con impronta sul sacco durale e parziale impegno del canale di coniugazione corrispondente di sn.
Protrusione discale ad ampio raggio del disco intervertebrale L5-S1 con parziale impegno del canale di coniugazione corrispondente di sn,
Altra Protrusione discalead ampio raggio si osserva a livello di L3-L4 con impronta sul sacco durale, senza evidenza di significativo impiego dei corrispondenti canali di coniugazione.
In considerazione della giovane età(29anni) si consiglia valutazione specialistica.

Specifico che: ho un lavoro di ufficio e sto spesso seduto.
Cosa significa tutto questo? è grave? quante ernie ho? consigliate intervento chirurgico? risolverei al 100%? o bastano esercizi posturali?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
per rispondere adeguatamente alle Sue domande è necessaria la visita dello specialista che deve valutare oggettivamente i Suoi sintomi e visionare attentamente le immagini della RM.
Sulla scorta di tale consulto, sarà possibile decidere o per un periodo di terapia medico-conservativa o per l'intervento.
Disponibile per ulteriori eventuali chiarimenti,La saluto con cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie mille per la rapida risposta.
a questo punto quindi, vorrei sapere a chi devo rivolgermi?
a un neurochirurgo?
a un fisioterapista?
a un ortopetico?

il servizio sanitario passa qualche visita?
o devo rivolgermi necessariamente a privati?
(anche in considerazione che forse ci sarebbe una certa urgenza nel determinare le cure, rapidità che purtroppo il servizio sanitario tende a non garantire)
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
chi si occupa della chirurgia della colonna vetebrale è il neurochirurgo e l'ortopedico. Il fisioterapista è il tecnico che su indicazione del medico Fisiatra attua le terapie fisico-riabilitative.
Nel Suo caso,come Le dicevo, la prima valutazione dovrebbe essere fatta dal neurochirurgo o dall'ortopedico che poi darà il proprio parere sulla terapia da attuarsi.

Le visite specialistiche possono essere fatte con il SSN, ma sui tempi di attesa (spesso notevolmente variabili da città a città e spesso da ospedale a ospedale) non so dirLe.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
buongiorno
sono ritornato dal medico di base e sulla base della RM mi ha detto di fare una ELETTROMIOGRAFIA agli arti inferiori e successivamente andare da un fisiatra.

Non sono molto convinto ne della necessità di fare una elettromiografia (visto che attualmente non ho dolori ne indolenzimenti) ne sulla visita fisiatrica

è giusto fare questo controllo?
per quanto riguarda la visita dal fisiatra, andarci dopo l'elettromiografia,lo aiuterebbe nella diagnosi?

ripeto: mi risulta che se non avverto dolore, la elettromiografia non è necessaria.

Grazie mille per la disponibilità

Alessio
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
L'EMG, a prescindere dalla presenza di dolore o no, serve a poco o a nulla nella diagnosi di ernia discale.
Le leggende metroplitane esistono anche in Medicina.

La diagnosi si deve fare su base clinica,cioè visitando il paziente, gli esami strumentali (quali TC,RMN) andrebbero eseguiti per confermare o meno la diagnosi emersa dalla visita medica e non, viceversa, per cercare la diagnosi.
La decisione terapeutica (chirurgica o medica) va presa avendo il quadro clinico completo.

Cordiali saluti