Sciatica cronica irrisolta.
Salve, sono circa tre anni che ho un problema di infiammazione al nervo sciatico.
Il sintomo maggiore è un dolore sotto la coscia dx soprattutto mentrew sto seduto al lavoro.
Il primo passo che ho intrapreso è stato quello di rivolgermi ad un fisiatra che mi ha indicato di fare una risonanza magnetica, l'esito è stato un bulging in L4 L5 e una protusione discale il L5 S1 lato dx. Questo mi ha consigliato di fare un percorso di mckenzie, ma ha avuto esito negativo in quanto il fisioterapista dice che il disco non sta fermo. Parallelamente ho fatto diversi cicli di fisioterapia dal laser alla tecart senza mai trovare rimedio e sollievo al problema.
Mi sono rivolto ad un neuro radiologo che mi ha fatto un infiltrazione allo sciatico sotto TAC di Depomedrol ma il sollievo è durato giusto 1 giorno e poi sempre lo stesso problema.
Su consiglio del medico di base mi sono rivolto all'ospedale Bellaria (BO)per fare l'ozono terapia, il primario non mi ha dato fiducia perchè sosteneva che fosse un'infiammazione muscolare e diceva che poteva tentare questa strada, per paura di fare una cosa che compromettesse il disco mi sono fermato.
L'anno scorso preso dalla disperazione sono andato da un neuro chirurgo, il quale mi ha fatto fare RX colonna vertebrale e elettromiografia, quest'ultima con parametri esattamente nella norma, con tutti gli esami sotto mano sono stato instradato verso l'ospedale di Vicomoscano(MN) in terapia antalgica dove successivamente ho fatto una prova in endoscopia per capire se a seguito dell'infiltrazione come passava il dolore. Il medico che mi ha seguito ha detto che probabilmente ho lesionato il nervo nel fare esercizi con gambe a candela verso il muro e ho poche probalità di guarire perchè è come se un cavo elettrico si fosse rovinato.
Ultima strada intrapresa è stata quella di un osteopata che mi ha sbloccato le vertebre del tratto interessato in 3 sedute, quest'ultimo mi ha detto che sono libero, devo dire che dal primo trattamento che non rutavo assolutamente verso dx il busto, dopo ero libero e riuscivo a ruotare benissimo il tronco. Quest'ultimo ha detto che non sono più compresso non capisce come posso avere dolore sotto coscia dx, a volte iraddiazione alla testa femore del polpaccio.
Nell'ultimo periodo o avuto dolore al sacro e nella zona bassa della schiena.
Il medico di base sostiene che secondo tutti gli esami e visite non sono da operazione ma lo stress sta aggravando il tutto, mi ha somministrato da 2,5 mesi 15gg di Laroxyl, ho fatto una grossa fatica a d abituarmi al farmaco, anche se ora non mi da noia, putroppo con nessun beneficio dal punto di vista del dolore.
Lavoro in ufficio e sto seduto spesso, quando nel WE sono a casa mi rilasso e sdradio sto decisamente meglio ma sono da oltre 1 anno e mezzo sotto antidolorifero almeno 2 volte giorno (coefferalgan o patrol).
Necessiterei di un parere per capire se rivolgermi veramente ad un altro neurochirurgo o se ci sono strade alternative.
Grazie
Il sintomo maggiore è un dolore sotto la coscia dx soprattutto mentrew sto seduto al lavoro.
Il primo passo che ho intrapreso è stato quello di rivolgermi ad un fisiatra che mi ha indicato di fare una risonanza magnetica, l'esito è stato un bulging in L4 L5 e una protusione discale il L5 S1 lato dx. Questo mi ha consigliato di fare un percorso di mckenzie, ma ha avuto esito negativo in quanto il fisioterapista dice che il disco non sta fermo. Parallelamente ho fatto diversi cicli di fisioterapia dal laser alla tecart senza mai trovare rimedio e sollievo al problema.
Mi sono rivolto ad un neuro radiologo che mi ha fatto un infiltrazione allo sciatico sotto TAC di Depomedrol ma il sollievo è durato giusto 1 giorno e poi sempre lo stesso problema.
Su consiglio del medico di base mi sono rivolto all'ospedale Bellaria (BO)per fare l'ozono terapia, il primario non mi ha dato fiducia perchè sosteneva che fosse un'infiammazione muscolare e diceva che poteva tentare questa strada, per paura di fare una cosa che compromettesse il disco mi sono fermato.
L'anno scorso preso dalla disperazione sono andato da un neuro chirurgo, il quale mi ha fatto fare RX colonna vertebrale e elettromiografia, quest'ultima con parametri esattamente nella norma, con tutti gli esami sotto mano sono stato instradato verso l'ospedale di Vicomoscano(MN) in terapia antalgica dove successivamente ho fatto una prova in endoscopia per capire se a seguito dell'infiltrazione come passava il dolore. Il medico che mi ha seguito ha detto che probabilmente ho lesionato il nervo nel fare esercizi con gambe a candela verso il muro e ho poche probalità di guarire perchè è come se un cavo elettrico si fosse rovinato.
Ultima strada intrapresa è stata quella di un osteopata che mi ha sbloccato le vertebre del tratto interessato in 3 sedute, quest'ultimo mi ha detto che sono libero, devo dire che dal primo trattamento che non rutavo assolutamente verso dx il busto, dopo ero libero e riuscivo a ruotare benissimo il tronco. Quest'ultimo ha detto che non sono più compresso non capisce come posso avere dolore sotto coscia dx, a volte iraddiazione alla testa femore del polpaccio.
Nell'ultimo periodo o avuto dolore al sacro e nella zona bassa della schiena.
Il medico di base sostiene che secondo tutti gli esami e visite non sono da operazione ma lo stress sta aggravando il tutto, mi ha somministrato da 2,5 mesi 15gg di Laroxyl, ho fatto una grossa fatica a d abituarmi al farmaco, anche se ora non mi da noia, putroppo con nessun beneficio dal punto di vista del dolore.
Lavoro in ufficio e sto seduto spesso, quando nel WE sono a casa mi rilasso e sdradio sto decisamente meglio ma sono da oltre 1 anno e mezzo sotto antidolorifero almeno 2 volte giorno (coefferalgan o patrol).
Necessiterei di un parere per capire se rivolgermi veramente ad un altro neurochirurgo o se ci sono strade alternative.
Grazie
[#1]
Salve
la sua è una storia di dolore di lunga durata e refrattario a molteplici terapie mediche.
La problematica potrebbe essere imputabile a un dolore radicolare ( la cosi detta sciatica), pseudo radicolare (sostenuto eventualmente da un conflitto di faccetta articolare) oppure muscolo tendineo (tipo sindrome del piriforme) o il suo potrebbe essere un dolore "cronico", autoalimentantesi.
E' praticamente impossbile identificare, dalle sue parole, la problematica che la affligge, ma penso sia necessario, vista la sua giovane età, eseguire una ulteriore visita per affrontare e cercare di risolvere la problematica.
Un saluto
la sua è una storia di dolore di lunga durata e refrattario a molteplici terapie mediche.
La problematica potrebbe essere imputabile a un dolore radicolare ( la cosi detta sciatica), pseudo radicolare (sostenuto eventualmente da un conflitto di faccetta articolare) oppure muscolo tendineo (tipo sindrome del piriforme) o il suo potrebbe essere un dolore "cronico", autoalimentantesi.
E' praticamente impossbile identificare, dalle sue parole, la problematica che la affligge, ma penso sia necessario, vista la sua giovane età, eseguire una ulteriore visita per affrontare e cercare di risolvere la problematica.
Un saluto
Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com
[#2]
Utente
Ill.mo Dott. Seghedoni la ringrazio per l'interessamento e la risposta, sa indicarmi dove lei riterrebbe opportuno rivolgermi per approfondire e cercare di risolvere tale problema?
Non le ho detto che ho alcuni amici coetanei medici che non sanno spiegarsi come non riesco a superare tale problema, sia il mio amico ortopedico che il neuro radiologo sono concordi che non è una situazione da intervento, come l'ex primario di neurochirurgia di Parma che mi ha visitato, ora vorrei realmente capire se sono in un vicolo cieco o uno spiraglio lo posso trovare.
Mi preoccupa vivere a base di antidolorifici che non risolvono il problema ma cercano di ridurre il sintomo.
Cordialità
Non le ho detto che ho alcuni amici coetanei medici che non sanno spiegarsi come non riesco a superare tale problema, sia il mio amico ortopedico che il neuro radiologo sono concordi che non è una situazione da intervento, come l'ex primario di neurochirurgia di Parma che mi ha visitato, ora vorrei realmente capire se sono in un vicolo cieco o uno spiraglio lo posso trovare.
Mi preoccupa vivere a base di antidolorifici che non risolvono il problema ma cercano di ridurre il sintomo.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 29.2k visite dal 09/08/2011.
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