Il 4 gennaio 2012 sono stato operato per ernia al disco l5-s1 con interessamento del nervo sciatico

Buongiorno,
Mi trovo a chiedere un consulto post operatorio perchè sto cominciando a preoccuparmi.
Il 4 Gennaio 2012 sono stato operato per ernia al disco L5-S1 con interessamento del nervo sciatico. Riporto la lettera di dimissione:
Il paziente da alcuni mesi aveva presentato una sciatica a livello S1 di sx, con accentuazione durante i movimenti. La situazione era migliorata ma il dolore si ripresentava caricando la colonna.
Ha eseguito nell, Agosto de 2011 una R.M. nel tratto lombo sacrale, con il rilievo di discopatia L4-L5 e L5-S1 (riduzione degli spazi) e possibile frammento discale L5-S1 a sx, disceso lungo il corpo di S1.
Per il persistere dei sintomi e e per quanto evidenziato dagli esami radiologici,si è deciso per un trattamento chirurgico. Il 4-1-2012 si è esplorato lo spazio discaleL5-S1 da sx. Si è rilevata una anomalia di sviluppo, con marcata ipotrofia dei procassi articolari, e la presenza, al di sotto del legamento giallo e a contatto con il sacco durale,di un possibile lipoma,che determinava certamente una certa compressione. A livello dello spazio discale, virtuale per vecchia discopatia, vi erano alcuni frammenti discali duri aderenti al legamento, che contribuivano ad una pressione sulla radice S1.
Al termine dell'intervento le strutture nervose erano ben detersee moblizzabili. Anche se il grasso periradicolare non mostrava caratteristiche preoccupanti, ne sono stati mandati alcuni frammenti all'esame istologico.
Il decorso post operatorio è stato regolare, con ripresa di normale deambulazione e assenza di dolore fin dalle prime ore. Consigliamo per ora riposo,limitare,per quanto possibile,la posizione seduta per i primi giorni, e ripresa graduele delle consuete attività, non prima di 20-30 giorni.

Sono passate quasi 3 settimane dall,intervento, me il dolore al nervo non mi è passato, per la precisione mi è tornato quasi subito il mio ritorno a casa e mano a mano che passvano i giorni , mi è aumentato. Premetto che non è un dolore persistente e insopportabile, e che si presenta solo quando alzo la gamba sx o inarco la schiena all'indietro, mente prima sentivo dolore anche quando roteavo il busto. La mia preoccupazione è che mi avevano detto che sarei tornato al lavoro in una trentina di giorni, ma invece che migliorare sono quasi come prima.
Vorrei solo capire se è una cosa normale dovuta all'intervento, se possono essere sintomi di complicanze post operatorie o se potrebbe essere stato " sbagliato" l'intervento.
Ringrazii in anticipo per la risposta
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,
in realtà nel suo caso non si tratta di una comune ernia discale, stando a quanto scritto nella lettera di dimissione.
A mio parere è opportuno che si informi sull'esito dell'esame istologico.
In prima battuta, se riferisce ancora dolore è opportuno che assuma una terapia sintomatica con antinfiammatori e che torni a controllo clinico ambulatoriale presso l'Ospedale dove è stato effettuato l'intervento.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la risposta, e le volevo fare anche un'altra domanda.
La terapia antinfiammatoria mi conviene farmela prescrivete dal mio medico curante o dal neurochirurgo che mi ha operato?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
In genere il medico curante prescrive la terapia iniziale. In caso di mancata o scarsa risposta è utile farsi rivedere dal neurochirurgo.
Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Potrebbe aiutare anche un ciclo di terapie in un centro di fisioterapia (come laser, ultrasuoni o elettrostimolazione)? Esiste un esame specifico che determina il danneggiamento del nervo? È possibile che il nervo si sia danneggiato irreparabilmente con l'uscita dell'ernia? Un'ultima domanda: se nemmeno la terazia farmacologica funziona, si potrebbe pensare di provare con l'ozonoterapia o in questo caso è da escledere?
Le chiedo scusa per questa serie di domande un po a caso, ma sono veramente preoccupato.
La ringrazio in anticipo per la cortese risposta
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Il mio consiglio è di paticare terapia medica ed in caso di persistenza dei sintomi di rivolgersi a chi ha effettuato l'intervento. Può essere utile anche rivolgersi ad un centro fisioterapico, come lei prospetta.
L'ozono non mi sembra il trattamento ideale per il suo problema.
Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Salve, sono tornato a scriverle perchè in questo mese, sotto indicazione del mio medico curante, ho eseguito una visita da un fisiatra. Le riporto il referto della visita:

Il 26/01/2012

Esiti di intervento di discectomia L5-S1 ed asportazione di lipomasituato al disotto del legamento giallo, comprimenti la radice S1.

OBBIETTIVAMENTE:
Buona evoluzione cicatrice chirurgica, non particolari asimmetrie. Rigidita del tratto lombare in flesso-estensione, dolore ai movimenti di estensione, sia in ortostasi che da prono. Accorciamento delle catene muscolari posteriori. Non deficit motori, sfumata ipoestesia tattileS1 sn. La segue, Wasserman negativi. Valleix gluteo +- a sn. Dolore alla digitopressione in corrispondenza del leg. ileo-lombare sn, dei m paravertebrali lombari sn.

SI CONSIGLIA:
• Ciclo di rieducazione funzionale rachide lombare ( esercizi sec Mc Kenzie, stretching catene posteriori, rinforzo torchio addominale, rieducazione posturale).
• Terapia con Lyrica 75 mg 1 cp alla sera, dopo 7 gg, 1 cp mattino e sera e Tiobec 800 1 cp die
per 30 gg.
• Riposo da attività lavorativa per altri 20 gg.

Come avrà notato, è passato un mese dalla visita ed ho fatto tutto ciò che ha scritto il Fisiatra. Il dolore al nervo sembra migliorato, il problema è che accuso dolore acuto a livello lombare ed in posizione eretta, ho un' autunomia di circa un' ora, poi devo assolutamente sedermi.
Mi chiedevo se potessi avere, come conseguenza all'intervento, delle aderenze.
Vorrei anche sapere di preciso cosa sono e se, eventualmente, si può fare qualcosa al riguardo?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

stando a quanto scrive i fisiatra la sintomatologia radicolare è risolta. Ciò suggerisce il fatto che la compressione radicolare non è più presente.

Le aderenze cicatriziali, quando presenti, indicono generalmente la ricomparsa di sintomi irritativi radicolari, con dolore che si irradia all'arto inferiore. Nel suo caso è presente una lombalgia che deve quindi essere trattata con un ciclo di fisioterapia, come le hanno consigliato.

Cordiali saluti,
[#8]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Sono di nuovo costretto a chiederle una delucidazione per quanto riguarda il mio caso.
In questi giorni ho sentito un aumento del dolore a livello lombare, proprio all'altezza dell'ernia appena operata, inoltre anche nel gluteo, se premo dove passa il nervo, sento dolore. In poche parole mi sembra di essere tornato come prima dell'intervento, se non peggio, perché adesso faccio più fatica a chinarmi rispetto a prima. Ho appena preso un appuntamento(08/03) con il neurochirurgo che mi ha operato per una visita più approfondita ed un' eventuale RM da dover fare su sua indicazione. Mi chiedevo però, per andare alla visita già preparato, se dovesse esserci una aderenza(anche se spero vivamente di no), in che cosa consiste di preciso e che cosa si può fare in merito, sempre che ci sia qualcosa da fare. E si può guarire da un'aderenza o si deve vivere di antidolorifici e fisioterapia?
La volevo inoltre ringraziare per tutti i consigli e le delucidazioni datemi fino ad ora
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
In caso di rilievo di una grossolana cicatrice con coinvolgimento della radice, talora è indicato l'intervento di neurolisi, ovvero di separazione del nervo dalla cicatrice.
I risultati di tale procedura sono sensibilmente inferiori all'intervento di exeresi di un'ernia discale e le complicanze superiori.
Cordiali saluti,
[#10]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno.
Le volevo chiedere delle delucidazioni sull'esito della RM eseguita su richiesta del neurochirurgo che ha eseguito l'intervento. Mi può spiegare in parole povere cosa significa?

Indagine eseguita senza e con MDC

A L5-S1 sono presenti gli esiti del pregresso intervento chirurgico di emilaminectomia e flavectomia sinistra; vi è una discreta quota di tessuto fibroso che si estende lungo il tramite chirurgico ed all'interno del canale spinale, in sede latero-saccurale,fino a raggiungere,inglobandola parzialmente,la radice nervosa S1 omolaterale,che è di calibro aumentato ed improntata medialmente da residua sporgenza discale mediana-paramediana sinistra,di proporzioni discrete seppure inferiori rispetto al precedente riscontro del 15/07/2011, che determina anche moderati effetti compressivi sacco-durali.
Dopo somministrazione di MDC si evidenzia una discreta e omogenea impregnazione del tessuto fibroso e della radice S1 sinistra mentre non si documentano anomale impregnazioni contrastografiche,in particolare correlabili ad eventuali complicanze flogistiche.
Il disco interposto è di spessore ridotto e la spongiosa ossea sotto cortcale dei somi adiacenti mostra modificazioni di sagnale sia di tipo iperemico che degenerativo.
Invariati i restanti rilievi.

Si può dire che ho un'aderenza causata dall'intervento?

La ringrazio in anticipo per la cortese risposta
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
é presente una fibrosi cicatriziale postchirurgica, che ingloba la radice di S1.
Occorre che faccia vedere l'esame al suo neurochirurgo in modo da decidere il da farsi.
Cordiali saluti,

[#12]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta.
Le chiedevo inoltre se è una cosa di cui si possa guarire senza intervento chirurgico o sono costretto a subire un 2° intervento?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Per stabilire il corretto percorso di trattamento occorre effettuare una valutazione clinica e vedere l'esame eseguito.

Cordialità,