Cisti colloide terzo ventricolo
Buongiorno Dott.
gentilmente chiedo un consulto esterno per un caso di cisti colloide terzo ventricolo.
Scrivo a nome della mia compagna ( 30enne )che per un incidente stradale avvenuto senza conseguenze ad ottobre 2011 abbiamo scoperto l'esistenza di questa cisti colloide terzo ventricolo di 8 mm. Abbiamo fatto inizialmente una tac in P.S. e successivamente una R.M e R.M con contrasto.
In quest'ultima non si presenta aumento di dimensione.
Premetto, la sintomatologia appartenente a questa categoria di cisti non si è mai riscontrata.
Sono a conoscenza come intervenire nel caso in cui si volesse procedere per via chirurgica: a cielo aperto, via endoscopica.
Ecco, la mia domanda, anzi più di una :
- Quali sono i rischi di entrambi i casi ?
- L'intervento a cielo aperto puo' provocare perdita deficit? o quali rischi?
- Nella tecnica a cielo aperto la foratura della cavità callosa , dove è situata la cisti, puo' provocare la perdita temporanea della memoria?
- Nell'intervento endoscopico la cisti puo' essere recidiva?
- Infine quale di queste tecniche è da considerarsi meno rischiosa e definitiva?
Attualmente i ventricoli non presentano particolari assimetrie.
L'ansia che è nata in merito a questa scoperta è per lo più postoperatorio.
Ringraziando anticipatamente per la risposta.
i miei migliori saluti.
gentilmente chiedo un consulto esterno per un caso di cisti colloide terzo ventricolo.
Scrivo a nome della mia compagna ( 30enne )che per un incidente stradale avvenuto senza conseguenze ad ottobre 2011 abbiamo scoperto l'esistenza di questa cisti colloide terzo ventricolo di 8 mm. Abbiamo fatto inizialmente una tac in P.S. e successivamente una R.M e R.M con contrasto.
In quest'ultima non si presenta aumento di dimensione.
Premetto, la sintomatologia appartenente a questa categoria di cisti non si è mai riscontrata.
Sono a conoscenza come intervenire nel caso in cui si volesse procedere per via chirurgica: a cielo aperto, via endoscopica.
Ecco, la mia domanda, anzi più di una :
- Quali sono i rischi di entrambi i casi ?
- L'intervento a cielo aperto puo' provocare perdita deficit? o quali rischi?
- Nella tecnica a cielo aperto la foratura della cavità callosa , dove è situata la cisti, puo' provocare la perdita temporanea della memoria?
- Nell'intervento endoscopico la cisti puo' essere recidiva?
- Infine quale di queste tecniche è da considerarsi meno rischiosa e definitiva?
Attualmente i ventricoli non presentano particolari assimetrie.
L'ansia che è nata in merito a questa scoperta è per lo più postoperatorio.
Ringraziando anticipatamente per la risposta.
i miei migliori saluti.
[#1]
Gentile utente,
In assenza di sintomatologia si può pensare di tenere sotto osservazione la cisti.
Per quanto riguarda la chirurgia direi che la metodica meno "invasiva" al momento è quella per via endoscopica, anche se presenta maggiori rischi di recidiva.
le lesioni del fornice (struttura adiacente alla cisti) possono determinare disturbi della memoria più o meni permanenti ma questo è da considerarsi come una complicanza in quanto tali lesioni sono da evitare assolutamente.
Cordialmente
In assenza di sintomatologia si può pensare di tenere sotto osservazione la cisti.
Per quanto riguarda la chirurgia direi che la metodica meno "invasiva" al momento è quella per via endoscopica, anche se presenta maggiori rischi di recidiva.
le lesioni del fornice (struttura adiacente alla cisti) possono determinare disturbi della memoria più o meni permanenti ma questo è da considerarsi come una complicanza in quanto tali lesioni sono da evitare assolutamente.
Cordialmente
Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com
[#2]
Utente
Ringrazio Dr. Benedetto per la Sua risposta.
ma non mi è chiara una cosa.
Nell'eventualità di un operazione , a cielo aperto, si dovrebbe passare dal corpo calloso per arrivare alla cisti, esatto? Questo provoca perdita di memoria? temporanea o permanente?
Mi perdoni Dr. se l' ignoranza in materia mi porti ad esprimere domande non del tutto chiare.
Ringrazio per questa ulteriore risposta.
ma non mi è chiara una cosa.
Nell'eventualità di un operazione , a cielo aperto, si dovrebbe passare dal corpo calloso per arrivare alla cisti, esatto? Questo provoca perdita di memoria? temporanea o permanente?
Mi perdoni Dr. se l' ignoranza in materia mi porti ad esprimere domande non del tutto chiare.
Ringrazio per questa ulteriore risposta.
[#3]
L'apertura del corpo calloso non è di solito associata ad amnesia in quanto diversi lavori hanno dimostrato che la perdita della memoria (di solito a breve termine) è legata a danni a strutture extracallose come appunto i fornici. Tale evenienza però è da considerarsi appunto una complicanza, da evitare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Buongiorno Dr.Benedetto,
La ringrazio anticipatamente,chiedo ulteriore consulto inerente verifiche nuova Risonanza cisti colloide terzo ventricolo di 8 mm confrontata con la precedente, risalente a 9 mesi fa.
Referto data 11-2012:
La piccola formazione segnalata a livello interventricolare ha modificato il suo aspetto precedentemente rotondeggiante e ipodensa, ora un pò più ovalare con segnale più denso, di tipo parenchimale, ma pressochè invariata nelle dimensioni complessive e nei rapporti con le strutture ventricolari.
Chiedo se ci sono differenze sostanziali ed il significato della maggior densità di tipo parenchimale.
Ringrazio sin d'ora per la risposta.
Cordiali saluti
La ringrazio anticipatamente,chiedo ulteriore consulto inerente verifiche nuova Risonanza cisti colloide terzo ventricolo di 8 mm confrontata con la precedente, risalente a 9 mesi fa.
Referto data 11-2012:
La piccola formazione segnalata a livello interventricolare ha modificato il suo aspetto precedentemente rotondeggiante e ipodensa, ora un pò più ovalare con segnale più denso, di tipo parenchimale, ma pressochè invariata nelle dimensioni complessive e nei rapporti con le strutture ventricolari.
Chiedo se ci sono differenze sostanziali ed il significato della maggior densità di tipo parenchimale.
Ringrazio sin d'ora per la risposta.
Cordiali saluti
[#5]
Le cisti colloidi possono mutare da rotonde ad ovalari e viceverse, allo stesso modo può cambiare il tipo di segnale intracistivo alla risonanza. Ad ogni modo farei vedere l'esame ad un collega e prenderei in considerazione l'idea di rimuovere la cisti.
Un saluto
Un saluto
[#7]
Utente
Buongiorno Dr.Benedetto
dopo qualche mese Le scrivo per informarla della visita di controllo effettuata dal nostro specialista di Padova.
Esito stabile controllo tra un anno.
Ora mi sorge un dubbio:
Da una settimana la mia compagna ha iniziato a prendere la pillola contraccettiva... ci domandavamo se questa potesse avere qualche effetto sulla cisti di cui Le parlavo (colloide terzo ventricolo).
Ringrazio moltissimo anticipatamente.
Matteo
dopo qualche mese Le scrivo per informarla della visita di controllo effettuata dal nostro specialista di Padova.
Esito stabile controllo tra un anno.
Ora mi sorge un dubbio:
Da una settimana la mia compagna ha iniziato a prendere la pillola contraccettiva... ci domandavamo se questa potesse avere qualche effetto sulla cisti di cui Le parlavo (colloide terzo ventricolo).
Ringrazio moltissimo anticipatamente.
Matteo
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 14.4k visite dal 19/03/2012.
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