Ematoma cerebrale

Buongiorno, avrei bisogno di chiarimenti... Giovedì scorso, mia nonna di 87 anni e' caduta facendo le scale riportando un trauma cranico con emorragia e frattura occipitale(che pero' risulta essere composta e secondo i medici non preoccupante). Immediatamente le e' stata sospesa la terapia anticoagulante e alla TAC di ieri la situazione sembra stabile. Mia nonna non ha mai perso conoscenza, e' perfettamente lucida ed orientata e muove tutti gli arti. Come dicevo, all' ultima TAC non si e' evidenziato un peggioramento ma i medici hanno detto che il sangue si sta spostando, infatti in alcune zone e' di piu' in altre meno. Volevo chiedervi se tutto ciò e' normale e quanto lunghi potrebbero essere i tempi per il totale riassorbimento. Inoltre... Mentre si attende la guarigione e' indispensabile stare sempre a letto? Le chiedo questo perché vista l'età il mio timore sono le piaghe o disturbi circolatori ( ieri sera ad esempio le hanno fatto una puntura di eparina). Grazie per l' attenzione
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Bisognerebbe che Lei riportasse il referto della tac cerebrale e, se ne hanno fatto di una, il primo ed il più recente.
Il comportamento verso un paz. come da Lei descritto varia in funzione delle sue peculiarità.

Perchè assumeva il Coumadin? Ha altre patologie? Prima si muoveva liberamente?...
In linea di massima, mi sembra che il comportamento dei Colleghi sia giusto e così si fanno correre meno rischi alla paz.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
La ringrazio infinitamente per la celerita' nella risposta. Purtroppo io non ho in mano il referti della TAC, so solo che all'ultimo controllo hanno detto che la quantita' di sangue era sostanzialmente stabile, ma la situazione poteva essere giudicata positiva in quanto la nonna non mostrava segni neurologici. Gli anticoagulanti li prendeva per il rischio ictus, in quanto ipertesa. Soffre di osteoporosi (grave) e diverticolite. Era perfettamente autonoma, cognitivamente presente e capace di deambulare. In pratica sostiene anche Lei che la degenza per il riassorbimento dell'ematoma debba essere fatta a letto? Grazie ancora per la disponibilità
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Per il letto, dipende da tante cose: stato di vigilanza, deficit presenti, ipertensione endocranica...Se fanno l'eparina vuol dire che si preoccupano di eventuali trombi (forse aggiungerei mobilità almeno passiva agli arti, specie inf., e l'uso di calze elastiche).
Ma sicuramente, i Colleghi che la seguono si stanno comportando al meglio e, a distanza, mi pare anche in maniera efficace.
Cordialità.
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Utente
Utente
La ringrazio per le rassicurazioni..purtroppo pero' da lunedi' mattina ho notato un cambiamento nella nonna, consistente nell'essere piu' confusa e nel mostrare problemi di memoria a breve termine. Riconosce tutti noi familiari ma perde continuamente il filo del discorso e spesso parla secondo la sua logica. In altri momenti e' invece piu' presente ed orientata. Capisco il danno dato dall'ematoma... Ma possiamo noi familiari nutrire qualche speranza che la nonna possa andare incontro ad un recupero delle abilita' cognitive? A volte anche la semplice speranza aiuta... La ringrazio infinitamente
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Si può e si deve sempre sperare, perchè solo avendo fiducia nel successo del trattamento che ci si impegna a fondo.
Cordialmente.
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Utente
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Gentile Dottore, la aggiorno sulle ultime novità... Mercoledì abbiamo chiamato il 118 per un ricovero urgente (nel frattempo la nonna era stata dimessa dall'ospedale ed era in una struttura protetta in quanto i medici avevano detto che aveva solo bisogno di stare a letto) perchè non era più lucida, molto confusa ed estremamente assopita. Temevamo che nel frattempo fosse sopraggiunta un'altra emorragia.... E' stata sottoposta a TAC urgente che in realtà ha evidenziato che l'ematoma si stava riassorbendo e che il decorso procedeva bene. Ci è stato detto che la nonna si trovava in quello stato (definito quasi comatoso) perchè aveva livelli di sodio bassissimi, ai limiti della compatibilità con la vita (parole del medico). Tralasciando la rabbia che provo in questo momento per il fatto che l'ospedale, consapevole di questa carenza, NON ha lasciato scritto nulla sul referto della dimissione facendoci perdere tempo prezioso, la mia preoccupazione ora riguarda gli eventuali danni cerebrali subiti. I medici dicono che dovrebbe essere reversibile... lei cosa ne pensa? Ripeto...fino a domenica era perfettamente lucida ed orientata....la grave mancanza di sodio (111) può aver causato danni permanenti?
La ringrazio ancora per la cortesia sempre mostrata.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Di norma ho visto che i deficit da iper- ipo osmolarità rientravano.
Auguri cordiali.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio di nuovo per le risposte "incoraggianti" che ci fanno ben sperare... Se non le dispiace vorrei aggiornarla sulle ultime novità.. La situazione cognitiva della nonna sembra essere decisamente migliorata..ogni giorno mi appare più lucida ed orientata. Alla visita di ieri la situazione mi è sembrata davvero soddisfacente se non fosse per un ulteriore problema sopraggiunto... Non riesce più ad avere consapevolezza delle feci...nel senso che non si rende conto di essere sporca. Mi chiedo...è anche questa una complicanza neurologica che tenderà presumibilmente a rientrare? Specifico che in seguito al trauma cranico tale fenomeno non si era verificato ed è emerso in seguito alla mancanza di sodio.
La ringrazio ancora per la cortese attenzione manifestata.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ho visto addirittura paz. mangiare le proprie feci (coprofagia), ma i disturbi ciò nonostante regredirono...
La regressione dei disturbi non dipendono da quegli episodi che sono la conseguenza del danno cerebrale.
Se la nonna migliora psichicamente, è da ritenere che anche i disturbi conseguenti al danno cerebrale tenderanno a regredire più o meno velocemente.
Importante, in questa fase, è che la paz. venga mobilizzata ai 4 arti tutti i giorni e anche più volte al giorno (questo possono farlo anche i familiari quando vanno in visita) per impedire che si formino trombi, specie agli arti inf. e/o agli arti paretici, che potrebbero embolizzare verso i polmoni creando serissimi problemi.
Auguri cordiali.
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