Protusione con osteofitosi

Egregi Dottori,
mio marito 63enne è affetto da mielopatia cervicale da alcuni anni.
Sottoposto ad intervento chirurgico nel 2009 con approccio anteriore al rachide cervicale e con l'inserimento di un dispositivo interposto tra i somi C5 e C7 attraverso il soma C6 e staffa anteriore e viti metalliche posizionate nei somi di C5 e C7 ha registrato un leggero miglioramento nell'uso degli arti superiori.
Attualmente,lamenta forti dolori alla colonna con interessamento anche delle gambe soprattutto nella posizione distesa .
Si è rivolto al chirurgo che ha effettuato l'intervento il quale lo ha indirizzato verso una nuova RM cervicale e successivamente verso una TC SPIRALE della COLONNA CERVICALE ; ambedue gli esami evidenziano un quadro piuttosto complesso e di non semplice soluzione.
Prima di procedere con i passi successivi,gradrirei conoscere anche un parere di Voi Specialisti e indico a tale proposito il referto della TC :
Presenza di protusione disco-osteofitaria posteriore che impronta il sacco durale a livello dello spazio dicale C3-C4; evidenti produzioni osteofitosiche margino-somatiche C5-C6 in sede paramediana dx e C6-C7 in sede paramediana bilaterale che improntano le strutture radicolari .
Il neurochirurgo consultato si è mostrato alquanto titubante verso un nuovo intervento e la mia domanda è questa : - Non si è ritenuto all'altezza dell'impegno oppure non ci sono margini di sicurezza per intervenire ?
A Voi chiedo, umilmente, una risposta chiara e diretta,sia pure nella situazione di un consulto a distanza,e un'indicazione precisa in rapporto ai rischi e ai benefici di un eventuale intervento .
In attesa di una Vostra risposta,invio cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
senza vedere le immagini e senza valutare i sintomi di Suo marito, non è possibile dare una risposta, anche perchè i generici sintomi riferiti possono avere altra origine.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Egregio,dottor Migliaccio
comprendo benissimo la Sua prudenza nel pronunciarsi a distanza e non mi aspettavo una diagnosi ,ma soltanto un' indicazione sul da farsi .
Le chiedo di immedesimarsi in una persona bisognosa di cure che non sa a quale Santo rivolgersi per mitigare la propria sofferenza ,quando non riesce ad ottenere indicazioni corrette neppure da chi è deputato a farlo .
Mi riferisco,in particolare,al medico di famiglia che ha consigliato a mio marito di rivolgersi a Medici specialisti della colonna più che ad un neurochirurgo ingenerando in tal modo confusione ed incertezza ,senza fornirgli ,tra l'altro ,nè un nominativo né un indirizzo e alludo anche al neurochirurgo che lo ha operato e che ben conosce il suo quadro clinico...
Chi ha il compito di indirizzare un malato sulla strada da percorrere ?
Io,per suo conto,ho scelto anche il web e ,nella fattispecie Medicitalia, per saperne di più .
Lei gentilmente ha risposto al mio quesito e ora La invito a fare un piccolo sforzo in più e,tenendo conto del referto della TC che Le ho riportato fedelmente, Le chiedo un suggerimento, sia pure molto generico, sulla strada da intraprendere .
Per quanto riguarda le immagini,non avrei alcun problema a mostrargliele se sapessi dove inviargliele ...
Per intanto,La ringrazio di avermi dedicato parte del Suo tempo e La saluto cordialmente.

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Nel referto della TC non si fa cenno all'intervento, per cui la trascrizione non è poi del tutto fedele.
L'invio delle immagini ( i miei recapiti non sono segreti) non servirebbe a molto perchè il <da farsi> dipende dal capire se e come i sintomi dipendono da quanto evidenziato oppure se da altre cause eventualmente da indagare.

Cordialmente