Mielopatia spondilogenetica
Ho 39 anni e il 21 dicembre scorso sono stato oggetto del seguente intervento "corpectomia c5 e sostituzione con protesi ADD in titanio e discectomia cc34 con posizionamento di cage intersomatica cervios n6 e placca osmium con viti somatiche c3 c6", questo si era reso necessario per una mielopatia spondilogena con tetraparesi spastica (detto molto approsimativamente dato che la rmn era tremenda come diagnosi).
A 20 gg. dall'intervento sono migliorato praticamente in tutto ma alcuni sintomi sono ancora presenti ed ho paura che me li porterò dietro tutta la vita come mi ha prospettato anche il mio neurochirurgo.
Spesso ho, nel camminare, la scossa lungo tutto il corpo ogni volta che appoggio i piedi a terra ed allora riprendo a zoppicare, non come prima di operarmi ma abbastanza evidente.
Ho un dolore abbastanza intenso dietro il ginocchio e lungo il retro coscia e questo è un dolore nuovo che prima non avevo, onestamente è anche l'unico dolore che ho dato che da questo punto di vista sono rinato (prima collo e braccio erano insopportabili).
Volevo sapere se esiste riabilitazione che può aiutarmi oppure medicinali che aiutino i miei nervi (io credo sia un problema di nervi quello del dolore alla gamba), oppure se anche secondo voi il mio midollo ha avuto danni irreparabili.
E' possibile che l'umido del luogo dove abito (90% medio) in questo periodo invernale mi crei più problemi di quelli che potrei avere in estate?
Il collare Philadelphia che porto mi sta dando seri problemi alla muscolatura cervicale, volevo sapere quale è il suo beneficio dato che dovrei portarlo ancora 30 gg. oppure se posso iniziare a toglierlo o sostituirlo con uno meno invasivo e più morbido, in sostanza quale è la sua utilità?
E' vero che questo tipo di intervento in un lasso di tempo relativamente breve (circa 5 anni) dà problemi alle vertebre lombari e può causare ernie?
Un ultima cosa, sono un cuoco e vorrei rientrare al lavoro al più presto, il mio quadro clinico attuale è quello sopra esposto e volevo sapere se è compatibile con il mio lavoro, preciso che non sollevo pesi ma sto molto in piedi (anche 9 ore) ed il mio collo spesso ha una posizione verso il basso (tagliare cibi, impiattare, cucinare in genere), è meglio che aspetto ancora oppure posso rientrare a breve in cucina?
Mi scuso per la moltitudine di domande ma sono curioso e preoccupato in egual misura.
Nel ringraziarvi cordialmente saluto.
Francesco Aliboni
A 20 gg. dall'intervento sono migliorato praticamente in tutto ma alcuni sintomi sono ancora presenti ed ho paura che me li porterò dietro tutta la vita come mi ha prospettato anche il mio neurochirurgo.
Spesso ho, nel camminare, la scossa lungo tutto il corpo ogni volta che appoggio i piedi a terra ed allora riprendo a zoppicare, non come prima di operarmi ma abbastanza evidente.
Ho un dolore abbastanza intenso dietro il ginocchio e lungo il retro coscia e questo è un dolore nuovo che prima non avevo, onestamente è anche l'unico dolore che ho dato che da questo punto di vista sono rinato (prima collo e braccio erano insopportabili).
Volevo sapere se esiste riabilitazione che può aiutarmi oppure medicinali che aiutino i miei nervi (io credo sia un problema di nervi quello del dolore alla gamba), oppure se anche secondo voi il mio midollo ha avuto danni irreparabili.
E' possibile che l'umido del luogo dove abito (90% medio) in questo periodo invernale mi crei più problemi di quelli che potrei avere in estate?
Il collare Philadelphia che porto mi sta dando seri problemi alla muscolatura cervicale, volevo sapere quale è il suo beneficio dato che dovrei portarlo ancora 30 gg. oppure se posso iniziare a toglierlo o sostituirlo con uno meno invasivo e più morbido, in sostanza quale è la sua utilità?
E' vero che questo tipo di intervento in un lasso di tempo relativamente breve (circa 5 anni) dà problemi alle vertebre lombari e può causare ernie?
Un ultima cosa, sono un cuoco e vorrei rientrare al lavoro al più presto, il mio quadro clinico attuale è quello sopra esposto e volevo sapere se è compatibile con il mio lavoro, preciso che non sollevo pesi ma sto molto in piedi (anche 9 ore) ed il mio collo spesso ha una posizione verso il basso (tagliare cibi, impiattare, cucinare in genere), è meglio che aspetto ancora oppure posso rientrare a breve in cucina?
Mi scuso per la moltitudine di domande ma sono curioso e preoccupato in egual misura.
Nel ringraziarvi cordialmente saluto.
Francesco Aliboni
[#1]
gentile signore,
mi domando perchè non ponga tali quesiti al collega chirurgo che l'ha operata. perchè tutte le informazioni che lei chiede fanno parte di argomento di colloquio a fine ricovero e più ancora nelle successive visite di controllo. Sono certo che il collega sarà pronto a dare risposta alla sua 'curiosità' e più ancora alla sua preoccupazione.
Tanto più che lei non dà alcuna notizia sugli esami radiologici eseguiti prima e dopo l'intervento.
comunque:
- esiste la possibilità anzi ritengo necessario un trattamento FKT nel suo caso;
- è anche possibile che il suo midollo abbia già danni stabili non sensibili ad ulteriori trattamenti;
- è possibile che l'umidità atmosferica influisca genericamente sulle sue articolazioni e provochi maggiore sensibilità in corrispondenza delle cicatrici chirurgiche, ma è argomento poco scientifico;
- è usualmente prescritto l'uso continuativo di un collare cervicale (il Philadelphia va benissimo) per 45 giorni postoperatori;
- è totalmente senza senso l'affermazione che l'intervento subito possa provocare altre ernie, tantomeno a livello lombare (???);
- è probabile che il lavoro di cuoco ( ma maitre o aiutante ai fornelli) sia incompatibile con le sue condizioni.
Spero di aver dato sia pure sommarie risposte alle sue domande, che meglio vanno indirizzate a chi può prendere visione dei suoi dati clinici e radiologici.
Cordiali salurti,
mi domando perchè non ponga tali quesiti al collega chirurgo che l'ha operata. perchè tutte le informazioni che lei chiede fanno parte di argomento di colloquio a fine ricovero e più ancora nelle successive visite di controllo. Sono certo che il collega sarà pronto a dare risposta alla sua 'curiosità' e più ancora alla sua preoccupazione.
Tanto più che lei non dà alcuna notizia sugli esami radiologici eseguiti prima e dopo l'intervento.
comunque:
- esiste la possibilità anzi ritengo necessario un trattamento FKT nel suo caso;
- è anche possibile che il suo midollo abbia già danni stabili non sensibili ad ulteriori trattamenti;
- è possibile che l'umidità atmosferica influisca genericamente sulle sue articolazioni e provochi maggiore sensibilità in corrispondenza delle cicatrici chirurgiche, ma è argomento poco scientifico;
- è usualmente prescritto l'uso continuativo di un collare cervicale (il Philadelphia va benissimo) per 45 giorni postoperatori;
- è totalmente senza senso l'affermazione che l'intervento subito possa provocare altre ernie, tantomeno a livello lombare (???);
- è probabile che il lavoro di cuoco ( ma maitre o aiutante ai fornelli) sia incompatibile con le sue condizioni.
Spero di aver dato sia pure sommarie risposte alle sue domande, che meglio vanno indirizzate a chi può prendere visione dei suoi dati clinici e radiologici.
Cordiali salurti,
Dr. Alessandro Rinaldi
[#2]
Ex utente
Per prima cosa la ringrazio di cuore per la gentilezza e la precisione delle risposte.
Non ho ancora avuto modo di parlare con il chirurgo che mi ha operato dato che la prima visita successiva all'intervento l'avrò il 5 febbraio.
Quando sono stato dimesso il quadro era ancora poco stabile ed i dubbi che le ho illustrato sono iniziati a sorgermi da circa un decina di giorni.
Qui di seguito le scrivo gli esiti della risonanza pre operatoria e quelli della radiografia post operatoria.
La giunzione bulbo midollare ed il midollo cervico dorsale esaminati sono normali per morfologia e caratteristiche di segnale, rachide cervicale con inversione della fisiologica lordosi.
Segni degenerativi disco somatici con caduta di segnale intradiscale nelle immagini t2 dipendenti sono presenti in corrispondenza degli spazi intersomatici nel tratto di rachide compreso fra c3 e c7.
A tale livello sono inoltre presenti diffusi segni di spondilosi osteofitosica a maggior espressione in sede c4 c5 c6 .
Stenosi cervicale di grado elevato del tratto c3 c6.
A c3 c4 ernia discale a sviluppo paramediano laterale dx che tende a scivolare cranialmente improntando il sacco durale.
A c4 c5 ernia discale mediana con impronta ad ampio raggio sul sacco durale.
A c6 c7 grossolana erniazione discale a sviluppo laterale dx che oblitera lo spazio subdurale premidollare determinando importante impronta compressiva midollare, concomita stenosi del canale cervicale.
A c6 c7 protrusione discale in sede essenzialmente mediana che impronta lo spazio sub aracnoideo premidollare.
Questa era la RM che io le riporto pari pari.
Dopo l'intervento la radiografia invece diceva che erano evidenti gli attesi esiti dell'intervento in assenza di complicanze.
L'intervento è nella mia precedente comunicazione.
Il mio medico di base (del quale onestamente ho sempre meno fiducia dato che lui in questa vicenda ha sempre sostenuto che il mio era uno strappo al collo e mai in due mesi dove degeneravo di ora in ora mi ha mai segnato un esame strumentale ma mi imbottiva di cortisone alla fine io a pagamento mi sono fatto la rm di cui sopra) sostiene che i dolori al retro gamba sono indipendenti all'intervento ma riguardano altre eventuali patologie e che la scossa è normale dato che il quadro deve ancora stabilizzarsi.
Seguirò senz'altro il suo consiglio di fare riabilitazione dato che le gambe in effetti soprattutto la destra non vanno bene per niente; non riesco proprio a camminare correttamente diritto.
Riguardo al lavoro sono primo chef della mia cucina ma purtroppo lei ha ragione, sfortunatamente rientro il 26 dato che non posso permettermi ulteriori pause, spero solo di non aggravare il mio quadro un pò precario, se poi sarò un pò più lento nelle mie mansioni poco male.
A prescindere dalle cose che mi ha detto e per le quali le rinnovo i miei rinfraziamenti lo stare sempre in piedi è dannoso?
La saluto cordialmente
Non ho ancora avuto modo di parlare con il chirurgo che mi ha operato dato che la prima visita successiva all'intervento l'avrò il 5 febbraio.
Quando sono stato dimesso il quadro era ancora poco stabile ed i dubbi che le ho illustrato sono iniziati a sorgermi da circa un decina di giorni.
Qui di seguito le scrivo gli esiti della risonanza pre operatoria e quelli della radiografia post operatoria.
La giunzione bulbo midollare ed il midollo cervico dorsale esaminati sono normali per morfologia e caratteristiche di segnale, rachide cervicale con inversione della fisiologica lordosi.
Segni degenerativi disco somatici con caduta di segnale intradiscale nelle immagini t2 dipendenti sono presenti in corrispondenza degli spazi intersomatici nel tratto di rachide compreso fra c3 e c7.
A tale livello sono inoltre presenti diffusi segni di spondilosi osteofitosica a maggior espressione in sede c4 c5 c6 .
Stenosi cervicale di grado elevato del tratto c3 c6.
A c3 c4 ernia discale a sviluppo paramediano laterale dx che tende a scivolare cranialmente improntando il sacco durale.
A c4 c5 ernia discale mediana con impronta ad ampio raggio sul sacco durale.
A c6 c7 grossolana erniazione discale a sviluppo laterale dx che oblitera lo spazio subdurale premidollare determinando importante impronta compressiva midollare, concomita stenosi del canale cervicale.
A c6 c7 protrusione discale in sede essenzialmente mediana che impronta lo spazio sub aracnoideo premidollare.
Questa era la RM che io le riporto pari pari.
Dopo l'intervento la radiografia invece diceva che erano evidenti gli attesi esiti dell'intervento in assenza di complicanze.
L'intervento è nella mia precedente comunicazione.
Il mio medico di base (del quale onestamente ho sempre meno fiducia dato che lui in questa vicenda ha sempre sostenuto che il mio era uno strappo al collo e mai in due mesi dove degeneravo di ora in ora mi ha mai segnato un esame strumentale ma mi imbottiva di cortisone alla fine io a pagamento mi sono fatto la rm di cui sopra) sostiene che i dolori al retro gamba sono indipendenti all'intervento ma riguardano altre eventuali patologie e che la scossa è normale dato che il quadro deve ancora stabilizzarsi.
Seguirò senz'altro il suo consiglio di fare riabilitazione dato che le gambe in effetti soprattutto la destra non vanno bene per niente; non riesco proprio a camminare correttamente diritto.
Riguardo al lavoro sono primo chef della mia cucina ma purtroppo lei ha ragione, sfortunatamente rientro il 26 dato che non posso permettermi ulteriori pause, spero solo di non aggravare il mio quadro un pò precario, se poi sarò un pò più lento nelle mie mansioni poco male.
A prescindere dalle cose che mi ha detto e per le quali le rinnovo i miei rinfraziamenti lo stare sempre in piedi è dannoso?
La saluto cordialmente
[#3]
Buon giorno
Per quanto riguarda il suo lavoro se non deve sottoporsi a carichi pesanti non credo vi siano grossi problemi nel rimanere in piedi. Magari usi il collare.
Il dolore agli arti inferiori potrebbe essere in relazione a discopatie lombari per cui
1. Quando ripeterà un rm controllo la allarghi in regione lombare.
2. La fkt potrebbe essere utile anche li.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda il suo lavoro se non deve sottoporsi a carichi pesanti non credo vi siano grossi problemi nel rimanere in piedi. Magari usi il collare.
Il dolore agli arti inferiori potrebbe essere in relazione a discopatie lombari per cui
1. Quando ripeterà un rm controllo la allarghi in regione lombare.
2. La fkt potrebbe essere utile anche li.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Grazie delle risposte.
Sono un pò più tranquillo relativamente al lavoro che tra pochi giorni riprendo, fra l'altro con un matrimonio da 120 persone.
Il collare è un tasto dolente dato che da una parte mi rendo conto che fino al 9 febbraio devo portarlo dall'altra sono veramente "stanco" di farci i conti.
Mi da fastidio ai muscoli cervicali essendo decisamente invasivo.
Potrei usarne uno più morbido per l'ultimo periodo?
In ogni caso l'utilità del collare è quella di impedire al collo di fare movimenti bruschi nel mentre avviene la fusione fra i vari corpi in titanio applicati e le altre vertebre oppure ha anche altre utilità?
Chessò un più corretto posizionamento cervicale o magari altro ancora.
Riguardo alla fisioterapia alla regione lombare che lei mi consiglia è meglio iniziarla dopo aver fatto esami strumentali oppure posso iniziarla a prescindere dalla presenza di problemi o meno alla regione lombare.
Grazie e cordiali saluti.
Sono un pò più tranquillo relativamente al lavoro che tra pochi giorni riprendo, fra l'altro con un matrimonio da 120 persone.
Il collare è un tasto dolente dato che da una parte mi rendo conto che fino al 9 febbraio devo portarlo dall'altra sono veramente "stanco" di farci i conti.
Mi da fastidio ai muscoli cervicali essendo decisamente invasivo.
Potrei usarne uno più morbido per l'ultimo periodo?
In ogni caso l'utilità del collare è quella di impedire al collo di fare movimenti bruschi nel mentre avviene la fusione fra i vari corpi in titanio applicati e le altre vertebre oppure ha anche altre utilità?
Chessò un più corretto posizionamento cervicale o magari altro ancora.
Riguardo alla fisioterapia alla regione lombare che lei mi consiglia è meglio iniziarla dopo aver fatto esami strumentali oppure posso iniziarla a prescindere dalla presenza di problemi o meno alla regione lombare.
Grazie e cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.4k visite dal 10/01/2013.
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