L5 - s1 dolore persistente

Sono una donna di 42 anni, a giugno del 2006 ho fatto una microdiscectomia L5-S1, aprendo gli occhi dopo che era svanita l'anestesia avevo molto piu' dolore di prima alla gamba destra. Invece del promesso sollievo ho sentito un grave peggioramente immediato.
Per farla breve sono andata avanti con cicli di punture di cortisone, antidolorifici vari, fisioterapia, nuoto, infiltrazione TC guidata al piriforme, infiltrazione TC guidata al pudendo, gabapentin senza risolvere nulla. Mi hanno fatto una neurolisi dei nervi femoro-cutanei bilaterle promettendomi che il dolore scompare : non e' scomparso e non e' scomparsa nemmeno una zona sulla coscia laterale destra dove ho perso la sensibilita' ma sfiorando la pelle e' come toccare una parte ustionata, e' molto strano. Questa insensibilita' persiste anche adesso ed è comparsa insieme al problema della vescica.
A marzo 2007 e' sorto il problema dell'incontinenza di urgenza/frequenza che tengo sotto controllo con 1200 mg di gabapentin/giorno. Appena scendo <900 mg, il problema si ripresenta. Farmaci come Vesiker ecc. non hanno sortito nessun effetto su di me.

Ho fatto una RMN 2 settimane fa e il referto e' il seguente :
Indagine realizzata in tecnica spin-eco sia prima che dopo infusione endovenosa di mdc. Nei limiti della norma l'allineamento dei metameri vertrebrali con manifestazioni spondilosiche a L4-L5 ed L5-S1. Il cono midollare e' di normale morfologia e segnale.
A L4-L5 il disco interposto e' interessato da alterazioni di segnale nel contesto di tipo degenerativo con marcata protrusione discale posteriore mediana paramediana bilaterale
A L5-S1, sede in anamnesi di pregresso intervento chirurgico, il disco interposto e' parzialmente abbassato di spessore e interessato da alterazioni di segnale nel contesto di tipo degenerativo con marcata protrusione discale posteriore mediana ds associata ad una modesta quantita' di tessuto cicatriziale post-resezione chirurgica a parziale enhancement dopo infusione endovenosa di mdc localizzato in sede posteriora paramediana ds che comporta una parziale obliterazione del grasso periradicolare attorno all'emergenza della I radice sacrale di ds. Nei limiti della norma i diametri del canale rachideo.
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Poi ho fatto un EMG agli arti inferiori con questo risultato :
MM. GEMELLO MED., PL, TIB. ANT. DX E SX: ATT. SPONT. JASPERS E FIB.++NEL GM DX PUM DI DURATA NELLA NORMA, MEDIA NEL GEMELLO MED DX PER ASSOCIATE FORME INCREMENTATE ED IN MINOR MISURA NEL PL DX. RECLUT. IN PRO.
ENG NELLA NORMA.
LIEVI/MODICI SEGNI DI DENERVAZIONE CRONICA NEI MUSCOLI TRIBUTARI DI L5 ED S1 A DX CON ASSOCIATI SEGNI DI DENERVAZIONE IN FASE ATTIVA IN S1 DX.

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Il mio problema e' che mi fa male stare seduta a lungo, mi fa male stare in piedi per lungo tempo, mi fa male guidare la macchina, dopo passeggiate che superano un certo percorso mi aumenta il dolore. Il dolore e' nel gluteo, anca destra, lungo la gamba dietro fino a sotto il tallone, sempre piu' spesso anche sul lato anteriore della gamba, ginocchio compreso. Quando non ho dolore vero, ho sempre un bruciore fortissimo. Molto spesso non trovo la posizione nel letto in quanto appoggiandomi pancia all'aria mi fa male una parte della schiena e provoca un aumento del dolore lungo la gamba.

Cosa dovrei fare adesso e soprattutto a chi mi posso rivolgere ora ? Vorrei conoscere la Sua opinione in merito e Le chiedo gentilmente se mi puo' indicare un neurochirurgo in zona Milano, Varese, Legnano. Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
da quanto Lei ha riportato, sembra che la radice S1 sia ancora molto sofferente per presenza di reazioni cicatriziali, ma per una diagnosi certa, è necessario sia visitarLa che vedere tutta la documentazione clinica.
Se Lei è così sofferente penso comunque che un reintervento si imponga.
Disponibile per ulteriori eventuali chiarimenti,La saluto cordialmente
[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Grazie della sollecita risposta. Non pensa - per Sua esperienza - che un secondo intervento peggiori ulteriormente la situazione ? Una nuova cicatrice aumenterebbe la compressione nel tempo ? Chi mi garantisce che dopo non sto peggio di adesso ? Questa è la mia paura.
Saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Cara signora,
non è solo la cicatrice che probabilmente Le dà i sintomi, ma anche, mi pare di capire, ancora un residuo di disco e un abbassamento dello spazio vertebrale.
La garanzia, al momento, è di esclusiva delle attività commerciali e non della medicina che ancora attività commerciale non lo è diventata del tutto, ma ci manca poco...
In ogni caso, gentile signora, per poter decidere è necessaria una valutazione diretta complessiva per valutare sia se è necessario un reintervento sia, eventualmente, quale tecnica utilizzare.
Con cordialità
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Caro Dottore,
so eseguire i test che fanno : camminare sulle punte, sui talloni, la manovra Lasegue non mi fa male e riesco a farmi alzare la gamba abbastanze....quello che mi attanaglia è il dolore e questa sensazione di bruciore fortissimo ma siccome riesco a fare le altre cose che mi vengono chieste, mi è capitato di sentirmi dire che non ho nulla !
Secondo lei, come è possibile che subito dopo l'intervento il dolore è peggiorato invece di migliorare ?
E Le chiedo ancora, per esperienza, per casi trattati - un intervento su una parte già operata, in quanti casi è risolutivo ? Parliamo di semplice statistica, certo che la medicina non e' matematica.
Grazie ancora.
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Cara signora,
non so dirLe se nel Suo caso c'è da rioperare o instaurare una terapia fisica se non si esaminano tutta la documentazione clinica e non si valutano bene i suoi sintomi con un esame diretto..
Alla Sua domanda posso rispondere che, se dallo studio accurato del caso scaturisce l'indicazione all'intervento e alle eventuali tecniche da attuare per quella determinata situazione, nella maggioranza dei casi l'intervento è risolutivo.

Cordialmente

Dr.Giovanni Migliaccio