Filum terminale

Salve,
mi chiamo alessandro sono un ragazzo di 23 anni della provincia di Bari voglio raccontarvi in breve la mia storia. Da quando ero piccolo mi è stata diagnosticata una ipercifosi e scoliosi. In italia ho consultato vari medici che alla fine però non sono mai riusciti a risolvere, nemmeno in parte, il problema. All’età di 17 il prof De Moreau di Lione mi ha fatto un busto di gesso che ho portato per quasi un anno seguto poi da un busto mobile indossato solo la notte, senza nessun risultato. Dopo di ciò tutti i medici consultati mi hanno indicato varie soluzioni come palestra , ginnastica correttiva, piscina, letto ortopedico, fisioterapia, pancafit ecc… ma ovviamente nessuna si è rivelata efficave. Navigando su internet ho conosciuto il prof. ROYO, un medico spagnolo che con un intervento chiamato “resezione del filum terminale” riesce a risolvere gran parte dei problemi dovuti alla scoliosi e alla cifosi e soprattutto blocca l’avanzamento della malattia. Da premettere che il prof. Royo è stato il primo medico di tutti quelli consultati a richiedermi una risonanza magnetica da cui è inoltre risultato un ernia discale dorsale in stato avanzato con mielopatia da trazione con cifosi e scoliosi idiopatica.
In data 20/05/08 presso una clinica di Barcellona mi sono sottoposto all’intervento di resezione del filum terminale eseguito dal dott. Royo. L’intervento ha avuto ottimi risultati tra cui miglioramento della postura e scomparsa dei dolori.
Vorrei chiedervi come mai i medici italiani non richiedono mai una risonanza magnetica in merito a questo problema? Cosa ne pensano i medici italiani dell’intervento “resezione del filum terminale”?
E come mai in italia invece di questo metodo poco rischioso e poco invasivo viene usato ancora il metodo della decompressione suboccipitale?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Carissimo Alessandro,

la resezione del filum terminale è stata proposta dal Dr Royo per il trattamento della malformazione di Chiari I. Non esistono dati di letteratura scientifica che diano valore a tale tecnica nella patologia di Chiari, ovvero non esistono studi scientifici pubblicati su riviste internazionali che confermino la validità di tale intervento. Questo perchè la fisiopatologia della malformazione di Chiari riconosce una ridotta dimensione della fossa posteriore come fattore determinante la discesa delle tonsille cerebellari e non una trazione da parte del filum terminale.
Detto questo lei non riporta nessuna informazione a suo riguardo per quanto riguarda la patologia di Chiari. Ovvero lei aveva la malformazione di Chiari? In generale la sezione del filum è indicata nei casi di tethered cord, ovvero quando il midollo spinale è in sede più bassa del normale.
Maggiori indicazioni sulla decompressione posteriore in caso di Chiari I le può trovare al seguente link: http://www.springerlink.com/content/t6k763726792v428/
In ogni caso, soprattutto in presenza di una malformazione di Chiari, le suggerisco di fare uno studio RMN di controllo.

Cari saluti

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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Utente
Utente
Salve dr Perrini
la ringrazio della sua risposta. Prima di tutto volevo chiarire il fatto che riguarda la patologia di Chiari e cioè che NON sono per fortuna affetto da tale patologia. Dopo la visita dal prof Royo, la diagnosi è stata : mielopatia da trazione con cifosi e scoliosi idiopatica con ernia discale dorsale. La diagnosi del prof Royo è stata fatta ovviamente con lo studio di radiografie e RMN oltre ad una sua accurata visita. Come scritto sopra in data 20/05/08 presso una clinica di Barcellona mi sono sottoposto all’intervento di resezione del filum terminale eseguito dal dott. Royo. L’intervento ha avuto ottimi risultati tra cui miglioramento della postura e scomparsa dei dolori. Quindi detto questo non credo ci sia bisogno di effettuare una nuova risonanza magnetica come da lei suggerito.
Quindi come mai molta gente affetta da Chiari I(es. mia cugina) dopo essersi sottoposta all’intervento del prof Royo trova grandi miglioramenti già il giorno dopo l’inervento? Nonostante, come lei asserisce, la causa della patologia non sia la trazione del filum terminale.
Quando in italia ad un paziente viene diagnosticato il “tethered cord” la sezione del filum terminale viene fatta come quella eseguita dal prof. Royo?

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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Caro Alessandro,

In Italia come altrove, quando lo studio RMN mostra che il midollo spinale è trazionato verso il basso, ovvero termina non a L1 o L2 ma ad L3 od inferiormente, la sezione del filum terminale è il trattamento di scelta.
Non credo, e questo e buon senso e non medicina o scienza, che esistanto interventi identici per patologie completamente diverse (Chiari I, Siringomielia, cifosi dorsale, ernia dorsale etc.)
Per quanto riguarda i miglioramenti clinici occorre valutare in modo obiettivo in cosa consistano (deficit di forza, cefalea etc).
Inoltre come può leggere sul sito web dell'istituto di barcellona, dopo la sezione del filum in caso di chiari I lo studio RMN non mostra una ascesa delle tonsille, cosa che fra l'altro spesso si osserva dopo la decompressione posteriore (se vuole le mando il testo per esteso del lavoro citato nella nostra precednte discussione dove ci sono degli esami pre e post operatori molto indicativi in questo senso. Per finire perchè in caso di tethered cord i sintomi sono a carico della porzione di midollo più prossima allo stiramento (ovvero a livello del cono con disturbi urinari etc) ed in caso di chiari i sintomi sono a carico della fossa posteriore? e perchè in caso di chiari I erniano le tonsille ed il resto del midollo è in sede?
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Utente
Utente
Salve Dr Perrini
grazie della sua risposta, è stato davvero chiaro. Volevo chiederle solo un altra cosa. La mia patologia(mielopatia da trazione con cifosi e scoliosi idiopatica con ernia discale dorsale)come sarebbe stata curata da lei o da un altro medico in generale in italia? Quale è secondo lei la soluzione al mio problema??
In futuro protrei aver bisogno di queste informazioni!
La ringrazio anticipatamente.
E' stato davvero gentilissimo!!
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Caro Alessandro,

nel suo caso specifico occorre in prima istanza correlare i suoi sintomi con i reperti RMN. Ovvero, occorre curare lei e non le sue lastre. Per esempio una modesta cifoscoliosi in presenza di ernia dorsale comprimente il midollo spinale e magari segni di sofferenza midollare al livello dell'ernia deve far propendere al trattamento dell'ernia dorsale. Ovvero occorre poter stabilire cosa nel suo caso è la causa dei suoi sintomi mediante visita clinica e valutazione esami strumentali.
Cari saluti,
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Utente
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Grazie dr Perrini mi è stato davvero utile!