Ernie del disco trattamento del dolore

buona sera mi chiamo Romina ho 42 anni e da quando avevo 19 anni soffro di problemi alla colonna vertebrale.quando avevo 20 anni sono stata operata di ernia del disco L4L5 in micro chirurgia primo intervento a sassari nel reparto di neurochirurgia .pensavo di aver risolto tutti i problemi invece dopo 2 anni sono iniziati dei dolori fortissimi nevralgie dorsali resistenti anche hai piu forti anti dolorifici infatti dopo 15 flebo di anti dolorifici- una al giorno- mi e' stata somministrata la morfina che dopo qualche ora mi ha fatto stare molto meglio .dalla risonanza sono emerse 2 ernie dorsali D6-D7-D8D9 che arrivavano a lambire il midollo.Mi recai a verona da prof Pinna per un consulto il quale mi sconsiglio'l'operazione poiche ancora non c'erano danni neurologigi e purtroppo mi disse deve convivere col dolore cercando la terapia giusta per me....ho avuto l,ultima brutta crisi 10 anni fa 1 mese di letto...due settimane fa ho iniziato ad avere di nuovo dolori dorsali forti ho fatto risonanza il referto dice:riduzione di ampiezza e segnale per fenomeni disidratattivi,dei dischi intersomaticinel trattoD7-D10.
D6-D7 piccola ernia discale mediana che comprime lo spazio subaracnoideo anteriore
D7-D8 modesta protusione disco-artrosica mediana che comprime lo strato subaracnoideo anteriore
D8-D9piccola ernia discale paramediana sinistra che comprime lo spazio subaracnoideo anteriore
D9-D10protusione disco-artrosica mediana e paramediana che impronta lo spazio subaracnoideo anteriore
regolare volume e segnale del midollo esaminato
lei cosa mi consiglia? solo terapia del dolore?
quando avevo 22 anni pesavo solo 52 chili ora col cortisone sono arrivata a 95 non so come
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
ritengo come una "preliminare valutazione clinica neurologica diretta" presso chi si occupa di "medicina del dolore" sia il "primo step".
Esistono alternative alla neurochirurgia ed al trattamento farmacologico con oppiacei, tra l'altro scarsamente efficaci nel dolore a genesi neuropatica.
Ci sono farmaci più efficaci nella tipologia di dolore che la affligge.
Ci sono opzioni "bio-tech" (ad esempio l'invio di informazioni mediante la applicazione di elettrodi sulla superficie cutanea che percorrono le "vie del dolore" e "confondono" la decodificazione cerebrale a livello della corteccia somatosensoriale che legge le informazioni suddette come "assenza di dolore"). La metodica si chiama "scrambler therapy".
Ci sono opzioni più invasive come la applicazione di un neurostimolatore midollare.
Ci sono i "care givers": familiari, amici, persone care con le quali stabilire un rapporto empatico poichè "empathy relief pain" ovvero l'empatia da sollievo al dolore.
C'è che al dolore non ci si deve arrendere fino ad aver provato tutte le opzioni possibili.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com