Dolore cronico a circa dieci anni dall'operazione

Gentili Dottori,
Vi chiedo cortesemente un consiglio, consapevole che la cosa migliore sarebbe ricevere una visita di persona.
Quasi dieci anni fa sono stata operata per l'asportazione di un lipoma benigno di 2/3 cm alla caviglia sx;da quella volta ho sempre sentito continuamente dolore. Ho fatto ecografie che non hanno evidenziato nulla. È tutto a posto tranne il dolore,che è veramente forte. Quando cambia il tempo e in altri momenti che sinceramente non so collegare ad un motivo evidente,diventa insopportabile. Mi sono stati prescritti antidolorifici che non mi hanno dato sollievo e creme antinfiammatorie che a volte hanno alleggerito un po' il dolore quando si intensificava (lasciavo "cadere" sopra la crema dal tubetto). La mia Dott.ssa mi ha detto che probabilmente una piccola parte di un nervo é rimasto dove non doveva quando la cicatrice si è richiusa (usando altre parole,perdonate il mio linguaggio spicciolo).
Non mi butto mai giù di morale ma a volte il dolore é veramente troppo forte.Quando si intensifica particolarmente sono molto nervosa e non riesco a concentrarmi.
Per qualche tempo (2/3 anni ca) la caviglia ed il piede sx erano visibilmente più gonfi,tanto che dovevo comprare scarpe n.40 nonostante porti il 38.
Non so se può essere collegato,ma tempo fa ho fatto dei trattamenti estetici di radiofrequenza ai fianchi e mi è sembrato di avere gambe meno stanche e che il dolore si attenuasse leggermente.
Da qualche mese il mio medico mi ha consigliato di assumere Nicetile,che ha funzionato abbastanza (gli effetti sembrano durare),e ne sono felicissima. Saltuariamente faccio jogging,e dopo qualche mese di N.riesco a correre quasi sempre senza fasciature elastiche (prima,anche mettendomele,la caviglia mi si "storceva"dolorosamente ogni pochi passi,anche stando attenta all'appoggio;avevo anche scelto delle scarpe rinforzate nella parte interna,visto che a sx la mia gamba tende ad appoggiarsi verso la parte interna).
Ora riesco anche a toccare la parte della cicatrice senza sentire dolore eccessivo(devo ovviamente evitare di fare pressione,ma almeno non mi preoccupa troppo mettere sandali con laccetti o calzini).
Ho notato anche che,passando un cubetto di ghiaccio sulla zona,la parte insensibile si è ridotta di molto dopo l'assunzione di N.(ora é circa 8x4cm,mentre prima era sui 13/14x5) - dove per insensibile intendo che,toccandola,sento dolore ma é come se fosse del tutto"addormentata". Prima il dolore mi faceva sentire come se avessi qualcosa nella caviglia (tipo una lama),ora invece il dolore é più diffuso e "senza forma".
Mentre fino a poco tempo fa dall'esterno la mia situazione non si vedeva,ora sto iniziando visibilmente a zoppicare un po' ogni tanto (prima capitava molto di rado e camminando piano non si notava); anche se il dolore é diminuito,ora cammino peggio e ho meno forza.
Cosa potrei fare per migliorare la mia situazione?
Che tipo di professionista dovrei consultare nello specifico?
Grazie per l'attenzione. Cordialmente.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
come Lei giustamete intuisce, a distanza non è per nulla facile orientarsi in ipotesi diagnostiche.
In tutti questi anni non ha mai fatto accertamenti? Chi L'ha visitata si è limitato a prescrivere farmaci e creme? I sintomi sono sempre stati dolore e gonfiore o ha notato debolezza del piede? Il dolore è concentrato nella zona della cicatrice o si irradia verso le dita e/o verso la gamba?
Come vede sono necessarie molte notizie e soprattutto è necessario l'esame clinico per eventualmente prescrivere approfondimenti diagnostici che permetteranno di formulare una diagnosi.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Migliaccio, la ringrazio molto per avermi risposto.

L'unico esame che mi è stato prescritto è stata un'ecografia, il cui risultato era questo:
ECOGRAFIA RETROPIEDE MEDIALE SN
Nella norma l'ecostruttura dei piani cutanei e sottocutanei.
Nei limiti l'ecostruttura e le dimensioni del tendine tibiale posteriore.
Non significativo liquido in sede peritendinea.
Nei limiti i tendini flessori.
In particolare non significative alterazioni ecograficamente rilevabili nella sede del
riferito dolore.

Senza nulla togliere a ciò che ha ritenuto giusto il mio dottore, suppongo che la medicina offra anche altri strumenti per accertare se sono presenti lesioni ai nervi (o non so quale altro possa essere il problema).

Rispondendo alle sue domande, sarei veramente ben felice di capire che tipo di accertamenti dovrei fare, anzi vorrei farne veramente a breve perchè la mia situazione sta peggiorando e vorrei capire se posso farci qualcosa o, a quanto pare, se devo rassegnarmi a non camminare bene. Non ho la minima idea però di quale tipo di esami possa essere opportuno, per questo chiedo consiglio a voi Medici del forum.
Sento anche debolezza del piede e dolore che si irradia in verticale, sia sotto che sopra la cicatrice. Il lipoma si era formato a seguito dei lividi e gonfiori vari che ho avuto dopo un incidente stradale; dopo un po' di tempo rimaneva questa formazione dura che si è appunto rivelata essere un lipoma, che mi impediva di muovere come prima la caviglia.
Dopo l'operazione non mi è stato prescritto niente, solo a seguito di mie insistenze il mio dottore di quella volta mi ha consigliato di applicare creme antinfiammatorie, che non hanno avuto risultati. Ho continuato ad insistere per poter avere accertamenti ma non mi è stato indicato nulla, nè a livello di farmaci nè di esami. Qualche tempo fa a seguito di un trasferimento ho cambiato medico di base, e mi è stato prescritto Nicetile, come descrivevo nel post precedente, ed un'ecografia.
Fra l'altro per lavoro guido molto spesso e non vorrei che questo problema, peggiorando, mi possa causare problemi anche alla guida.

Lei (e gli altri Medici del forum che avranno la pazienza di leggere) cosa mi consigliereste di fare?

Grazie veramente.
Cordialità
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
non so se altri colleghi vorranno intervenire, ma per quanto mi riguarda non posso che ribadire che senza una valutazione diretta non è possibile dare indicazioni per esami o terapie.
Non è possibile non solo perchè si potrebbero dare indicazioni errate o non pertinenti, ma anche perchè si configurerebbe il reato di falso ideologico.

Con cordialità