Ernia espulsa

Gent.dottore le scrivo in merito alla mia situazione.mai avuto mal di schiena.faccio un lavoro pesante l infermiera e sono mamma di due bimbi di 4 e 1 anno che hanno come puó ben immagine bisogno di me. Ad agosto ho iniziato ad avere una leggera sciatalgia che ho curato con un banale fans poi la sciatalgia è diventata intensa fino a costringermi a letto senza più potermi alzare.ho preso di tutto fino agli oppiacei forti ma nessun sollievo.il referto della mia risonanza é il seguente : i dischi compresi tra l4 ed s1 presentano manifestazioni di disidratazione con riduzione di segnale a l4 l 5 il disco presenta una protrusione mediana che impronta il sscco durale e scolla il legamento longitudinale posteriore. A l 5 s 1si osserva un ernia parzialmente espulsa in sedeparamediana laterale dxresponsabile di una grossolana deformazione del sacco durale ma soprattutto della radice di s 1di dxalla sua emeegenzadel sacco durale e lungo tutto il suo decorso intracanalare.no altri reperti dirilievo.ieri mi e stata fatta una infiltrazione peridurale dolorosissoma con anestetico e cortisonico senza nessun effwtto.devo ripetere tale procedura tra una settimana e poi un altra.io sono disperata non riesco a fare nulla per i miei bimbi e senza nessuno che mi aiuti la situazione e tragica.mi dica cosa devo fare e se lei eventualmente potesse risolvere la mia situazione io verrei in capo al mondo. Grazie da una mamma sofferente
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
se c'è un'ernia espulsa che procura forte limitazione funzionale e intenso dolore che non recedono significativamente con la terapia medica, la terapia è solo chirurgica.
I farmaci possono essere efficaci, ma bisogna ricordare due concetti fondamentali:
1) il loro uso prolungato può arrecare effetti collaterali più o meno dannosi
2) essi agiscono sul dolore, che è un sintomo di una causa, ma non su questa.
Un disco estruso non ha più alcuna funzione fisiologica ed è quindi solo un elemento inutile che, comprimendo le strutture nervose vicine, le danneggia.

Ovviamente queste mie considerazioni vanno considerate generiche, in quanto l'indicazione a una terapia, sia medica che chirurgica, va posta visitando il paziente ( e Lei,per il lavoro che fa, lo sa bene)

Disponibile per eventuali ulteriori chirimenti, Le invio cordiali saluti


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Grazie dottore per la celere quanto graditissima risposta..quindi converrebbe che io pensassi all intervento?Lei opera a Milano anchein regime convenzionato ?che tipo di intervento a suo parere sarebbe consigliato ?

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Si, sono a Milano e la Struttura è convenzionata con il SSN.
Come Le dicevo è necessaria la valutazione diretta delle immagini e l'esame clinico sia per decidere se operare (come posso intuire, ma non confermare a distanza) che per come operare, ovvero la tecnica più appropriata da adottare al Suo caso.
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