Emorragia cerebrale

Mi rivolgo a voi in quanto una mia cara amica del 1952 in data 07/12/12 è stata colpita da emorragia cerebrale fronto-insulo-nucleare destra. In data 06/13 nel foglio di dimissioni dell'ospedale si legge: " Grave deterioramento cognitivo, severa eminattenzione sinistra, disfagia ed emiparesi spastica sx con scarso controllo di capo e tronco. Non è possibile la stazione eretta e la deambulazione. Esegue in modo incostante l'ordine semplice, pronuncia singoli fenomeni. Non è attualmente presente un canale di comunicazione adeguato. Per quanto sopra esposto il paziente non è attualmente in grado di esprimere le proprie opinionie di apporre la propria firma".
Detto questo trascorsi ulteriori 5 mesi in una casa di cura e con riabilitazione, visitata regolamente da amici e parenti notiamo un leggero miglioramento, nel senso che ci rendiamo conto che comprende cosa diciamo, scrive il proprio nome, quindi un grado di cognitività è presente. Continua a non camminare, viene alimentata regolarmente col sostegno di una persona. il problema che vorremmo poter capire e risolvere è il linguaggio. Agli inizi pronunciava qualche parola ora sono mesi che non parla più. Fa solo cenni di comprensione. I parenti più stretti hanno chiesto a pareri a diversi logopedisti ma senza alcuna speranza. Io non sono certo un medico, ma credo che il problema debba essere valutato sotto l'aspetto neurologico sicuramente.
Al momento mi limito a questi dati sperando che qualcuno possa indicarmi un percorso diverso considerato che sono passati ormai 12 mesi e sinceramente mi sarei aspettato un approccio diverso. Mi trovo nella provincia di Imperia. Vi ringrazio per un vostro gradito intervento.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
credo che la situazione clinica della Sua amica sia da considerarsi stabile, anche se il programma riabilitativo deve continuare.
Per quanto riguarda la parola, la possibilità di esprimersi, poichè l'evento emorragico si è verificato a destra, è verosimile che sia legato al danno cognitivo più che a una afasia, in quanto tale disturbo è legato a una particolare area che si trova nell'emisfero sinistro.
A distanza non saprei aggiungere altro.

Con i più cordiali saluti e auguri