Trauma cervicale
Salve gentili dottori,
vi scrivo perché purtroppo 2 anni fa ho subito un forte trauma cervicale, a seguito del quale non ho più potuto ne girarmi, ne alzare pesi, ne dedicarmi ai miei sport preferiti, insomma un abbassamento notevole della qualità di vita accompagnata da cefalea, vertigini, debolezza arti superiori, instabilità corporea e una serie di altri sintomi!Purtroppo dopo 2 anni ho ancora dolori e tensione cronica a livello della cervicale al punto di non poter più riuscire a piegare il collo per studiare, ho provato varie terapie: farmaci che mi hanno dato un attenuazione parziale e temporanea del dolore, fisioterapia e manipolazioni vertebrali che purtroppo non hanno dato l’effetto sperato.
Potendo descrivere il dolore e la tensione che provo posso affermare che questi si manifestano nella parte destra o sinistra della cervicale alternandosi, ovvero quando il dolore lo provo a destra la parte sinistra è relativamente libera e non tesa e viceversa quando compare a a sinistra. Questo succede da due anni tutti i giorni.
Premetto che ho sostenuto un notevole dispendio economico facendo terapie e esami che non miravano specificamente alla risoluzione del problema e esulavano addirittura dal problema in quanto in passato ancora sconosciuto.
L’esito della prima Rmn fatta al rachide cervicale risultava stranamente Negativa, per questo motivo ho cercato in tutti i modi di andare avanti forte dell’esito negativo ma i dolori erano tanto invalidanti che dopo 1 anno di sofferenze ho fatto esaminare la sopracitata risonanza magnetica al rachide cervicale ad un neuroradialogo molto specializzato e ha evidenziato quelle che secondo lui sono le cause del problema. Purtroppo un errore del tecnico che ha esaminato la Rmn Cervicale ha fuorviato i medici che si sono attenuti al referto cartaceo erroneamente negativo e non hanno esaminato le lastre non individuando il problema e facendomi passare un periodo a dir poco assurdo senza individuare ne curare la causa del mio problema.
Ad oggi finalmente ho i dati per poter chiedere un consulto serio e specifico prima di intraprendere la terapia che riporto qui, in seguito all’individuazione del problema risultante dalle seguenti analisi.
-RMN CERVICALE:
Inizio alterazioni morfologiche e strutturali di tipo degenerativo spondilosico e osteofitosico a carico dei metameri esaminati. Alterazione della statica con fulcro accessorio a C3-C4 dove il disco appare in lieve degenerazione ( disidratazione). A livello dello spazio intersomatico C5-C6 presenza di ernia discale ad estrinsecazione posteriore paracentrale destra. Il midollo non presenta alterazioni patologiche.
-EMG ARTI SUPERIORI: Sofferenza radicolare C6-C7 a destra.
Il dottore mi ha innanzitutto detto che il collo non potrà mai tornare quello di prima, avrò sempre dei dolori ma mi ha detto che la terapia da seguire per migliorare è la seguente:
Per ridurre l’infiammazione cronica mi ha consigliato un ciclo di INFILTRAZIONI MUSCOLARI PERIANGLIONARE E PERIRADICOLARE TC-RM GUIDATE CON MISCELA DI OSSIGENO OZONO TERAPIA (queste infiltrazioni dovrebbe farmele lui in persona e mi ha indicato la clinica ove le effettua).
Dopo queste infiltrazioni mi ha consigliato di fare per un lunghissimo periodo di tempo FISIOKINESI terapia (contando che sulla mia postura influisce anche una scoliosi lombare e dorsale ), secondo lui con questi interventi dovrei star molto meglio.
Per favore aiutatemi a capire se è questa la strada da seguire per star meglio, dopo 2 anni ho molto timore e non voglio spendere ingenti somme di denaro se il miglioramento non è auspicabile con questa terapia.
Vi ringrazio moltissimo.
vi scrivo perché purtroppo 2 anni fa ho subito un forte trauma cervicale, a seguito del quale non ho più potuto ne girarmi, ne alzare pesi, ne dedicarmi ai miei sport preferiti, insomma un abbassamento notevole della qualità di vita accompagnata da cefalea, vertigini, debolezza arti superiori, instabilità corporea e una serie di altri sintomi!Purtroppo dopo 2 anni ho ancora dolori e tensione cronica a livello della cervicale al punto di non poter più riuscire a piegare il collo per studiare, ho provato varie terapie: farmaci che mi hanno dato un attenuazione parziale e temporanea del dolore, fisioterapia e manipolazioni vertebrali che purtroppo non hanno dato l’effetto sperato.
Potendo descrivere il dolore e la tensione che provo posso affermare che questi si manifestano nella parte destra o sinistra della cervicale alternandosi, ovvero quando il dolore lo provo a destra la parte sinistra è relativamente libera e non tesa e viceversa quando compare a a sinistra. Questo succede da due anni tutti i giorni.
Premetto che ho sostenuto un notevole dispendio economico facendo terapie e esami che non miravano specificamente alla risoluzione del problema e esulavano addirittura dal problema in quanto in passato ancora sconosciuto.
L’esito della prima Rmn fatta al rachide cervicale risultava stranamente Negativa, per questo motivo ho cercato in tutti i modi di andare avanti forte dell’esito negativo ma i dolori erano tanto invalidanti che dopo 1 anno di sofferenze ho fatto esaminare la sopracitata risonanza magnetica al rachide cervicale ad un neuroradialogo molto specializzato e ha evidenziato quelle che secondo lui sono le cause del problema. Purtroppo un errore del tecnico che ha esaminato la Rmn Cervicale ha fuorviato i medici che si sono attenuti al referto cartaceo erroneamente negativo e non hanno esaminato le lastre non individuando il problema e facendomi passare un periodo a dir poco assurdo senza individuare ne curare la causa del mio problema.
Ad oggi finalmente ho i dati per poter chiedere un consulto serio e specifico prima di intraprendere la terapia che riporto qui, in seguito all’individuazione del problema risultante dalle seguenti analisi.
-RMN CERVICALE:
Inizio alterazioni morfologiche e strutturali di tipo degenerativo spondilosico e osteofitosico a carico dei metameri esaminati. Alterazione della statica con fulcro accessorio a C3-C4 dove il disco appare in lieve degenerazione ( disidratazione). A livello dello spazio intersomatico C5-C6 presenza di ernia discale ad estrinsecazione posteriore paracentrale destra. Il midollo non presenta alterazioni patologiche.
-EMG ARTI SUPERIORI: Sofferenza radicolare C6-C7 a destra.
Il dottore mi ha innanzitutto detto che il collo non potrà mai tornare quello di prima, avrò sempre dei dolori ma mi ha detto che la terapia da seguire per migliorare è la seguente:
Per ridurre l’infiammazione cronica mi ha consigliato un ciclo di INFILTRAZIONI MUSCOLARI PERIANGLIONARE E PERIRADICOLARE TC-RM GUIDATE CON MISCELA DI OSSIGENO OZONO TERAPIA (queste infiltrazioni dovrebbe farmele lui in persona e mi ha indicato la clinica ove le effettua).
Dopo queste infiltrazioni mi ha consigliato di fare per un lunghissimo periodo di tempo FISIOKINESI terapia (contando che sulla mia postura influisce anche una scoliosi lombare e dorsale ), secondo lui con questi interventi dovrei star molto meglio.
Per favore aiutatemi a capire se è questa la strada da seguire per star meglio, dopo 2 anni ho molto timore e non voglio spendere ingenti somme di denaro se il miglioramento non è auspicabile con questa terapia.
Vi ringrazio moltissimo.
[#1]
Gentile ragazzo,
come ha avuto modo di sperimentare personalmente e sulla Sua pelle, la lettura del referto non dovrebbe essere considerato un elemento diagnostico da chi poi deve indicare la terapia.
La diagnosi si fa prima visitando il paziente, poi prescrivendo esami mirati, infine vagliando tutti i dati che emergono dal consulto specialistico.
In base quindi a quanto appena detto, non è possibile esprimere un giudizio nè diagnostico nè sulle terapie che Le hanno proposto.
Leggendo l'esito degli esami effettuati si può intuire che la sintomatologia può essere riferita alla condizione emersa sia alla RM che all'EMG, ma è l'esame clinico diretto che dovrà definitivamente accertare se quell'ernia in C5-C6 va trattata chirurgicamente o no.
Disponibile per evnetuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
come ha avuto modo di sperimentare personalmente e sulla Sua pelle, la lettura del referto non dovrebbe essere considerato un elemento diagnostico da chi poi deve indicare la terapia.
La diagnosi si fa prima visitando il paziente, poi prescrivendo esami mirati, infine vagliando tutti i dati che emergono dal consulto specialistico.
In base quindi a quanto appena detto, non è possibile esprimere un giudizio nè diagnostico nè sulle terapie che Le hanno proposto.
Leggendo l'esito degli esami effettuati si può intuire che la sintomatologia può essere riferita alla condizione emersa sia alla RM che all'EMG, ma è l'esame clinico diretto che dovrà definitivamente accertare se quell'ernia in C5-C6 va trattata chirurgicamente o no.
Disponibile per evnetuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 02/03/2014.
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