Paralisi dopo asportazione meningioma

Salve, mio padre all'eta di 76 anni, il 13 Marzo 2014 è stato operato per l'asportazione di un meningioma nella parte posteriore, cervelletto fino alla prima vertebra. Tutto è andato bene, dopo due giorni camminava con il bastone, certamente molto poco e scoordinato ma i medici molto fiduciosi hanno detto che doveva fare riabilitazione.
Poi ha cominciato, oltre al male che sentiva, a essere stanco da non aver voglia nemmeno di alzarsi dal letto.
il 18 gli hanno fatto una tac e hanno deciso, il 19, di togliergli del liquido formato salendo dalla schiena, tolti 25cc, mio padre stava meglio, solo che un pò alla volta gli sono mancate le forze come la volta precedente.
Sebbene non stava bene hanno deciso di spostarli in un'altro ospedale per la riabilitazione, solamente che la mattina del trasferimento si è trovato tutto il cuscino con una macchia di circa 30cm di diametro di sangue e altro liquido giallo, hanno deciso di trasferirlo comunque, secondo me perchè gli serviva il letto per altro paziente...
Ieri, vista la situazione che è adesso, muove solo gli occhi e a mala pena le mani, il medico del reparto di fisioterapia, decide di fargli una tac, riscontrando il volume di liquido che avevano riscontrato il 18.
Riportato il paziente in neurochirurgia per un consulto, sia il primario che il dottore che ha effettuato il consulto dicono che la tac è ok, ma non sanno cosa sia successo e adesso ci troviamo con mio padre quasi paralizzato e siamo in attesa di fare una rm con contrasto ed encefalogramma, per capire cosa possa esserci.
Però loro continuano a dire che l'operazione è andata buon fine e lo hanno rispedito in fisioterapia.
Per me sicuramente è successo qualcosa ma loro... tutto ok. ma mio padre è fermo a lettoimmobile.
Sarà difficile capirci qualcosa senza vedere i risultati degli esami, ma noi siamo verametne preoccupati e loro li vedo come se dicessero "noi, tutto ok".
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Da quanto Lei descrive, sembra che si sia formata una raccolta liquorale ed una possibile infezione in sede d'intervento. E' una cosa possibile e non vi è da riscontrare, per questa possibile formazione, una critica alla professionalità dei Colleghi che, viceversa, sembra che abbiano ben operato.
Tuttavia, se la mia ipotesi è verificata, anche solo in parte, va rivista la ferita chirurgica ed impostato un particolare piano terapeutico.
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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