Dolore dorsale, ernia e i tanti esami senza risposta
Salve, chiedo scusa in anticipo se ho sbagliato sezione ma il mio problema potrebbe riguardare diversi ambiti e questo mi è sembrato il più adeguato.
Da circa un anno ho un dolore piuttosto intenso tra colonna e scapola, lato destro. Mi sono accorto del dolore praticando prepugilistica, ho bloccato l'attività sportiva da allora. Insospettito da alcune piccole differenze tra lato sinistro e lato destro del corpo ho fatto una lastra alla colonna. Risultato: scoliosi dorsale con curva verso destra, senza significativo slivellamento delle creste. Talmente leggera da non mettere in allarme nessuno, compreso il mio medico di famiglia.
Il dolore passa per un periodo, ma poi torna dopo qualche mese (autunno 2013). Dal dolore si passa ad un leggero formicolio del braccio destro, con gonfiore della mano. L'episodio, fino a oggi manifestatosi solo una volta, mi ha portato ad andare al Pronto Soccorso. Non sono ansioso, ma cominciavo a stancarmi di quella situazione.
Mi fanno una tac al cranio (negativa), mi prescrivono una risonanza al rachide cervicale; la faccio e, nel dubbio, mi fanno fare anche una lastra nella stessa zona. Sospetti a detta dei medici: ernia, angioma (ipertensione in C4). Faccio tac con il contrasto al rachide cervicale, risultato: niente, solo delle piccole sclerosi su una vertebra (quella, C4), a detta del radiologo "nulla di patologico, sono piccoli traumi, non c'hai niente".
Detto ciò, il dolore rimane e pure bello forte. Ce l'ho seduto (passo molte ore, per lavoro, al computer o comunque seduto), ce l'ho in posizione eretta. Sdraiato la situazione migliora, riesco a dormire senza problema alcuno e non mi sveglio con dolori, mi vengono camminando o sedendomi. La sensazione fastidiosa è quella di sentire una spalla più alta (muscoli contratti, credo) e rigida dell'altra. La destra, ovviamente.
Completo il quadro, se serve: ho 25 anni, ho i piedi con un'arcata più bassa dell'altra (no piatta), faccio sport da sempre senza particolari problemi se si escludono sporadiche infiammazioni del tibiale sinistro, le ultime analisi urina/sangue le ho fatte per la tac col contrasto e tutti i valori erano nella norma (meno di due mesi fa).
Domanda: dove devo sbattere la testa, oltre al muro? Chiedo scusa per il disturbo, ma un'indicazione, un suggerimento sarebbero davvero utili. Risonanza/tac dorsale? Ecografia addominale? Elettromiografia? Altro?
Grazie per l'attenzione, di cuore
Da circa un anno ho un dolore piuttosto intenso tra colonna e scapola, lato destro. Mi sono accorto del dolore praticando prepugilistica, ho bloccato l'attività sportiva da allora. Insospettito da alcune piccole differenze tra lato sinistro e lato destro del corpo ho fatto una lastra alla colonna. Risultato: scoliosi dorsale con curva verso destra, senza significativo slivellamento delle creste. Talmente leggera da non mettere in allarme nessuno, compreso il mio medico di famiglia.
Il dolore passa per un periodo, ma poi torna dopo qualche mese (autunno 2013). Dal dolore si passa ad un leggero formicolio del braccio destro, con gonfiore della mano. L'episodio, fino a oggi manifestatosi solo una volta, mi ha portato ad andare al Pronto Soccorso. Non sono ansioso, ma cominciavo a stancarmi di quella situazione.
Mi fanno una tac al cranio (negativa), mi prescrivono una risonanza al rachide cervicale; la faccio e, nel dubbio, mi fanno fare anche una lastra nella stessa zona. Sospetti a detta dei medici: ernia, angioma (ipertensione in C4). Faccio tac con il contrasto al rachide cervicale, risultato: niente, solo delle piccole sclerosi su una vertebra (quella, C4), a detta del radiologo "nulla di patologico, sono piccoli traumi, non c'hai niente".
Detto ciò, il dolore rimane e pure bello forte. Ce l'ho seduto (passo molte ore, per lavoro, al computer o comunque seduto), ce l'ho in posizione eretta. Sdraiato la situazione migliora, riesco a dormire senza problema alcuno e non mi sveglio con dolori, mi vengono camminando o sedendomi. La sensazione fastidiosa è quella di sentire una spalla più alta (muscoli contratti, credo) e rigida dell'altra. La destra, ovviamente.
Completo il quadro, se serve: ho 25 anni, ho i piedi con un'arcata più bassa dell'altra (no piatta), faccio sport da sempre senza particolari problemi se si escludono sporadiche infiammazioni del tibiale sinistro, le ultime analisi urina/sangue le ho fatte per la tac col contrasto e tutti i valori erano nella norma (meno di due mesi fa).
Domanda: dove devo sbattere la testa, oltre al muro? Chiedo scusa per il disturbo, ma un'indicazione, un suggerimento sarebbero davvero utili. Risonanza/tac dorsale? Ecografia addominale? Elettromiografia? Altro?
Grazie per l'attenzione, di cuore
[#1]
Buonasera,
dal punto di dolore descritto, la regione romboidea, si potrebbe pensare che il suo quadro sia sostenuto da una problematica cervicale, probabilmente fra le quinta vertebra cervicale e la sesta.
Dalla RM colonna cervicale non si evince nulla di particolare, e probabilmente il suo è un "disturbo intervertebrale minore", da trattare con una fisioterapia appropriata o una manipolazione (condotta da un medico, non da un fisioterapista)
Ovviamente la mia rimane una ipotesi.
La saluto
dal punto di dolore descritto, la regione romboidea, si potrebbe pensare che il suo quadro sia sostenuto da una problematica cervicale, probabilmente fra le quinta vertebra cervicale e la sesta.
Dalla RM colonna cervicale non si evince nulla di particolare, e probabilmente il suo è un "disturbo intervertebrale minore", da trattare con una fisioterapia appropriata o una manipolazione (condotta da un medico, non da un fisioterapista)
Ovviamente la mia rimane una ipotesi.
La saluto
Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com
[#2]
Utente
Grazie per la celere risposta, innanzitutto.
Però mi sembra davvero strano che con il trio lastra-rm-tac contrasto non si sia visto questo problema. Per disturbo intervertebrale minore intende una protrusione?
Provo a localizzare meglio l'area del dolore. E' localizzato in una zona ben precisa, non molto estesa, tra scapola destra e colonna: per intenderci, portando il braccio dall'alto dietro la schiena riesco a malapena a toccarlo (sono alto 185 cm). Ovviamente se mantengo una certa postura a lungo, il dolore si espande, seppur di poco.
Una chiacchierata informale con un fisioterapista mi aveva messo la pulce nell'orecchio riguardo problematiche inerenti organi dell'addome o un'eventuale ernia dorsale. Potrebbe essere utile un'ecografia addominale?
E soprattutto mi resta un dubbio grosso: se con il trio di esami di cui sopra non sono riusciti a capire cosa non vada nella mia schiena, che tipo di terapia potrei mai seguire? A chi mi devo rivolgere? Ortopedico (per valutazione postura) o Neurologo?
Grazie ancora per la pazienza, buona giornata.
Però mi sembra davvero strano che con il trio lastra-rm-tac contrasto non si sia visto questo problema. Per disturbo intervertebrale minore intende una protrusione?
Provo a localizzare meglio l'area del dolore. E' localizzato in una zona ben precisa, non molto estesa, tra scapola destra e colonna: per intenderci, portando il braccio dall'alto dietro la schiena riesco a malapena a toccarlo (sono alto 185 cm). Ovviamente se mantengo una certa postura a lungo, il dolore si espande, seppur di poco.
Una chiacchierata informale con un fisioterapista mi aveva messo la pulce nell'orecchio riguardo problematiche inerenti organi dell'addome o un'eventuale ernia dorsale. Potrebbe essere utile un'ecografia addominale?
E soprattutto mi resta un dubbio grosso: se con il trio di esami di cui sopra non sono riusciti a capire cosa non vada nella mia schiena, che tipo di terapia potrei mai seguire? A chi mi devo rivolgere? Ortopedico (per valutazione postura) o Neurologo?
Grazie ancora per la pazienza, buona giornata.
[#4]
Buonasera.
Il quadro è molto diverso dalla sua interpretazione: Il disturbo intervertebrale minore spesso non ha correlazione radiologica, e viene diagnosticato da un medico di medicina manuale, o da un osteopata.
La teoria per cui il problema dovrebbe risiedere a livello degli organi addominali o toracici fa parte dell'osteopatia, ma di un filone abbastanza lontano dalla fisiologia tradizionale. Mi vede quindi impreparato a confutare o avvallare un'ipotesi in tale direzione.
un saluto
Il quadro è molto diverso dalla sua interpretazione: Il disturbo intervertebrale minore spesso non ha correlazione radiologica, e viene diagnosticato da un medico di medicina manuale, o da un osteopata.
La teoria per cui il problema dovrebbe risiedere a livello degli organi addominali o toracici fa parte dell'osteopatia, ma di un filone abbastanza lontano dalla fisiologia tradizionale. Mi vede quindi impreparato a confutare o avvallare un'ipotesi in tale direzione.
un saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 22/04/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.