Cura con cortisone per infiammazione nervo sciatico
Buongiorno,
sono la signora Nada che ha scritto l'altra volta.
Il mio è stato un percorso di cura lungo e forse sbagliato.
Dopo i primi sintomi di dolori alle protusioni vado in ospedale che mi prescrive: MEDROL 16 MG una pasticca per 5 giorni, e mezza pasticca per altri 5, più tachidol.
Una volta guarita vado dal neurochirugo il quale mi dice che sto bene e che posso iniziare la posturale; ma piano piano i dolori cominciano a tornare.
Vado dal fisioterapista il quale mi dice che prima di iniziare devo fare un po' di elettrostimozioni sui glutei, i punti dove ho dolore; telefono immediatamente al neurochirurgo per chiedergli se questa operazione si può fare ma mi risponde la segretaria e dice di lasciare un messaggio in segreteria e lui mi risponderà.
Richiamo altre 4 volte e intanto il dolore aumenta e io non posso andare più da lui per motivi sia fisici sia perché le persone sono occupate a lavorare in casa; ho quindi un altro picco di dolore forte e corro nuovamente in ospedale.
L'ospedale mi dice che devo essere curata da un neurochirurgo ma io spiego ai medici come è andata e loro mi danno una cura dicendomi che al più presto devo contattare un nuovo neurochirurgo: 3 iniezioni di bentelan da 4 mg, 10 iniezioni di striavisin e 4 di ORUDIS.
Purtroppo il corpo non risponde, c'è un sollievo ma piccolo, dopo 5 giorni il dolore è fortissimo, io intanto ho già prenotato la visita dal nuovo neurochirurgo il quale mi dice che ho tutto il nervo sciatico infiammato; la radice del dolore è L3 (in seguito ad elettromiografia fatta).
Ho 4 protusioni ma il dolore è generato principalemnte da tutta l'infiammazione del nervo, inoltre non sono da operare, la cura che mi prescrive è la seguente:
1 iniezione di kenacort 40 mg (triamcinolone acetonide) ogni 7 giorni per 3 settimane e poi devo farmi controllare, dopo un mese.
Ieri ho fatto la prima iniezione, tutto il giorno sono stata bene, ma la notte ho avuto i soliti dolori, devo precisare che però idolori sono iniziati alle ore 23, e non più verso le 18 di sera (come erano consueti affacciarsi), inoltre il dolore notturno posso dire che si è ridotto, se prima era 100% stanotte è stato 60%.
Avrei tre domande:
1) il cortisone è quello più indicato?
2) Dopo quanto tempo risponde il fisico al farmaco? se ieri che ho fatto la prima inizione sono stata bene ma stanotte i dolori c'erano , anche se diminuiti.
È normale? Ci vuole più tempo affinché i dolori cessino?
3) quali antinfiammatori posso abbinare? (dato che il neurochirurgo non mi ha prescritto nessun antinfiammatorio, forse perché io avevo detto a lui che ne avevo presi tanti in questo periodo e non mi avevano fatto effetto: erano: TACHIDOL, CONTRAMAL 40 MG. ORUDIS.)
Vi prego se potete rispondere a queste domande.
Grazie
sono la signora Nada che ha scritto l'altra volta.
Il mio è stato un percorso di cura lungo e forse sbagliato.
Dopo i primi sintomi di dolori alle protusioni vado in ospedale che mi prescrive: MEDROL 16 MG una pasticca per 5 giorni, e mezza pasticca per altri 5, più tachidol.
Una volta guarita vado dal neurochirugo il quale mi dice che sto bene e che posso iniziare la posturale; ma piano piano i dolori cominciano a tornare.
Vado dal fisioterapista il quale mi dice che prima di iniziare devo fare un po' di elettrostimozioni sui glutei, i punti dove ho dolore; telefono immediatamente al neurochirurgo per chiedergli se questa operazione si può fare ma mi risponde la segretaria e dice di lasciare un messaggio in segreteria e lui mi risponderà.
Richiamo altre 4 volte e intanto il dolore aumenta e io non posso andare più da lui per motivi sia fisici sia perché le persone sono occupate a lavorare in casa; ho quindi un altro picco di dolore forte e corro nuovamente in ospedale.
L'ospedale mi dice che devo essere curata da un neurochirurgo ma io spiego ai medici come è andata e loro mi danno una cura dicendomi che al più presto devo contattare un nuovo neurochirurgo: 3 iniezioni di bentelan da 4 mg, 10 iniezioni di striavisin e 4 di ORUDIS.
Purtroppo il corpo non risponde, c'è un sollievo ma piccolo, dopo 5 giorni il dolore è fortissimo, io intanto ho già prenotato la visita dal nuovo neurochirurgo il quale mi dice che ho tutto il nervo sciatico infiammato; la radice del dolore è L3 (in seguito ad elettromiografia fatta).
Ho 4 protusioni ma il dolore è generato principalemnte da tutta l'infiammazione del nervo, inoltre non sono da operare, la cura che mi prescrive è la seguente:
1 iniezione di kenacort 40 mg (triamcinolone acetonide) ogni 7 giorni per 3 settimane e poi devo farmi controllare, dopo un mese.
Ieri ho fatto la prima iniezione, tutto il giorno sono stata bene, ma la notte ho avuto i soliti dolori, devo precisare che però idolori sono iniziati alle ore 23, e non più verso le 18 di sera (come erano consueti affacciarsi), inoltre il dolore notturno posso dire che si è ridotto, se prima era 100% stanotte è stato 60%.
Avrei tre domande:
1) il cortisone è quello più indicato?
2) Dopo quanto tempo risponde il fisico al farmaco? se ieri che ho fatto la prima inizione sono stata bene ma stanotte i dolori c'erano , anche se diminuiti.
È normale? Ci vuole più tempo affinché i dolori cessino?
3) quali antinfiammatori posso abbinare? (dato che il neurochirurgo non mi ha prescritto nessun antinfiammatorio, forse perché io avevo detto a lui che ne avevo presi tanti in questo periodo e non mi avevano fatto effetto: erano: TACHIDOL, CONTRAMAL 40 MG. ORUDIS.)
Vi prego se potete rispondere a queste domande.
Grazie
[#1]
Gentile signora,
1) il cortisone è un ottimo farmaco con effetto antiinfiammatorio
2) l'effetto dipende dalla causa che provoca l'infiammazione
3) di solito si associa un antidolorifico
Detto questo, è opportuna avvisarLa che i farmaci, in questo caso, curano i sintomi, ma non la causa e se la causa è, per esempio, un'ernia discale che comprime una o più radici lombari che vanno a costituire il nervo sciatico, è su di essa che bisogna intervenire.
Poichè un'ernia si comporta come una massa compressiva, la soluzione, in genere, è chirurgica.
Questo, ovviamente, in generale.
Nel Suo caso specifico, a distanza, non è possibile dire se ci sono indicazioni chirurgiche o meno, ma Le posso dire di non abusare con i farmaci perchè i loro effetti collaterali possono essere più a rischio dei rischi, molto bassi, di un intervento.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
1) il cortisone è un ottimo farmaco con effetto antiinfiammatorio
2) l'effetto dipende dalla causa che provoca l'infiammazione
3) di solito si associa un antidolorifico
Detto questo, è opportuna avvisarLa che i farmaci, in questo caso, curano i sintomi, ma non la causa e se la causa è, per esempio, un'ernia discale che comprime una o più radici lombari che vanno a costituire il nervo sciatico, è su di essa che bisogna intervenire.
Poichè un'ernia si comporta come una massa compressiva, la soluzione, in genere, è chirurgica.
Questo, ovviamente, in generale.
Nel Suo caso specifico, a distanza, non è possibile dire se ci sono indicazioni chirurgiche o meno, ma Le posso dire di non abusare con i farmaci perchè i loro effetti collaterali possono essere più a rischio dei rischi, molto bassi, di un intervento.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
non sono da operare, questo me lo hanno detto due neurochirurghi
ho 4 protusioni e mi han detto che sono modeste,se lei vuole le posso scrivere il referto della risonanza.
poi l'ultimo neurochirurgo ha anche detto che ho alcuni dischi disidratati e dopo la cura al cortisone dovrò fare una terapia(non chirurgica) di reidratazione dei dischi, e poi la ginnastica posturale.
mi faccia sapere se devo scriverlo il referto della risonanza,
loro hanno detto che non devo operarmi e che la cosa si cura con cortisone, e posturale.
grazie della risposta e buonasera
ho 4 protusioni e mi han detto che sono modeste,se lei vuole le posso scrivere il referto della risonanza.
poi l'ultimo neurochirurgo ha anche detto che ho alcuni dischi disidratati e dopo la cura al cortisone dovrò fare una terapia(non chirurgica) di reidratazione dei dischi, e poi la ginnastica posturale.
mi faccia sapere se devo scriverlo il referto della risonanza,
loro hanno detto che non devo operarmi e che la cosa si cura con cortisone, e posturale.
grazie della risposta e buonasera
[#3]
Il referto non servirebbe a molto. Bisogna vedere le immagini.
Poi si faccia spiegare dal collega come si fa a reidratare i dischi, così lo imparo anch'io che, nonostante circa 40 anni di attività neurochirurgica, non lo so ancora.
Una buona serata anche a Lei
Poi si faccia spiegare dal collega come si fa a reidratare i dischi, così lo imparo anch'io che, nonostante circa 40 anni di attività neurochirurgica, non lo so ancora.
Una buona serata anche a Lei
[#4]
Utente
sappi che prima di fare una cosa così, l'idratazione dei dischi, me lo faccio spiegare,
nulla di invasivo e chirurgico, penso sia qualcosa di fisioterapico.
in ogni caso è un dottore importante e le persone che sono andate da lui si sono trovate bene.
con questo non voglio nulla togliere alla sua bravura, perché se lei è in un sito a rispondere alle persone sarà sicuramente un bravissimo professore.
ciao
nulla di invasivo e chirurgico, penso sia qualcosa di fisioterapico.
in ogni caso è un dottore importante e le persone che sono andate da lui si sono trovate bene.
con questo non voglio nulla togliere alla sua bravura, perché se lei è in un sito a rispondere alle persone sarà sicuramente un bravissimo professore.
ciao
[#5]
Non esiste nessuna procedura al mondo né chirurgica né fisiatrica che possa far ripristinare il contenuto acquoso del disco intersomatico vertebrale.
Può darsi che io non ne sia informato, nonostante legga riviste scientifiche e partecipi a Convegni nazionali e internazionali, per cui se Lei chiedesse a chi Le ha detto della possibilità di una tale procedura, di inviarmi i riferimenti bibliografici sull'argomento, gliene sarei estremamente grato.
Un ciao anche a Lei, cara signora!
Può darsi che io non ne sia informato, nonostante legga riviste scientifiche e partecipi a Convegni nazionali e internazionali, per cui se Lei chiedesse a chi Le ha detto della possibilità di una tale procedura, di inviarmi i riferimenti bibliografici sull'argomento, gliene sarei estremamente grato.
Un ciao anche a Lei, cara signora!
[#6]
Utente
non si preoccupi perché una volta finita la cura al cortisone, prima di mettermi a fare la terapia di idratazione dei dischi chiederò al neurochirurgo di conoscere persone che lo hanno fatto e se hanno effettivamente avuto giovamento e se vi è qualche referto prima e dopo il trattamento (in quanto io non credo alle operazioni dei fisioterapisti che si avvalgono di macchinari, tranne per il laser che ho fatto per altre cose). oltre a spendere soldi, non voglio rischiare di rovinare ulteriormente la mia schiena, fosse per me mi venderei anche la casa, il punto è che non ci credo a questa cosa.
cosa si intende per riferimenti bibliografici sull'argomento?quelli che mi ha detto di chiedere al neurochirurgo?
cosa si intende per riferimenti bibliografici sull'argomento?quelli che mi ha detto di chiedere al neurochirurgo?
[#7]
Gentile signora,
metodologie diagnostiche, tecniche chirurgiche, lo studio delle patologie e come curarle non sono il frutto di chi si sveglia un mattino e dice di aver trovato la terapia miracolosa.
Purtroppo di impostori ce ne sono, ma non è difficile scovarli.
I risultati di ricerche in ogni campo della Scienza e, quindi anche in medicina e chirurgia,dopo un rigoroso vaglio della Comunità Scientifica, vengono discussi, pubblicati, presentati ai Congressi e successivamente utilizzati nella pratica clinica.
Quindi dopo ogni studio, ogni fase sperimentale di una terapia, dopo aver messo a punto una tecnica chirurgica, i risultati vengono pubblicati su Riviste Scientifiche nazionali e internazionali con l'intento di informare e anche di stimolare discussioni e ulteriori ricerche.
Se Lei, facendosi aiutare da chi Le ha detto che c'è una metodica per reidratare i dischi intersomatici vertebrali, mi fornirà il nome della testata della rivista, dove sarebbero pubblicati materiali e metodi dello studio su questa tecnica, la consulterò e se, davvero esiste ed è efficace, non vedrò l'ora di utilizzarla anch'io.
Buona giornata
metodologie diagnostiche, tecniche chirurgiche, lo studio delle patologie e come curarle non sono il frutto di chi si sveglia un mattino e dice di aver trovato la terapia miracolosa.
Purtroppo di impostori ce ne sono, ma non è difficile scovarli.
I risultati di ricerche in ogni campo della Scienza e, quindi anche in medicina e chirurgia,dopo un rigoroso vaglio della Comunità Scientifica, vengono discussi, pubblicati, presentati ai Congressi e successivamente utilizzati nella pratica clinica.
Quindi dopo ogni studio, ogni fase sperimentale di una terapia, dopo aver messo a punto una tecnica chirurgica, i risultati vengono pubblicati su Riviste Scientifiche nazionali e internazionali con l'intento di informare e anche di stimolare discussioni e ulteriori ricerche.
Se Lei, facendosi aiutare da chi Le ha detto che c'è una metodica per reidratare i dischi intersomatici vertebrali, mi fornirà il nome della testata della rivista, dove sarebbero pubblicati materiali e metodi dello studio su questa tecnica, la consulterò e se, davvero esiste ed è efficace, non vedrò l'ora di utilizzarla anch'io.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 465.9k visite dal 11/06/2014.
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