Ernia discale lombare l5 s1

Pregiatissimo dott. Perrini sono un uomo di 42 con problemi di ernia del disco da circa 5 anni ,tre anni fa'rimasto bloccato a letto mi sono sottoposto ad ozono terapia ( non con il metodo con tac guidata) grazie al quale per circa 1 anno non ho avuto dolori Dal 23 maggio scorso ho una dolorosissima lombosciatalgia trattata con 2 infiltrazioni e relativa aggiunta di farmaci antidolore a casa ,sebbene dopo 19 giorni steso a letto sia riuscito ad alzarmi il dolore e' ancora molto forte con relativo formicolio del piede e del polpaccio dx.Dopo un consulto neurochirurgico mi e' stato detto che se entro la fine di giugno pv.i dolori non scompariranno saro' costretto ad operarmi.La mia paura non e' il fatto di operarmi unica soluzione forse a risolvere il mio problema che sta condizionando sia la mia vita privata che lavorativa, unica perplessita' e' quella della tecnica adottata nell'operazione, microchirurgia , ho le ultime tecniche mininvasive??? . Diagnosi della mia ultima rm rachide lombosacrale : RIDOTTO LO SPESSORE DEL DISCO L5 S1 CHE APPARE DIFFUSAMENTE ALTERATO NEL SEGNALE IN RELAZIONE A DISIDRATAZIONE- DEGENERAZIONE BULGING ANULARE DELLO STESSO, CHE MOSTRA ERNIA AD AMPIO RAGGIO MEDIANA PARAMEDIANA DS CON COMPRESSIONE SUL SACCO DURALE E SUL TRATTO SOVRASCELLARE DI S1 PARZIALMENTE OBLITERATI I RECESSI INFERIORI DEI FORAMI DI CONGIUNZIONE.NEI LIMITI I RIMANENTI DISCHI INTERVERTEBRALI NEL TRATTO LOMBARE. SI OSSERVA IMPRONTA MEDIANA SULLA SUPERFICIE ANTERIORE DEL MIDOLLO A LIVELLO D9 D10 PER PRESENZA DI OSTEOFITI SOMATOMARGINALI , RIDOTTO DI SPESSORE ED ALTERATO NEL SEGNALE PER DISRADAZIONE DEGENERAZIONE IL DISCO INTERVERTEBRALE REGOLARE IL CONO MIDOLLARE ELA RADICE DELLA CAUDA.
Gradirei una sua opinione sia sulla proposta di intervento chirurgico che sulla metodica dello stesso.
La ringrazio in anticipo
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,


il trattamento chirurgico standard dell'ernia discale lombare consiste nella rimozione dell'ernia per via micro-chirurgica che per definizione si avvale dell' l'ausilio del microscopio operatorio. Tale trattamento deve essere in realtà considerato un trattamento mini-invasivo, dato che si effettua con un'incisione di circa 3 cm. I risultati di tale metodica sono generalmente buoni a scapito di una bassa incidenza di complicanze.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie della sua gentile e rapida risposta al mio quesito mi scusi se non le ho risposto immediatamente ma proprio la settimana scorsa ho dovuto sperimentare in prima persona del trattamento chirurgico sul quale le chiedevo lumi.... ero rimasto purtroppo paralizzato a letto , e con stupore dopo solo 4 gg di ricovero torno a casa.
per ora tutto nel verso giusto speriamo prosegua cosi' per il pieno recupero della funzionalita della gamba rimasta bloccata .
La ringrazio ancora cordialmente della sua disponibilita'