Ernia discale espulsa

Ho 58 anni e dopo un mese di mal di schiena e sciatalgia (antidolorifici, antinfiammatori, ecc.), il 13 settembre (ero a lavorare) ho avuto un vero e proprio collasso: dolori fortissimi zona lombare e tutta la gamba sinistra che non mi reggeva più, pronto soccorso, morfina, ecc. I dolori forti proseguivano per alcuni giorni. Da quasi due settimane cura di cortisone (prima Bentelan intramuscolare, poi Medrol 16 gr compresse).
Fatta RMN, ecco il referto: RM COLONNA LOMBO-SACRALE (S.C.) - Bobina: Syn. spine.
Sequenze: Sag.: T1-TSE , T2-TSE ; cor.: T2-TSE; ass.: T2-TSE MST (segmenti L3/4 - L5/S1).
"Delle nei stazione del rachide lombare. Spessore dei dischi intervertebrali lombari conservato, ma diffusa riduzione di segnale per fenomeni di disidratazione.
Presenza di ernia discale espulsa e possibilmente distaccato (dal disco L4-L5 (?) in presenza di segnale incrementato in T2) in sede postero-laterale sinistra lungo il muro posteriore del soma di L4 con impegno del recesso laterale, conflitto con la radice di L4 e dislocazione posteriore della radice di L5.
Minima protrusione posteriore ad ampio raggio del disco L5-S1 con segni di iniziale fissurazione dell'anulus fibroso in sede postero-laterale sinistra e di impronta sul tessuto adiposo epidurale.
Piccola cisti sacrale all'altezza di S2 in sede paramediana destra.
Presenza di un canale modicamente di tipo congenitamente stretto per un iposviluppo della regione istmicopeduncolare a tutti i livelli.
Cono midollare, visibile all'altezza di L1, di regolare morfologia e segnale."
Le domande sono:
a) l'ernia espulsa L4/L5 è da operare e qual è la tecnica chirurgica consigliabile?
b) l'ernia protusa L5/S1 può essere trattata diversamente?
c) potrò riprendere una vita lavorativa normale (sono impiegato)?
Grazie!
25 ottobre 2014
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
alle Sue domande è corretto rispondere solo a seguito di un accurato esame clinico e dopo aver visionato le immagini di RM.

Detto questo però si può intuire che verosimilmente sia indicato l'intervento, le cui modalità e procedure non sono univoche e vanno ponderate e decise in base alla valutazione diretta.
Mi par di capire che la terapia medica finora attuata non abbia dato soddisfacenti risultati, dall'esordio dei sintomi ormai di circa due-tre mesi.
Potrebbe essere opportuno un ulteriore periodo di terapia conservativa, ma tale prospettiva va valutata sulla scorta di eventuali iniziali segni di compromissione della funzionalità delle radici nervose che si distribuiscono agli arti inferiori.

Se l'intervento è indicato e ben eseguito, al di là di possibili, ma remote complicanze, trascorso il periodo di convalescenza, la ripresa delle proprie attività e abitudini quotidiane è la norma.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta! Attualmente sono ancora sotto cortisone (Medrol cmpr. 16 mg. pro die) : spero solo che interrompendo la terapia non riprenda il dolore atroce (che ho provato 10 giorni fa per 48 ore) a causa dell'infiammazione del nervo sciatico.
Sulla gamba sinistra rilevo deficit di forza e sensoriali: anche se non ho più dolore cammino male, nel senso che butto male la gamba. Inoltre sempre la gamba sn. è praticamente insensibile al tatto nella parte anteriore bassa, tra il ginocchio e la caviglia, sia sul lato interno, sia su quello esterno.
Vorrei fare prima possibile l'intervento: mi rendo conto della difficoltà per un medico di esprimersi attraverso un consulto on-line senza una visita neurologica e la visione delle immagini RMN, ma sono ancora a chiederle se, secondo lei, è possibile, in un unico intervento chirurgico, rimuovere l'ernia espulsa (L4-L5) e "sistemare" l'ernia protusa (L5-S1 ) ?
Ringrazio ancora per la sua cortese attenzione e per il tempo che dedica a questo sito.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
se si interviene è ovvio rimuovere l'ernia espulsa.
La protrusione non si sistema, ovvero o si decide di rimuovere anche questa oppure di no. La decisione riguarda sempre la valutazione obiettiva.

Dai sintomi che riferisce, ritengo che l'intervento debba essere fatto in tempi molto brevi.
Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto l'intervento di erniectomia il 9 dicembre: "PAZIENTE PRONO. PREVIO POSIZIONAMENTO DI REPERE METALLICO SULLA SPINOSA DI L4, INCISIONE LINEARE SOVTRASPINOSA E SCHELETRIZZAZIONE DELLA LAMINA DI L4. SI ESEGUE EMILAMINECTOMIA L4 E SI RIMUOVE IL
LEGAMENTO GIALLO, FINO A VISUALIZZARE LA RADICE L5, CON L'AIUTO DEL DISSETTORE SI VISUALIZZA SUPERIORMENTE LA RADICE L4 SINISTRA, NELLA CUI ASCELLA È PRESENTE UN PICCOLO FRAMMENTO ERNIARIO ESPULSO CHE CONFIGGE CON LA RADICE STESSA. SI IDENTIFICA LA BRECCIA ATTRAVERSO IL LEGAMENTO LONGITUDINALE POSTERIORE, CHE APPARE A LIVELLO DEL CORPO DI L4 ASSOTTIGLIATO E SFIBRATO.
CON LA PINZA DA ERNIA VIENE RIMOSSO IL FRAMMENTO ESPULSO E SI VERIFICA L'ASSENZA DI ALTRO MATERIALE DISCALE MOBILE.
SI INCIDE IL LEGAMENTO LONGITUDINALE POSTERIORE ANCORA INTEGRO, INFERIORMENTE, A LIVELLO DELLO SPAZIO DISCALE L4-L5 CHE ERA SOTTESO DA UN'ALTRA ERNIA DISCALE, CHE VIENE RIMOSSA.
AL TERMINE DELL'INTERVENTO, LE RADICI L4 E L5 SINISTRE APPAIONO BEN DECOMPRESSE LUNGO IL LORO DECORSO.
EMOSTASI ACCURATA. SINTESI DEL LEMBETTO DI FASCIA. SINTESI SOTTOCUTE E CUTE CON DRENAGGINO EMODREN SOTTO I PIANI
MUSCOLARI IN ASPIRAZIONE."
Dopo 10 giorni e la rimozione dei punti (cerottini) il dolore post-operatorio dalla gamba sinistra va scemando e l'arto predetto sembra avere riacquistato forza muscolare. Persiste tuttavia dolore al gluteo sinistro dopo che sto seduto più di mezz'ora/un'ora. Persiste altresì l'insensibilità "a calza" della parte bassa della gamba sinistra già presente prima dell'intervento. Questi problemi si risolveranno?
In ultimo: la ferita dovuta all'intervento chirurgico (lunga 4/5 cm) è in via di cicatrizzazione, ma sul lato sinistro della stessa c'è un gonfiore piuttosto accentuato, anche se non fa male, non è caldo. Ciò è preoccupante?
Grazie.
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