Ernia discale l3-l4 dx intra-extraforaminale

Buonasera,40 giorni fa, dopo una serie di preavvisi, mi blocco con serie difficolta' a camminare eretto;eseguo risonanza magnetica di cui lascio sotto esposto il referto; dopo la visita neurochirurgica iniziamo con terapia cortisonica di fiale solumedrol 125mg per totale 6giorni:non avendo riscontrato alcun risultato se non per solo 24 ore procediamo, sempre sotto direttiva del nostro neurochirurgo,con n.2 infiltrazioni epidurali a cadenza settimanale; anche qui il risultato ottenuto si limita a circa 48 ore dopodiche' il dolore persiste lasciandomi nelle condizioni iniziali. Mi aiuto con depalgos 5mg 2volte /3 al giorno per sostenere il dolore.Ho associato al ciclo di epidurali anche terapia con gabapentin300mg e nevridol, e per 7 giorni fatto tauxib 60mg.
Siccome dovrei effettuare la terza epidurale fra 5 giorni chiedevo un parere se procedere nel farla o un consiglio su quale altra strada intraprendere , se c'e', diversa dall'intervento chirurgico sconsigliatomi poiché l'ernia risulta essere molle e quindi con alte probabilita' di ricrescita.
Al momento sento grossi dolori sulla parte bassa della schiena, sull'inguine, sul quadricipide femorale e soprattutto sulla rotula comunque senza nessuna perdita di sensibilita'.
ESITO RISONANZA:
Ridotto lo spessore discale l3.l4 con segnale di idratazione del disco discretamente conservato e sfiancamento circonferenziale discale con impronta posteriore a barra sullo spazio subaracnoideo cui si associa ernia discale molle, preforamino-foraminale destra, protusione e disclocata cranialmente nell'ambito del forame di coniugazione con compressione e modesta dislocazione esterna del ganglio radicolare l3 destro. Discreta disidratazione malacica del disco l4.l5 con sfiancamento circonferenzilamente e barra posteriore eccentrica, prevalente preforaminale sinistra, improntante lo spazio liquorale. A questo livello metamerico si rileva asimmetria di orientamento delle faccette articolari interapofisarie con modesti aspetti di artrosi interapofisiaria laterale prevelente a sinistra.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
senza vedere le immagini è alquanto difficoltoso porre una indicazione terapeutica.
Quel che, a distanza, Le posso dire è che il fallimento della terapia medica finora attuata è quasi scontato, visto che si tratta di un'ernia con effetto compressivo sulla radice nervosa.
Non comprendo quale vantaggio si avrebbe a non togliere un disco erniato che crea una sintomatologia dolorosa e a lungo andare potrebbe procurare disturbi della funzionalità neuro-muscolare,

Un 'ernia, molle o dura, non ricresce perchè qualsiasi "cosa" venga tolta dall'organismo non si riforma, tranne, purtroppo, i tumori.
Le cosiddette recidive, pur possibili, non sono frequenti, ma ciò non giustifica il rischio di aggravamento neurologico, se c'è l'indicazione a operarla.

Disponibile per eventuali ilteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
come prima cosa la ringrazio infinitamente per la Sua tempestiva risposta,
deduco quindi che Lei mi sconsiglia di effettuare la 3 epidurale bensì l'intervento chirurgico.
A questo proposito Le chiederei cortesemente quale sia la tecnica migliore d'intervento e nel caso decidessi, se Lei sarebbe disposto ad effettuarlo.

Cordialmente La saluto

Giancarlo Brunori
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signor Brunori,
come Le dicevo, a distanza, non è possibile dare alcuna indicazione terapeutica corretta.
Analogamente non potrei dire se e che tipo di intervento attuare.
Per quanto riguarda l'ultima domanda, se fosse indicato, ovviamente si.

Ricambio cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille e se avrò bisogno la contatterò sicuramente.

Cordialmente La saluto