Ernia lombare

Buongiorno avrei bisogno di un aiuto per sciogliere dei dubbi : ho 60 anni e circa nove settimane fa' sono rimasto bloccato a causa di un'ernia l5 s1 ,il referto della risonanza e' il seguente grossa ernia in sede postero-latero-foraminale sinistra,a carattere espulso, in parte migrata verso direzione caudale sino all'altezza della meta'del muro posteriore di S1 sul versante sinistro, determinante impronta sul tessuto adiposo epidurale anteriore e sul profilo ventro-laterale sinistro del sacco durale, con compressione e dislocazione della radice nervosa S 1 di sinistra, a possibile contatto anche con la radice nervosa L5 omolaterale; il disco intersomatico appare disidrato ed assottigliato , associato a lievi segni osteocondrosici a carico delle limitanti somatiche di tipo Modic1 modicamente ipertrofici i massicci articolari in alcuni livelli. Ho seguito cura farmacologica con Lyrica con pochi risultatati. Da quando mi e' detto a questo punto si dovrebbe intervenire chirurgicamente; vi chiedo con quale tecnica e' più sicuro per ottenere un risultato soddisfacente anche per poter riprendere un' attivita' sportiva? In attesa di un una vostra risposta grazie.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
L'indicazione chirurgica viene dalla convergenza di più fattori: quello anamnestico, quello dell'obiettività clinica (che è di gran lunga il prevalente) e quello relativo alle immagini neuroradiologiche (RMN lombare).
Nella fattispecie apparirebbe che il primo ed il terzo elemento concordemente indirizzino verso un trattamento chirurgico.
Se anche l'obiettività clinica, che si rileva esclusivamente nel corso di una visita specialistica, coincide con gli altri due fattori, mi sento di dire che l'indicazione chirurgica esiste.
Per quanto concerne la tecnica chirurgica, che a Lei maggiormente, mi par di capire, interessa, direi che la tecnica mininvasiva dovrebbe essere idonea alla bisogna.
Se non lo avesse ancora fatto, La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato sull'argomento nella mia pagina blog.
Se crede, dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
Utente
Buonasera la ringrazio per la risposta ,volevo ancora chiederle se per intervento mini invasivo intende il sistema TESSYS ? Ringraziandola di nuovo le auguro una buona serata.

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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Il tessys è molto simile all'intervento che ho descritto nei miei articoli.
Buona serata a Lei.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno grazie nuovamente per la Sua risposta.Avrei ancora una domanda da farLe
secondo la Sua esperienza la microdisectomia potrebbe essere una buona soluzione?
RigraziandoLa per l'ennesima volta per la sua pazienza le auguro una buona giornata.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Chiaramente, anche se Lei legge "in giro", la mininvasiva è almeno un passo avanti, ma è anche da dire che, per decenni, la tecnica mininvasiva non era neppure "popolarmente" conosciuta e ci si accontentava di altre tecniche più facili ed antiche. E la stessa microchirurgica non era universalmente praticata (all'interno della microchirurgica, la tecnica di Caspar, con cui ho avuto l'onore di operare durante un corso di aggiornamento, era ancor meno praticata pur essendo un buon perfezionamento della microchirurgica base).
Se ci si è spostati in avanti è stato per rendere un miglior servizio, e per personale soddisfazione dell'Operatore.

Si può andare, per estremizzare ed enfatizzare, da Milano, ad esempio, a Torino, a dorso d'asino? Certo che sì. Ma con l'alta velocità è più comodo per tutti. A Torino, comunque, ci si arriva (magari un po' più ammaccati).

Buona giornata a Lei, e vedrà che il Suo Chirurgo La consiglierà sicuramente per il meglio.
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Utente
Utente
Buongiorno
Bene ora ho le idee ,forse, più chiare. Grazie e buon lavoro.