Operazione ernia discale e conseguenze

Spett.le Meditalia,

il consulto che vorrei porre non riguarda me direttamente ma mia moglie.
Ad Aprile 2007 la stessa è stata operata per una grossa ernia discale L5-S1 che non gli permetteva più neanche di camminare.
Oltre al dolore atroce, uno dei sintomi era la perdita di sensibilità della gamba sinistra dovuta alla forte compressione che la stessa ernia esercitava sulle terminazioni nervose.
Dopo circa un mese dalla comparsa del problema, finalmente mia moglie è stata operata ( non ricordo il tipo di operazione, lei ha una cicatrice in corrispondenza della parte di circa 4 cm ).
L'operazione è andata bene nel senso che il dolore è scomparso e gli ha permesso di riprendere una vita quasi normale ed il recupero è stato anche aiutato dal nuoto ( solo stile dorso per un anno ) iniziato dopo quasi 5 mesi dall'intervento.
Quasi normale perché la perdita di sensibilità è rimasta tale e quale ( l'ultimo consulto ha quasi escluso ormai, visto il tempo passato, un possibile recupero ) e da qualche mese è comparso un altro problema, le dita a scatto del piede sinistro ( lo stesso arto affetto dalla perdita di sensibilità ).

Vorrei sapere se:
1.effettivamente la perdita di sensibilità può essere considerata ormai un problema con il quale convivere oppure se esiste qualche terapia o medicinale che può aiutare in questi casi;
2.il problema delle dita a scatto da cosa può dipendere ? Cosa si può fare per eliminarlo ?

Per completezza di informazioni concludo dicendo che quest'anno mia moglie si è iscritta di nuovo ad un corso di nuovo con l'estensione anche allo stile libero, oltre che al dorso.

Grazie in anticipo per la risposta.



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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Una riduzione o perdita della sensibilità può essere una complicanza di questo tipo di intervento. Sulle dita a scatto non so risponderLe, in quanto non riesco a capire esattamente in cosa consisterebbe tale disturbo (tutte le dita o alcune?, la forza nel piede e nelle dita è normale?)
Sarebbe opportuno eseguire una Elettromiografia.
Sulla prognosi è difficile esprimersi. A volte è necessario qualche anno per il recupero. In ogni caso vanno eseguiti alcuni accertamenti clinici che solo lo specialista che consulterà può indicare.
Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Migliaccio,

la ringrazio per la pronta risposta e mi scuso invece per il mio tempo di risposta ( scusi il gioco di parole).
Proverò a fornirle ulteriori elementi di valutazione:

1.Il disturbo delle dita a scatto sostanzialmente si manifesta quando mia moglie piega, o tenta di farlo, troppo le dita del piede. In pratica, come se fossero una molla, le stesse si piegano e l'unico modo per riaprirle è con le mani;
2.Le dita non riesce a piegarle da sola ad eccezione di piccoli ed alcune volte impercettibili movimenti. La sensibilità, come le dicevo nel mio primo post, è quasi a zero;
3.Per quanto riguarda gli esami consigliati, volevo dirle che lo specialista contattato ( che poi trattasi di uno specialista appartenente alla stessa struttura che ha operato mia moglie, di stanza in un noto policlinico cattolico romano )mi ha detto che non serve fare altro e che per quanto riguarda il recupero relativo alla perdita di sensibilità, ha dato una finestra di max 6 mesi oltre i quali il problema potremo ritenerlo ormai cronico.

Lei cosa mi dice ?
Esiste qualche farmaco specifico che può aiutare un recupero ?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egregio,
non mi sono chiare alcune cose:
al punto 1 dice che le dita riesce a piegarle, mentre al punto 2 sembrerebbe di no.
Sembrerebbe un disturbo del movimento muscolare, ma non è molto chiaro.
Faccia eseguire una EMG.
Oltre non saprei cosa suggerirLe se non anche una RMN di controllo.
Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione...leggendola così sembra che dico una cosa e poi la smentisco subito dopo.
In effetti la mobilità delle dita del piede sinistro è quasi pari a zero però a volte certi movimenti che portano ad un movimento involontario delle dita ( ad esempio strusciando il piede sul lenzuolo o infilandosi una scarpa ) le dita si piegano meccanicamente e a quel punto, superato un certo angolo di piega, le dita 'scattano'......
La ringrazio comunque del supporto fornito...farò fare gli esami da Lei consigliati.

Una buona giornata

Gian Luca.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
E' quindi probabile che ci sia una paresi delle dita del piede.
Ci tenga informati

Buona giornata ache a Voi