Il disco lentamente all'interno si ripara o resta precario

Buongiorno.
Mi chiamo Umberto e sono un ragazzo di 25 anni.
circa 5 mesi fa tramite RMN mi è stata diagnosticata un'ernia del disco contenuta.
Vi riporto il referto:
D12 L4: i dischi e gli spazi intervertebrali, il canale vertebrale e i forami di coniugazione bilateralmente rientrano nei limiti di norma
L5 S1: ernia discale posteriore mediana e paramediana,prevalentemente sinistra,che comprime il sacco durale ed entrambe le radici di S1. Con quadro + accentuato a sinistra.
Cono midollare e radici della cauda sono regolari.
Gli spazi liquoralispinali sono liberi.
Non aree focali di alterato segnale midollare delle componenti scheletriche indagate.

I sintomi si sono presentati con un'iniziale lombalgia e poi con una discesa di sciatica nella gamba sinistra.
Mi è stato consigliato di aspettare per un'eventule autorisoluzione della sintomatologia.

In seguito con il persistere dei sintomi ho praticato 2 infiltrazioni d'ozono sotto controllo tac senza alcun risultato.

Nell'ultima settimana sto praticando fisioterapia con il metodo mckenzie presso un fisioterapista e con esercizi ogni 60 minuti a casa.

La sciatica è molto migliorata. Quasi completamente assente la sera e presente solo nel gluteo la mattina. il dolore lombare è quasi completamente sparito e si ripresenta solo saluariamente da seduto o in macchina.

Mi rivolgo a voi per un chiarimento di idee.
Ho letto e sentito tantissimi pareri contrastanti riguardo a questo problema.
Dato che l'ernia non è espulsa il disco lentamente all'interno si ripara o resta precario e danneggiato a vita?
Quando smetterò di fare esercizi ogni ora, tutto ritornerà come prima?
Con un'adeguata "terapia" a vita praticando ad esempio il nuoto ed esercizi giornalieri magari solo a fine giornata c'è la possibilità di risolvere il problema?
Ho sentito veramente troppi pareri contrastanti e mi sto perdendo d'animo e riempiendo di paure. Ho paura che tutto il mio futuro possa essere condizionato da questo inconveniente.

Vi ringrazio anticipatamente e chiedo per quanto possibile chiarezza
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro ragazzo,
capisco l'apprensione, ma pretendi un po' troppo.
La terapia conservativa, mi pare, sta dando buoni risultati e quindi non vedo particolari motivi di preoccupazione.
Se terminato il ciclo di fisioterapia, i sintomi dovesssero ripresentarsi, bisognerà, dopo un attento esame clinico, valutare se si dovrà prendere in considerazione l'intervento.
Per quanto riguarda il futuro, nessuno di noi sa cosa gli può riservare e quindi non mi pare il caso di preoccuparsi per una banale ernia del disco. per la quale vi sono rimedi validi e duraturi.

Cordialmente
[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Innanzitutto ringrazio.
Da quello che ho capito è una patologia che prevede tempi di recupero lunghissimi. Mi è stato detto che è una patalogia autoestinguente con il tempo. Quello che mi crea confusione e paura è la discordanza di pareri degli specialisti che mi hanno visto. Sembra che tutti vadano a tentoni per risolvere una cosa tanto diffusa come l'ernia al disco.
Conosco persone che nel giro di 5 6 mesi si sono sistemate... e altre che da 2 o + anni convivono con il dolore. Persone che dopo l'intervento hanno avuto la fuoriuscita di una nuova ernia al disco superiore. Nessuno che mi spiega esattamente cosa succede e succederà nel mio corpo.
La risposta è per caso che bisogna affidarsi alla fortuna? E che tutte le maniere che si utilizzano per intervenire non sono altro che modi per tamponare temporaneamente il problema?
Ho trovato su internet veri e propri muri del pianto e ho paura
[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Buongiorno.
Mi ripresento per chiedere chiarimenti sulla mia situazione.
é passato un mese e mezzo dall'inizio degli esercizi da ripetere a casa ogni ora e dal fisioterapista.
Un mese e mezzo di arresti domiciliari.
Risultati: Dolore vago quasi sempre fisso nel gluteo, dormo una notte si e 2 no perchè la sciatica nella gamba mi si accende da sdraiato dopo circa 4 ore, non mi siedo quasi mai è non riesco a fare + 20 minuti in macchina senza dolorare.
Quando sarà il caso di prendere in considerazione un intervento come la nucleoplastica per cercare di ritornare ad una vita quasi normale dopo 8 mesi di dolori?
Se qualcuno avesse almeno la franchezza di dirmi che in realtà non c'è rimedio mi metterei il cuore in pace... invee di spendere 500 e + euro x l'ozono, 800 e + euro x la fisioterapia, visite di controllo a + non posso e pastigliette di nicetile che mi sembrano acqua fresca dato che non ho risolto nulla.
Ma l'ernia al disco si può risolvere?
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Gentile Signore,
ma per un'ernia del disco espulsa chi è che le ha parlato di nucleoplstica?
Il Dott. Migliaccio le ha già detto correttamente che se la terapia conservativa non da i frutti sperati, previa visita neurochirurgica, si potra serenamente prendere in considerazione l'opportunità di un intervento neurochirurgico tradizionale.
Sulla nucleoplastica nutro delle enormi perplessità.
Cordialmente.

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Ringrazio.
La mia ernia al disco è in spazio L5 S1 ed è contenuta.
Le sue perplessità riguardo alla nucleoplastica si riferiscono al fatto che non la riteneva appropriata al mio problema o che rappresenta solo un paliativo con scarsi e poco duraturi risultati anche nelle ernie contenute?
Cordialmente
[#6]
Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Riguardo al fatto che è un indicazione assolutamente priva di una motivazione fisiopatologica.
Quando esiste un ernia che comprime una radice nervosa e la sintomatologia non migliora adeguatamente con la terapia cosevativa ciò che deve essere fatto è una decompressione microchirurgica della radice con una exeresi dell'ernia.
A sua disposizione se volesse farsi vedere.
Diffido, comunque, in genere, dall'applicazione su larga scala di tecniche la cui efficacia non è supportata da ampie casistiche a discapito di un intervento la cui efficacia indicazione è comprovata e sancita da linee guida ministeriali.
Cordialità.
[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Buongiorno.
A distanza di circa 8 mesi dall'insorgenza della sciatalgia il neurochirurgo mi ha praticato un'epidurale di cortisone e un'infiltrazione nelle faccette articolari l5 s1 che a suo parere mi garantirà un'alleviazione dei dolori per almeno 40 giorni.(Purtroppo a forza di pazientare facendo fisioterapia ero arrivato a dover prendere ogni sera l'aulin x dormire qualche ora e dopo visita psichiatrica un antidepressivo x tirarmi un po' su di morale)
Mi ha suggerito di prendere in considerazione un'intervento di stabilizzazione vertebrale con gabbietta di titanio l5 s1 con procedura mini invasiva.
Dice che l'ernia sarebbe di difficile asportazione perchè larga voluminosa e mediana.
Il resto della colonna e dei dischi sono in perfetta condizione a parte una leggera scoliosi dorsale.
I mie dubbi sono molteplici dato che da quello che ho letto l'intervento di artrodesi è all'ultimo gradino della scala nella gravosità sulla colonna.
Che ripercussioni può avere nel futuro un intervento di fusione l5 s1 in un ragazzo di 25 anni?
Ringrazio anticipatamente
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro ragazzo,
pur non avendo a disposizione nè le immagini nè il Suo reale stato clinico, non mi pare che,in prima istanza, sia indicato l'intervento di artrodesi.
A quanto pare si tratta di una banale ernia del disco che se, dopo 8 mesi, di "osservazione" , continua a darLe sintomi importanti, non vedo cosa si aspetti a eseguire l'intervento di microdiscectomia (discectomia con tecnica microchirurgica).
Ci faccia sapere

Cordialmente
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Grazie mille per la risposta.
é un neurochirurgo 40enne e dice di essersi preso a cuore il mio problema.
Mi ha spiegato le problematiche di "gioco" vertebrale successive nel tempo legate ad una laminectomia e legate al fatto che il disco l5 s1 essendo nero al contrario degli altri ancora perfettamente idratati porterebbe creare ernie a quelli superiori.
Mi ha spiegato che utilizzerebbe una procedura mini invasiva per collocare la gabbietta, con 2 tagli di circa 5cm sui 2 lati.
Nei prossimi giorni ho appuntamento con un altro neurochirurgo per capire se è veramente necessaria una fusione.

Dr. Migliaccio le posso domandare la cortesia di visionare 2 immagini delle mie rmn per un suo parere?

Ringrazio anticipatamente
[#10]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Si certamente, può inviarle all'indirizzo e-mail: giovannimigliaccio60@gmail.com